In questi giorni, nel cielo del sistema solare secondo la prospettiva eliocentrica, si accendono ben tre allineamenti strettamente correlati fra loro, che a distanza di poche ore uno dall’altro, vedono prima Venere, custode della 5^ Energia della Manifestazione aurea e del Lavoro, poi Mercurio, custode della 4^ Energia dell’Armonia e della Bellezza, congiunti a Nettuno, custode della 6^ Energia della Comunione, e subito dopo Mercurio congiunto a Venere: per la visione tropicale in Pisces (le Acque salvifiche) e per la visione siderale nel campo stellare dell’Acquario (il Servizio universale).
Siamo dunque in un potente e radioso ‘regime’ di tripla congiunzione, ovvero di 4 Centri celesti (compreso il Sole) sulla medesima direzione o “linea di comando”.
Nettuno, fautore di Fratellanza universale e Signore delle Acque salvifiche, viene raggiunto da Mercurio e Venere: si può pensare che da tale piano dei cicli solari promotori di cause ed eventi, tale triade di potenze darà impulso, permeandone tutto lo spazio solare, a quella formula che indica come via di salvezza la comprensione della Bellezza, “lo splendore del Vero”, e dell’Armonia, la Gloria perfetta.
A proposito della grande Opera solare, si apprende dall’insegnamento che Nettuno, il Signore degli oceani, degli abissi e delle acque spaziali, Colui che prepara i mutamenti intensi e che guida le coscienze a scoprire il valore celeste ed immortale della Comunione, è il Custode della comunità solare: ne traccia il confine impercettibile e, nello stesso tempo, la estende all’infinito. Il suo incedere, il più “ profondo”, qualifica l’intero sistema e le sue scansioni compenetrano quelle di tutti gli altri Pianeti, così contemplando e proteggendo l’unità interiore dell’insieme. A livello umano, la sua energia sommuove e sovverte i vecchi ideali, ormai fatti idoli, prima di gettare luce sulle nuove grandi idee che si profilano all’orizzonte: è così il potente coordinatore degli sviluppi sociali che, ora con il concorso congiunto di Mercurio e Venere, tende a sacralizzare nel nome della Bellezza aurea.
Venere, il Signore dell’aureo rapporto e della divina proporzione, cura l’esecuzione formale del Piano ed è quindi equamente attivo nei due mondi, dell’essere e del divenire, delle idee e delle forme e, nella sua qualità di Signore della Mente ed esecutore del Progetto solare, costituisce nella sfera umana il cosiddetto quinto principio, l’intelletto, quella luce della ragione applicata, usata per le analisi sia delle cause che delle condizioni che ne derivano. Non solo, negli uomini progrediti, presiede anche alla mente astratta, che coordina tra loro le suddivisioni della mente concreta (intelletto) traendone formule comuni o auree, al servizio del Piano di evoluzione.
Mercurio, il Messaggero degli Dei dai piedi alati, il divino artista, è colui che con l’energia dell’armonia ed i suoi tocchi veloci, incide il Modello, sorvegliandone simmetrie e corrispondenze. Riflette il potere del mondo superiore, “il terzo livello degli ideatori”, nel quinto dei pensatori, il mentale, rifrangendo la gloria della Volontà di armonia.
L’opera congiunta di Mercurio e Venere, la coppia dell’Ermafrodito divino (Ermes=Mercurio e Afrodite=Venere), i Luminari più “veloci” del sistema solare, i più “intimi” al Sole centrale, introduce nella sinfonia dell’insieme quelle “variazioni”, quei temi che la adeguano a tutti gli uditori e a tutti i casi, quelle mutevoli melodie che rivelano la sonorità solare del tutto.
Questa Polarità celeste, ora affiancata al Custode della Comunità solare, ispira potentemente la Mente del Cuore a comprendere l’infinità della vera Comunione, quella Comunione celeste che comprende tutte le comunità, che vive nella bellezza della libertà interiore e dell’armonia, che vede nell’aureo rapporto la sua espressione, essendo retta da una sola regola: tutto è di tutti.
Relazioni, queste, lontane per le menti umane, eppure realtà assai prossime per i cuori al servizio dell’Infinito, inteso quale Unità essenziale e sostanziale del Tutto. Rapporti che, al di là dei limiti temporanei, rendono possibile il procedere in equilibrio, l’apertura di nuovi canali di connessione e comunicazione con ogni entità e consentono l’espansione incessante dell’orizzonte delle possibilità: in questo modo il punto di vista si eleva e le prospettive si compenetrano, dando respiro ad ogni concezione o struttura della coscienza.
Così agisce da sempre lo spirito dell’uomo, che vive di libertà e unità, di Cielo.
Accolta con la mente del Cuore l’idea che nell’Infinito non esistono separazioni, la Scienza dei rapporti spaziali porta a vivere le Formule del Cielo e a creare Forme in commensura e consonanza. È il Cuore, dunque, che guida ad ascoltare fra i suoni e a guardare fra le luci, e intravede i codici, la sintassi, le gerarchie, e inizia a leggere i Segni del Cielo e a parlare con le sue Formule, e così facendo accoglie e trasmette quei semi di Verità, quelle luci del nuovo Pensiero che con la loro energia operativa costruiranno la nuova Cultura.
Le vie differiscono, ma esiste una corda interiore che suona e chiama all’unione; così un Gruppo solare, un sistema di cuori, ci prova, e intona, prima a bassa voce poi con un timbro sempre più chiaro e sicuro, la Musica delle sfere.
Ora, accogliendo questo nuovo impulso con il cuore teso a creare un ponte d’unione tra le energie di queste Potestà celesti e le attività che con esse risuonano, cerchiamo di interpretare questa congiunzione con la seguente formula:
la 4^, la 5^ e la 6^ attività dell’Umanità solare – Esprimere, Lavorare e Comunicare – operando con la forza della Gioia e in perfetta concordia, trasmettono i Valori del nuovo Modello della Società celeste che vedrà nell’Amore per l’Armonia e la Bellezza la sacra Fonte di ogni sviluppo futuro.