Quinta tappa del percorso iniziato il 10 maggio con “La conquista della Comunità” .
La Terra, vista dal Sole, transita in Pisces, ultimo Segno del ciclo zodiacale (iniziato in Aries) e quindi denso di qualità di conclusione, liberazione e salvezza. Pisces è il Segno del Salvatore e in quest’epoca abbiamo fruito della presenza fisica del Cristo Gesù, assimilando piano piano i Suoi insegnamenti centrati sull’Amore.
Il Sole, visto dalla Terra, filtra e dispensa le energie di Virgo, il Segno della Madre: la divina Sostanza genera la possibilità di salvare, affrancare, sollevare, riscattare… e senza dubbio questo pensiero consola. Il potere salvifico dell’Amore.
Lasciandoci suggestionare dalla Buona Novella, ricordiamo l’esortazione “Amatevi l’un l’altro, come Io ho amato voi”. Non occorre essere credenti ed osservanti per percepire la potenza e la profondità di questo appello.
Su quali altri pilastri potrebbe fondarsi la vera Comunità se non sull’Amore, motore e fattore di Comunione? La parola “amore” può evocare sentimentali turbamenti e unioni materiali, il che non è certo da escludere. Tuttavia il potere magnetico di tenere insieme, di unire e compattare, è l’immagine più essenziale che possiamo evocare quando pensiamo all’Amore/Magnetismo, la forza che consente all’Universo letteralmente di esistere, “L’Amor che move il sole e l’altre stelle“.
La Comunità, quindi, si presenta come possibilità di esistere solo se impregnata dalla qualità chiamata Amore, ospitandone tutte le sue forme: la compattezza dell’unione (magnetismo), la possibilità di esservi accolti e contenuti pienamente (amore), la capacità di fare circolare forze, risorse ed energie (scambi) a beneficio di tutti.
La Pietra d’angolo è posta dai costruttori come chiave cruciale di sostegno alle mura, sulle solide fondamenta. Il Cristo, il Salvatore, che portò la Legge dell’Amore, fu chiamato anche “Pietra d’angolo” e il suo simbolo è riprodotto sulle pietre d’angolo di molte cattedrali. A indicare che Amore e Salvezza sono connessi e basilari per la Nuova Comunità che rispecchia in terra il Regno dei Cieli.
“Gli Operai sono contenti; lavorano concordi e cantano.
Sono di tutti i popoli, vengono da ogni paese.
Gli operai siamo noi.
Si scava nel suolo per giungere al piano di fondazione.
Prima di elevarsi al Cielo, l’Opera scende nelle viscere della Terra.
Alto e basso, chiaro e scuro si uniscono.
Pericolo! Lo scavo è profondo e può franare.
Dove lo arresteremo?
Scenderemo sino a trovare la roccia chiara, solida e compatta, il cristallo magnetico e potente. Solo su quella roccia poseremo la pietra d’angolo, la prima pietra, che è già l’opera compiuta”. (1)
(1) “La Costruzione del Tempio” scritto inedito