II pensiero non muore nello spazio, ma lo attraversa in lungo e in largo. Non ci sono limiti alla sua espansione: ma nulla rimane per sempre nello stesso stato. Se il pensiero è inviolabile è chiaro dunque che esiste una trasmutazione, e si tratta di sapere in cosa si trasmuta. Il pensiero si trasmuta in fuoco puro. Ne risulta un ciclo perfetto. Dal fuoco sgorga energia, cioè pensiero creativo che, tramite la fornace terrena, torna a riunirsi al fuoco. Il cerchio si chiude e nuova energia è pronta e rigenerata peraltro lavoro. Cicli compiuti come questo sono osservabili in tutto l’Universo, ma l’evoluzione del pensiero è specialmente sublime. Pertanto, comprendere il suo valore incita l’uomo ad intensificare la propria energia mentale. Che ciascuno sappia quale tipo di pensiero è più creativo, e giudichi nel suo cuore quale sia per lui più valido. Così si crea una scala di valori.
Trasmutazione del pensiero
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Certamente quanto espresso genera un certo timore. Oltre ad una adeguata assunzione di responsabilità, penso alle migliaia di volte che io, e credo in misura differenziata tutti gli abitanti di questa terra, hanno usato male questo grande potenziale che è il pensiero…per male intendo anche il non usarlo, semplicemente perchè non lo si sa usare. Spesso il male viene dall’ignoranza, dal non sapere che, in questo caso, ciascuno di noi è dotato di uno strumento raffinatissimo, dalle molteplici applicazioni e potenzialità. Questo porta alla produzione di “spazzatura” materiale informe, inutile ma ingombrante. Qualcuno ha scritto un libro che titola: “Verso una ecologia della mente”, forse dovremmo imparare a fare…la raccolta differenziata, a non sprecare i pensieri con rumori, chiacchericci inutili, ecc. Il pensiero, perché sia tale, deve essere vivo. Il pensiero deve essere strutturato, potente, ben orientato.
Quindi ..come imparare, come insegnare ad utilizzare questo prezioso strumento?
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E’ bene tener presente che persino l’ombra proiettata dall’uomo che passa lascia una impronta incancellabile. Che dire allora dei pensieri e delle parole! La leggerezza di mente dell’umanità è terribile, perché in ogni istante deposita nuovi strati perniciosi. Gli uomini credono di poter annullare con le parole le tracce dei pensieri passati. Ma chi crea allora quei labirinti impraticabili che rivelano insidiose manifestazioni destinate? Se si comprende che la sfera del Fuoco raccoglie i residui dei pensieri irresponsabili lanciati nello spazio, torna alla mente il vecchio indovinello: “Cos’è che non brucia? Il Pensiero.” L’uomo invero genera un pensiero che resta stabile fra gli strati spaziali. Quali risonanze complesse vibrano nello spazio, trafitto da pensieri così sovente mediocri e malvagi. Eppure chi osa parlare della reazione chimica del pensiero viene tacciato come pazzo. Minacce, terrore, consigli, nulla serve, finchè il viandante del Mondo sottile non va a cozzare contro il proprio muro mentale. Su una antica stele era inciso: “Viandante non chiuderti la via!”.
§160 “Cuore” Agni Yoga.
Che grande responsabilità saturare lo Spazio!
Siamo immersi nello spazio e possiamo trarre energie per creare il giusto pensiero. Il compito è prendere dallo Spazio quelle giuste dosi che servono.
Sapere di essere entità spaziali libere e infinite e riconoscere questa verità nella coscienza è un primo passo, veramente indispensabile.
E’ bello essere consapevoli che vivere nello Spazio significa avere a disposizione tutto l’insieme delle energie planetarie per rispecchiarle nel grande magnete del cuore.
Purificare lo Spazio e seminare nello Spazio è il compito regale che ci accomuna. Che grande compito!