L’uomo respira profondamente.
Concentra le sue forze ed emana, dirigendola, la forma pensiero.
Tratto da A.Bailey, ‘Trattato di Magia Bianca’, Regola numero Quattro
L’uomo respira profondamente: aspetto dell’inalazione.
L’uomo discepolo trae il respiro dal più profondo del suo essere. Nel processo della vita fenomenica egli trae dall’anima l’afflato stesso della vita. È il primo stadio: dai più profondi recessi del suo essere e dalle sue esperienze egli attinge la vita, affinché questa possa essere riportata alla sorgente da cui provenne. Egli così pratica la scienza del respiro e scopre che con il respiro profondo può attivare il suo corpo vitale, con i suoi centri di forza.
L’uomo concentra le sue forze: aspetto di ritenzione del respiro.
Si tratta di mantenere costantemente tutte le forze vitali nel luogo del silenzio e quando ciò, in virtù dell’abitudine acquisita e dell’esperienza, può essere compiuto con facilità e senza pensare al procedimento, l’uomo è in grado di vedere, udire e conoscere in un regno diverso da quello fenomenico. In senso più elevato, è lo stadio di contemplazione, “la pausa tra due attività”, com’è stata appropriatamente chiamata.
L’uomo emana, dirigendola, la forma pensiero: aspetto di espirazione.
Questo è sempre il risultato dello stadio finale della scienza del respiro. La forma, vitalizzata da colui che respira con ritmo corretto, è inviata a compiere l’opera sua e ad assolvere la sua missione. Studiate accuratamente questo concetto, poiché contiene il segreto dell’opera creativa.