In questi giorni, Venere, il Luminare-Guida per la scienza della Manifestazione in Terra, si trova a navigare lo Spazio del Cielo eliocentrico condizionato dalla seconda qualità di Aries, il Segno indicato in Astrologia Esoterica come fonte dell’energia iniziale che determina la nuova Era e principale trasmettitore di quella potente energia del 1° Raggio: Potere, Volontà, Misteri, Proposito, Governo, che governa e guida la crescita di qualsiasi organismo vivente.
Si richiama il primo articolo di quest’anno, per ricordare che gli appuntamenti di questo ciclo intendono seguire l’incedere di Venere nella seconda qualità, sacra alla Nuova Educazione, di quei Segni indicati dall’Insegnamento come i principali trasmettitori delle sette Energie della veniente nuova Era, e ciascun appuntamento, colorato dall’energia che scaturisce da tali rapporti, viene dedicato per questo 2° anno del quinto settennio, all’idea che alimenta il secondo settore del Piano per una Nuova Cultura: Educazione. Da qui il tema oggi proposto: Educazione al Governo.
Se riprendiamo dal glossario l’etimo dei termini: educazione e governo, vediamo che il primo ha in sé l’idea di trarre, guidare fuori, e viene definito come ‘sviluppo delle inclinazioni rette’ mentre il secondo indica la capacità di reggere il timone, dirigere, condurre. Con Educazione al Governo si intende, dunque, quella formazione protesa verso lo sviluppo delle rette inclinazioni al fine di alimentare l’espansione della coscienza e liberare la capacità e la responsabilità di guidare.
Ora, per rispondere alle domande che nascono spontanee in ordine al soggetto, al campo d’azione o al perché di questa formazione, si riprendono da una raccolta di pensieri di Enzio Savoini, le seguenti formule, particolarmente illuminanti:
- Base dell’educare è l’Amore.
- Educare significa magnetizzare per guidare alla Luce, alla Verità.
- L’educare estrae la coscienza dalla tenebra della confusione.
- L’aula dell’educare, la vera Scuola, è lo Spazio infinito, e nella Scuola dello Spazio si impara a vivere poiché la Verità è la Vita.
- L’insegnante supremo è il Cielo che è l’aspetto positivo dello Spazio. Gli educatori minori semplicemente lo specchiano.
- L’educare, come il governare scende dall’alto ed è per tutti, ma ciascuno deve imparare da solo.
- L’educare libera, ma grava di responsabilità.
- Educare significa crescere, progredire migliorare. Dall’incontro fra l’educare che scende dall’alto e l’apprendere che sale dal basso, nascono i sistemi di conoscenza.
- Il processo educativo per eccellenza è l’evoluzione che nutre ed eleva costantemente tutte le creature.
- Hanno vero potere educativo tutte quelle energie, come il pensiero, che si propagano nello spazio (…) l’oggetto dell’educare è la coscienza che sta fra le cose e le entità, e può essere raggiunta solo agendo sul rapporto tra i centri. Il servizio dell’educare opera quindi nel campo illimitato delle relazioni.
E con riguardo al governare:
- Base e scopo del governare è la libertà.
- La libertà è il bene comune supremo.
- Il governare elargisce libertà dall’alto, ma dal basso bisogna conquistarla.
- Per conquistare la libertà maggiore occorre donare la propria. Questo è il governare.
- Il governare è un’arte che ha le sue regole tanto potenti e sublimi da essere elusive.
- Governa chi è educato. L’educazione al governo è una necessità primaria della società umana.
L’azione educativa così intesa, non può che trarre alla Libertà, insegnare a comprenderla, ad amarla e a diffonderla. Si rivela come un’attività propria del cuore e come tale è magnetica. Si propaga nello spazio e agisce sulle coscienze.
E’ accesa ed alimentata dall’Amore, quell’Amore che il maestro dell’Agni Yoga così descrive:
“Fra gli aspetti dell’amore notiamo quello che trattiene e quello che ispira. Il primo è per essenza terreno, il secondo, celeste. Quante imprese costruttive furono distrutte da quello! E quante ebbero ali da questo! Il primo è consapevole di tutti i limiti imposti dallo spazio e dalla coscienza; ma al secondo non occorrono misure terrene: non conosce distanze e non pensa alla morte. Il primo considera la Terra come un pianeta; ma il secondo non è ostacolato neppure dalla sua distruzione, poiché ha davanti a sé tutti i mondi. In verità esso abbraccia il mondo fisico e il sottile e quello del Fuoco. Accende i cuori con la gioia suprema ed è perciò indistruttibile. Aprite e dilatate il cuore, dunque: non per la Terra, ma per l’Infinito.”(‘Cuore’ §242)
“Intendete l’amore come stimolo per ampliare la coscienza. Senza amore il cuore non s’infiamma, né resta invulnerabile, né è capace di auto-sacrificio. Siate grati a ogni ricettacolo di amore: esso è ai confini del nuovo Mondo, dove odio e intolleranza sono banditi. Il sentiero dell’amore è la tensione dell’energia cosmica. Così gli uomini troveranno la loro funzione nell’Universo: non più foglie secche, ma loti di fiamma, saranno in tutto simili al Mondo supremo.”(‘Cuore’ §243)
Guardare con gli occhi del cuore al Modello celeste, il regno della libertà che tutto governa e tutto consente, insegna ad apprendere dalla scuola della Vita, l’arte educativa accesa dall’ amore impersonale, quella forza liberatrice che mentre libera da limiti, illusioni e parzialità, dona quella capacità di agire e quella responsabilità necessarie allo sviluppo di stadi di libertà crescenti, graduali e coordinati.
E’ su questa via luminosa, che ogni essere umano può apprendere l’arte di correlare il basso all’alto e il minore al maggiore, e può imparare a collaborare alla grande opera di armonizzazione, quell’opera che rivela la struttura che regge la libertà: la Gerarchia.
Questa nuova educazione, che insegna ad amare lo Spazio e la realtà del Cielo, a liberare le coscienze, ad alimentare i retti rapporti e a promuovere il servizio volontario, a coltivare l’unione e ad applicare l’insegnamento dei Maestri, farà germogliare con i semi del Bene, del Vero e della Libertà della nuova Cultura, la nuova Civiltà.
Ma prima di ogni cosa, è necessario comprendere che per conquistare la libertà maggiore occorre donare la propria, e che il passaggio dall’individuale al collettivo non può implicare perdita ma solo acquisizione di libertà. Solo così si potranno vedere all’opera i principi dell’unità, della cooperazione e della volontà di bene, ovunque e in tutte le questioni della vita. E solo in tal modo si potrà affermare di essere quell’atomo planetario consapevole, pronto ad assumere volontariamente doveri e responsabilità verso gli uomini e verso campi e regni sempre più vasti.
“Se si parte dall’idea che il principio di libertà è il solo degno di gestire il potere legittimo, cioè di governare, non resta che affidarsi al suo potere segreto, inaugurando con pazienza e coraggio la via più difficile, che è certamente la migliore. Come? Si cominci con l’assistere in vario modo i centri a liberarsi dagli orpelli, dalle catene, astuzie, illusioni e debolezze e parzialità, ben sapendo che chi più è libero più governa, anche se non lo sa e non ci pensa e non se ne avvede. Un tale servizio è segreto, non intrusivo, e insegna a poco a poco la difficile lezione.
E’ una vera educazione, che si può programmare, al fine grandioso di affermare la libertà nella vita umana, anziché lasciarla soltanto invocata a parole da chi non ne suppone o ne nega la realtà divina.”(tratto da ‘Semi del 1995’ di E.Savoini, inedito)