Procediamo con la nostra Semina stellare avente quale proposito di orientarci ai Misteri sfavillanti del Cielo, in vista di edificare il nuovo Tempio umano (acquariano)‘a immagine e somiglianza’ del Tempio solare e cosmico.
L’Opera dunque cresce e si delinea puntata sul Sole, e alcune mirate direzioni con le Stelle primarie, secondo l’inarrestabile e benefica pulsazione del Suo e nostro Cuore.
Come il Cuore – ‘cancello’ tra Cielo e Terra, tra Infinito e Forma – il Tempio solare dei Misteri è dotato di 4 Porte, custodite dalle quattro Stelle regali[1]che presiedono e sostengono il respiro vitale tra centro e periferia, tra l’Altare centrale e i ‘4 angoli del mondo’ compiendo la magistrale ‘quadratura del cerchio’.[2]
Quale impulso datore di Vita, quale Mistero agente di Sacralità, rivela oggi la luce del Sole?
In tale Giorno, 31 maggio, il Sole si allinea alla Stella Aldebaran del Toro, l’Occhio della Rivelazione, la stella guida di tutte le stelle e regale Messaggera della Luce. Il Divino Incentivo ‘carica ed assale’ la Dimora solare e planetaria e rivela ‘per gradi e per lampi’ il Suo Volere e Disegno.[3]
La Terra, simmetricamente, è messa a fuoco dallo Sguardo solare tra le stelle dello Scorpione (congiunta precisamente ad Antares, la fonte del Desiderio cosmico)[4]: la Luce della Vita tocca con la sua magia le zone ancora oscure della coscienza, ricolmandole di splendore e di incanto, di Presenza ardente.
Dal Toro divino, quel serbatoio d’energia incombente, adombrante e rivelatore, indice dell’apparizione di ciò che è nuovo, migliore e progressivamente giusto, una ‘nube gravida di cose conoscibili’ si libra sull’umanità e ne gravita l’avanzata verso una luce maggiore.
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Quale seme, quale tesoro interiore, potremmo in essenza nutrire e custodire nel cuore dell’umanità oggi, alla luce del Sole?
Scenda Luce sulla Terra
“Dal Vecchio Commentario:
La luce che splende nel cuore dell’uomo scopre la luce e, in queste luci mescolate, viene la rivelazione. La luce che splende nella Gerarchia sacra delle Anime, scopre queste due luci rivelate, che ne rivelano una terza, la rivelazione degli stati superiori dell’Essere che nascondono e velano una Luce che non è di creazione planetaria. Quattro sono le luci che rivelano una Luce Suprema, una Luce che viene da distanze al di là della comprensione dell’uomo. Eppure, tutte queste luci sono state rivelate perché si è accesa una luce immutabile e sicura dentro il cuore umano.
L’intero tema della rivelazione si riferisce alla rivelazione della Luce e implica molte e diverse interpretazioni della parola “luce”; riguarda la scoperta delle zone illuminate dell’essere, che altrimenti rimarrebbero sconosciute e, quindi, nascoste. Noi creiamo luce, noi usiamo luce, noi scopriamo luci maggiori che servono a rivelarci il Dio Sconosciuto. È la luce che ci guida dentro di noi a rivelare infine quelle luci più luminose che introducono il processo della rivelazione.” (Da: A.A.Bailey, Il Discepolato della Nuova Era, Vol. II, Collezione Lucis, p.436).
“[…] la rivelazione è semplicemente un modo di esprimere gli effetti costantemente ricorrenti della pressione progressiva e della visione. In tutto il processo evolutivo non c’è, in sostanza, altro che una crescente rivelazione. I due termini, Evoluzione e Rivelazione, vanno insieme. Ogni differenza sta nel campo della rivelazione o, in altre parole, nei vari piani di coscienza e, particolarmente, nel piano in cui ha luogo la rivelazione. Precedentemente dissi che “la prossima, nel susseguirsi delle rivelazioni, sarà quella della creatività, del mondo delle forme-pensiero create dall’umanità nel suo insieme e la messa in moto, dall’umanità ed in rapporto con il proprio destino, della Legge di Causa ed Effetto o Karma. Questo ci riporterà nella profonda notte dei tempi e dimostrerà la speranza dell’era attuale. […] Ancora, nella rivelazione c’è sempre e necessariamente il concetto di Luce e di ciò che essa rivela. La luce sul piano fisico produce l’organo della vista, l’occhio, per mezzo del quale diventa possibile la rivelazione delle zone fisiche di coscienza[…].” (Ibidem, p.367).
“Ci sono, quindi, tre organi di rivelazione, per quanto concerne l’uomo spirituale:
– L’occhio umano, che dà la “vista penetrante” del mondo fenomenico, lasciando entrare la luce e portando la rivelazione dell’ambiente circostante.
– L’occhio dell’anima, che porta la rivelazione della natura dei mondi interiori, del regno di Dio e del piano divino.
– Il centro dentro la Vita Una, che definiamo con il termine vago di “Monade”, la scintilla dentro la Fiamma Unica. Negli stadi finali dell’iniziazione, la Monade diviene la rivelatrice del proposito di Dio, della volontà del Logos planetario e della porta che si apre sulla via dell’Evoluzione Superiore.
Questa Via conduce l’uomo fuori del piano fisico cosmico, sul piano astrale cosmico, dunque nel mondo della sensibilità divina che non possiamo comprendere, ma di cui lo sviluppo della coscienza ci ha dato i primi indizi. L’uomo ha imparato ad utilizzare l’occhio fisico e, per suo mezzo, a dirigersi in tutte le direzioni nel suo ambiente. Lo stadio dell’evoluzione umana in cui imparò per la prima volta a vedere è molto lontano, ma il fatto di vedere e poter focalizzare e dirigere il suo cammino per mezzo della vista, segnò uno sviluppo meraviglioso per l’uomo e il suo primo vero ingresso sul Sentiero della Luce.” (Da: A.A.Bailey, Il Discepolato della Nuova Era, Vol. I, Collezione Lucis, p.291).
“[…] L’evoluzione umana o il processo evolutivo umano è completamente concentrato intorno al senso della vista, con i conseguenti effetti e risultati di visione, riconoscimento e percezione che costituiscono ciò che noi intendiamo quando parliamo di rivelazione.
Questa rivelazione può essere, come ho detto con o senza forma; può essere un simbolo figurato od una manifestazione sottile; può essere espressa soltanto in parole, o assumere la forma di un riconoscimento senza parole. Può essere una meta o una futura possibilità presentita, ma può anche essere un incentivo o impulso dinamico della vita dell’iniziato, perché non è distante ma è un aspetto reale del suo potenziale divino […].” (Da: A.A.Bailey, Il Discepolato Nuova Era, Vol. II, p.368).
“[…] la capacità di percepire l’ignoto, di credere all’indimostrabile, di vedere, cercare e chiedere la rivelazione di ciò che è celato e che, un secolo dopo l’altro, grazie a quest’esigenza dello spirito indagante, è rivelato. È il potere di riconoscere il bello, il vero e il buono e dimostrarne l’esistenza con l’arte. Quest’inerente facoltà spirituale ha prodotto tutti i grandi Figli di Dio, tutti gli uomini nobili, tutti gli artisti, gli scienziati, gli umanitari e i filosofi e tutti coloro che amano il prossimo, con loro sacrificio.” (Da: A.A.Bailey, I Problemi dell’Umanità, Collezione Lucis, p.36).
“La Luce rivela. Per la mentalità comune la Luce solare è una semplice sorgente di illuminazione e calore, ma in realtà la sua prima funzione consiste nel rivelare la verità, che è Luce. La rivelazione è sempre un evento luminoso; sovente è descritta come un prodigio, ma invero è una graduale conquista quotidiana. Senza pensarci molto, si afferma che la Luce rivela la Verità, ma questa, cos’è? Nessuno sa rispondere a questa domanda, perché la Verità, che è una sola, è multiforme, è semplice e complessa, interna ed esterna e infine indicibile.
‘Tenere la mente nella Luce’ rivela, per gradi e per lampi, l’infinita Verità dell’Essere. Uno dei primi effetti indotti nell’esperienza dell’allievo è la rivelazione che il Maestro e i condiscepoli sono presenti nella sua coscienza e lo attraggono con forza crescente: così a poco a poco si fa consapevole del mondo sottile e sconfigge la morte.” (Estratto dal testo inedito di Enzio Savoini, Tenere la mente nella Luce, anno 2003).
La rivelazione del Vero è il potere della Bellezza di costruire il Bene comune.
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Grazie per la ricerca e dialogo ‘stellari’. Dalla tradizione trans-himalayana a cui facciamo riferimento abbiamo indicazioni esoteriche sull’ammasso aperto delle Pleiadi ma non su quello del Trapezio nella costellazione dell’Orione, né in generale sulle galassie oltre la nostra. Dobbiamo dunque utilizzare il mezzo della mente analogica, il nome e il simbolo/forma delle costellazioni (che non sono mai casuali, ma informanti l’inconscio collettivo), nonché eventuali miti/leggende associati, per trarre possibili significati e valori sottili. Quindi sì, la Spada, simbolo del potere discriminante della Mente/Manas (simbolismo presente anche nei due Cani Maggiore/Sirio e Minore/Procione che ‘triangolano’ con l’Orione, simbolo del Principio Buddhi/Amore-Saggezza), è sicuramente l’arma principe del “Cacciatore di Luce” Orione, e quindi possiamo pensare che da essa (https://it.wikipedia.org/wiki/Spada_di_Orione) possa giungere al sistema solare un’energia simile. Così, analogamente, dall’ammasso del Trapezio che fa parte dell’asterismo di questa Spada di Luce, possiamo inferire che giunga al sistema solare un influsso simile a quella potestà della Mente di trasformare la “Forma”, il 4 o Quadrato (il ‘quaternario’) nel 3 o Triangolo (simbolo dello Spirito).
Buongiorno, leggo con interesse il vostro sito. Per quanto concerne la nota sulle stelle regali, sarei curioso avere qualche notizia in più sulle loro attribuzioni ai 4 arcangeli. In un articolo (https://www.fabiopetrella.it/aldebaran-la-stella-guardiana-di-michele-arcangelo/) sul mio sito, ho associato Aldebaran a Michele, sulla base di altre indicazioni, ma, in effetti, sembra più corretta quella Regulus-Michele.
Grazie per l’eventuale riscontro sul tema.
Cordiali saluti
Fabio Petrella
Come si può leggere ne “Le Fatiche di Ercole” di A.A.Bailey e nella Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky, le attribuzioni sono le seguenti (vedi anche note ad alcuni articoli sulle 4 Stelle regali Aldebaran, Regolo, Antares e Fomalhaut):
Per la tradizione esoterica, le quattro Stelle Reali sono le Luci cosmiche corrispondenti ai ‘Quattro sacri’, gli Arcangeli o Esseri celesti collegati con il Karma e l’Umanità, il Cosmo e l’Uomo, in tutti i loro aspetti. Essi sono: Regolo/Leone, il Sole o il suo sostituto, l’arcangelo Michele (‘Chi è come Dio’, il Sole), capo supremo delle armate celesti; Antares/Scorpione, la Luna o il sostituto, Gabriele (‘Il guerriero di Dio’); Fomalhaut/Acquario, Mercurio, Raffaele (‘Dio guarirà’); e Aldebaran/Toro, Venere, Uriel (‘La Luce di Dio’); Essi sono le quattro grandi divinità karmiche dei Buddisti Settentrionali, collocate ai quattro punti cardinali per vigilare sull’umanità: gli Angeli Guardiani dei Quattro Angoli della Terra. (I 4 evangelisti vi corrispondono: Aldebaran-S. Luca o il simbolo zodiacale del Toro, Regolo-S. Marco o il Leone, Antares-S. Giovanni o l’Aquila, Fomalhaut-S. Matteo o l’Angelo)
“Uriel è il Signore dell’azione potente. A seconda della necessità, si possono invocare Signori diversi. Se Michael si affianca a Uriel, è perché occorre un’offensiva poderosa. Uriel signoreggiò austeramente gli elementi su Venere. Bisogna dunque temprare il potere, accettando l’urto degli elementi. Queste Forze possenti sono una realtà.” [Cuore § 268, Collana Agni Yoga]
In una nota di “Cosmogenesi” di M.me Blavatsky si legge: “La parola “Uomo” sostituì quella di “Drago”. Gli Angeli riconosciuti dalla Chiesa Cattolica Romana che corrispondono a queste “Facce” erano per gli Ofiti: il Drago-Raffaele; il Leone-Michele; il Toro o il Bue-Uriel; l’Aquila-Gabriele. I quattro accompagnano i quattro Evangelisti ed introducono i Vangeli.”
Buonasera,
vi ringrazio per la cortese ed esauriente risposta. Aggiungo una domanda relativa alla costellazione di Orione che sto studiando in seguito anche al vostro pdf l’ordine di Orione. C’è qualche interpretazione esoterica sulla spada di Orione che corrisponde al famoso ammasso M42 e alla costellazione del Trapezio per altro scoperta già da Galilei?
Sulla cintura di Orione vi sono già tanti libri che legano l’allineamento alle piramidi, ma sul Trapezio non trovo nulla. Eppure la spada è una Forma importantissima!
Grazie molte per l’attenzione, cari saluti
Fabio Petrella