Formula

Glossario – Formula

 

Etimo secondo TPS

 

Dal latino formula, che per significato primario è “formula”, ma è traducibile con numerose altre valenze: patto, regola, norma, principio, esempio, ecc., che evidenziano la valenza normativa. Tale valenza risulta evidente nel termine derivato “formulario”, che indica un complesso di schemi e modelli relativi a una materia.

Grammaticalmente, è il diminutivo di “forma”, tramite il suffisso che, lungi dall’avere valore sempre riduttivo, può assumere molteplici ruoli semantici. Così come accade ad es. per i termini “modo” e “modello”.

In italiano, indica primariamente “parole stabilite dalla consuetudine”, ma ha altre accezioni, specie in chimica e in matematica, per rappresentare la relazione di elementi simbolici.

 

Tenendo conto del latino, il termine indica un principio normativo


Treccani

 

1.a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante di determinati fatti o strettamente legata a determinati atti, la cui efficacia potrebbe, in taluni casi, essere invalidata se la formula stessa non fosse pronunciata nella forma, nel modo o nel tono prescritti: formule di scongiuro, f. magiche, f. iniziatiche; f. di giuramento; f. liturgiche (di assoluzione, di benedizione, di consacrazione, ecc.); f. notarili; f. iniziali, f. finali, in documenti e atti pubblici; f. giuridiche; f. introduttiva in una sentenza di condanna, ecc. (in partic., nel linguaggio forense, assolvere con f. piena, perché l’imputato non ha commesso il reato o perché il fatto non costituisce reato; assolvere con f. dubitativa, per insufficienza di prove).

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Wikipedia

 

Una formula (dal latino formula diminutivo di forma: modo, norma, regola) è un’espressione matematica utilizzata per esprimere in maniera coincisa ed inequivocabile relazioni quantitative. Una formula stabilisce un procedimento di calcolo combinando due o più grandezze mediante l’uso di opportuni operatori. Il linguaggio utilizzato nelle formule è quindi quello della matematica, che, per conferire generalità ai propri enunciati, si serve di simboli al posto di numeri.

Molte delle formule utilizzate più frequentemente sono uguaglianze o disuguaglianze. Esempi ben noti sono:

  • In algebra lo sviluppo del quadrato di un binomio: (a+b)2 = a2+b2+2ab
  • In geometria l’espressione dell’area (A) di un triangolo essendo dati i lati (a,b,c) (nota come formula di Erone):
    Immagine1, ove con p si intende il semiperimetro.
  • In economia la formula del montante ad interesse composto: Formula 2, in cui C è il capitale di partenza, i il tasso d’interesse, M il capitale montante e n il numero di anni.

Ci sono metodi diversi per ottenere una formula. È possibile per esempio partire da presupposti fondamentali (assiomi) per dedurne logicamente conseguenze esprimibili con formule. È anche possibile ricavare una formula dall’osservazione di dati ottenuti sperimentalmente, o dalla valutazione sistematica di informazioni con i metodi della statistica; in questo caso si parla di formula empirica.

In altri contesti, la formula è semplicemente una sequenza codificata di abbreviazioni. Il caso più tipico è costituito dalla chimica, dove le abbreviazioni indicano gli elementi che concorrono alla formazione di un composto, per esempio H2O, formula chimica dell’acqua, in cui H indica l’idrogeno e O l’ossigeno.

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