Analogia

Glossario – Analogia

 

Etimo secondo TPS

 

Dal latino analogia, traslato dal greco analogia, corrispondenza, proporzione, composto dalla preposizione greca anà, che significa letteralmente “verso l’alto” e, fra i vari significati assunti, “in modo simile”, e da logos, parola, rapporto.

Radice indoeuropea *LAG-/*LEG- che esprime l’idea di adunare, raccogliere scegliendo, collegare. Sanscrito lagati, legarsi a, attaccare. Greco lego, raccolgo, parlo (nel senso di raccogliere, adunare i suoni e scegliere le parole; logos è la parola). Latino lego, raccolgo, leggo (nel senso di raccogliere con gli occhi), lex, legge, re-ligio, religione.

Franco Rendich nella radice indoeuropea “lag” individua le componenti [l] “moto che trattiene”, [ag] “in ogni direzione”: “legare”, “collegare”, “raccogliere”, “parlare a voce alta”: sanscrito lag, aderire, legarsi a, seguire (Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo-Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010, p. 371). La consonante “l” sarebbe una variante fonetica della consonante “r”, simile alla radice fondamentale per la lingua ariana *AR- , di cui ha conservato il significato di “muovere verso” (Op. cit. p. 369).

 

Analogia significa letteralmente “relazione verso l’alto” e, in senso più ampio, rapporto di similitudine.


Treccani

 

Etimo: analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»].

1. Rapporto di somiglianza tra due oggetti, tale che dall’eguaglianza o somiglianza constatata tra alcuni elementi di tali oggetti si possa dedurre l’eguaglianza o somiglianza anche di tutti gli altri loro elementi. Più genericam., nell’uso com., il rapporto che la mente coglie fra due o più cose che hanno, nella loro costituzione, nel loro comportamento, nei loro processi, qualche tratto comune: a. di gusti, di caratteri, di idee fra due persone; due teorie che hanno a. fra loro; c’è molta a. fra l’arabo e l’ebraico; avere a., essere in a.; il criterio dell’analogia.

2. Con accezioni specifiche.

  • In diritto, procedimento mediante il quale, in assenza di norme che disciplinino espressamente un caso, il giudice (o altro interprete del diritto) applica le norme previste per casi simili o materie analoghe.
  • In filosofia, il termine è stato variamente inteso nell’età classica e nella scolastica: per Aristotele, è identità del rapporto che unisce due a due i termini di due o più coppie; per Euclide equivale a proporzione matematica; per gli scolastici consiste essenzialmente nell’attribuzione di un medesimo predicato a persone o cose o concetti che non sono tra loro uguali (nel qual caso l’uso del predicato sarebbe univoco) né diversi (uso equivoco del predicato) ma analoghi (per es., è per analogia che si può applicare il verbo «vivere» sia agli animali sia alle piante). Ragionamento per analogia, operazione mentale consistente nell’affermare di un essere ciò che si è osservato in un essere simile
  • In linguistica, il termine è usato con due valori diversi: con riferimento alle lingue classiche, armonia o regolarità di rapporti tra gli elementi linguistici, che i grammatici greci della scuola alessandrina (analogisti) considerarono come principio fondamentale della lingua, in opposizione ai grammatici della scuola di Pergamo (anomalisti) che tale principio vedevano invece nell’irregolarità o anomalia. In linguistica storica, l’influenza assimilatrice esercitata da forme linguistiche dotate di una particolare forza attrattiva; così, per es., il dittongo -ie- nelle forme mietiamo, mietete è dovuto all’analogia con le forme mieto, mieti, ecc. in cui esso, perché accentato, era regolare; risposto, nascosto, rimasto (in luogo di risposo, nascoso, rimaso) sono tutti modellati su posto.
  • In biologia, identità o somiglianza di funzioni tra organi diversi per origine e morfologia (per es., in zoologia, i polmoni dei mammiferi, le branchie dei pesci e le trachee degli insetti; in botanica, le lamine fogliari, i fillodî di alcune alghe, le foglioline del muschio, il tallo dei licheni, formazioni tutte adattate alla fotosintesi).
  • In fisica, si parla di analogia tra due fenomeni fisici differenti quando essi sono retti da equazioni identiche cosicché la teoria di uno è valida anche per l’altro, a parte, naturalmente, il diverso significato dei simboli che compaiono nelle equazioni descrittive.

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Wikipedia

 

In generale, l’analogia è quel procedimento logico con cui si cerca di estendere l’applicabilità di talune proprietà o regole da un caso noto e definito ad altri casi che presentino aspetti di ragionevole somiglianza. È impiegato in diversi ambiti:

  • Analogia o analoghia: nell’arte, il termine greco usato per indicare la simmetria; è anche il concetto usato generalmente per favorire unicità
  • Analogia: in diritto, il procedimento interpretativo usato per far fronte a una lacuna nell’ordinamento giuridico;
  • Analogia entis: in teologia, il concetto che esprime la via intermedia fra univocità ed equivocità rispetto a Dio;
  • Analogia: in fisica e in matematica, il procedimento che indaga i campi della scienza meno noti, partendo dalle leggi che governano fenomeni meglio conosciuti;
  • Analogia: in linguistica, il procedimento di eliminazione delle irregolarità morfologiche attraverso la sostituzione con forme più diffuse in una data lingua;
  • Analogia: in retorica, l’accostamento tra due o più parole seguendo la loro somiglianza semantica
  • Analogia: in semantica, il procedimento compositivo realizzato attraverso la sostituzione di parti di parola.
  • Analogia: in biologia, sono analoghi gli organi che svolgono la stessa funzione ma provengono da origine diversa, come l’ala di un uccello e di un insetto.

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