Giove entra in Aquarius

Giove in Aquarius:

Il Cuore planetario risuona all’Amore infinito

Il Signore dell’Amore e dello Spazio solare, Giove (Secondo Raggio di Amore-Saggezza), entra oggi, dal punto di vista eliocentrico (geocentricamente il 19 dicembre), nel campo magnetico di Aquarius, ove transiterà per circa un anno, e sarà il Maestro Servitore: saprà ispirare dall’alto i nuovi ideali, espandere la coscienza al Grande Servizio, all’Idea di Fratellanza infinita.

In questa magistrale lezione, d’Amore e di Servizio infiniti e all’infinito, Giove (governatore di Aquarius per i discepoli) si unirà all’innovatore e creativo Saturno (Terzo Raggio dell’Intelligenza creativa), l’Architetto del riequilibrio (karma) che come Volontà evolutiva porta alla Vetta del Capricorno, e del futuro, ora finalmente in Aquarius (dal 3 settembre eliocentricamente), il Segno dell’Era sorgente, del Servizio e della Fratellanza universali, della conoscenza quale Acqua di Vita.

Giove e Saturno, Amore e Luce, i divini Costruttori del Piano della Coscienza solare, con Sole/Vulcano (il centro del Volere),  si approssimano all’epocale congiunzione del 2 novembre (eliocentrica e il 21 dicembre geocentrica, al solstizio!), la prima nel Segno della Nuova Era dal 1404. Tale impulso evolutivo, imposto dall’alto, dalla legge dei cicli, segna una tappa decisiva per l’instaurarsi della Nuova Era sul Pianeta ed un nuovo orientamento dell’intero Piano solare (vedi I sette passi verso il 2025 p. 8 e Dal tempo lineare al tempo ciclico, pp. 24-6).

Un nuovo inizio investe il sistema solare. Si prepara il trionfo dell’Amore intelligente, una Nuova Alleanza con il Cielo.

In tale Data, i due Signori, perfettamente congiunti all’incipit di Aquarius (1° 49′), immettono in circolo l’energia di questo Segno di aria, di leggerezza, di comunione, di prima mattina, e preparano gli ideali futuri, traghettando le coscienze nel nuovo mondo dell’Umanità Una.

L’elemento Aria è la qualità sostanziale portatrice di Espansione, che guiderà l’Umanità verso il Servizio universale attraverso la coscienza solare o di gruppo:

“Aquarius è soprattutto segno di moto costante, di attività mutevole e variazioni ricorrenti, e il suo simbolo bene lo esprime. Qui l’iniziato comprende l’importanza dei cicli e se ne impadronisce. Vi sono vividamente descritte le esperienze della valle e della vetta con le sue luci e visioni… [impara a] conoscere e provare l’esaltazione dell’anima e il senso di potere spirituale ch’essa conferisce, e capire che sono l’azione e reazione necessarie per crescere e comprendere”. (A.A. Bailey, Astrologia Esoterica, ed. Nuova Era, p. 141-2)

“L’individuale diventa universale. L’Uomo, isolato e separativo, diventa umanità per reazioni e consapevolezza, pur serbando la propria individualità; non è più solo un essere umano, accentrato in sé e separativo, ma l’umanità stessa; smarrisce l’identità personale nel Bene comune, ma conserva la sua Identità spirituale. Dopo aver servito se stesso si dedica al mondo, ma è pur sempre un Figlio di Dio individualizzato, fin dopo la terza iniziazione”. (Ibidem, p. 136).

“Solitudine – Convivenza. Questo rapporto di Idee è il tema dell’epoca di Aquarius, durante la quale l’umanità dovrà risolvere il problema della giusta relazione fra collettivo e individuale… e con Giove il deserto [lo Spazio] fiorisce, la convivenza diviene amorevole e magnetica. (Calendario 1998, testo inedito di E. Savoini).

In questo tempo di cambiamento epocale, di disorientamento e di confusione, dal quale dovrà emergere la nuova cultura pan-umana, il Cielo, il grande Servitore, offre soluzioni di tale potenza che tocca il Cuore dei servitori.

“Giove, il secondo signore, è il Pianeta che avanza. Avanza verso Saturno, avanza nei cuori umani, è il Signore che torna [il segno della venuta del Messia fu la congiunzione di Saturno e Giove in Pisces]. Quando cala la notte se ne vede la traccia luminosa, e ogni giorno è più vicino al terzo Signore. E’ un percorso fatale che è bene seguire a cuore aperto.” (Ibidem)

La maestosa liturgia del Ritorno si celebra nel grande campo solare, dove fiorisce spontanea la Fratellanza, la comunità dell’Amore, che il saggio e benevolo Giove serve, permeato di attesa.

Ma l’attesa non è prudente, timida, si esterna con coraggio.

“La Fratellanza, come un Magnete, attira le anime pronte. Le vie differiscono, ma esiste una corda interiore che suona e chiama all’unione… È impossibile dire in parole come avvenga l’unificazione. Bisogna che la coscienza sia dilatata per capire e accogliere riconoscenti l’Aiuto. Così si comincerà a vedere l’energia superiore che si approssima”. (Fratellanza § 443, Agni Yoga)

Il Magnete d’Amore solare, Giove, muove incontro all’amato, l’Ignoto – trasmette l’acquiescenza placida e intelligente al nuovo, alle energie che giungono per canali cosmici, vengono dall’Infinito amato e insondabile.

È il Centro del Cuore e l’Agente dell’Amore e Saggezza solari (il Principio cristico, Buddhi, l’Anima spirituale o “coscienza di gruppo” acquariana), energie connesse alla Stella Sirio, l’Anima del nostro Sole.

La Sua obbedienza lo dispone al ritorno. Tale è l’Insegnamento, il grande servizio reso dal Cuore solare. Tale è la scena generale, del Sistema e del cuore umano.

Il Cuore planetario, per risonanza, espande il suo potere magnetico e di attrazione verso l’Amore cosmico (Sirio), e l’Ordine Planetario umano, cellula di quel Cuore, può accordare la sua pulsazione a quella del Cosmo.

È un doppio ritorno: il Cristo ridiscende fra gli uomini, e questi tornano a Lui.

Il Cristo, il nostro supremo Modello da imitare, ci ha aperto la Via che conduce all’unità essenziale pulsante in tutta la creazione (Buddhi), e in Aquarius è “Colui Che mostra la luce e versa l’acqua”:

“In Aquarius, Egli pose i discepoli in contatto con “l’uomo che portava una brocca”, e nella camera superiore li introdusse all’unione sotto il simbolismo dell’Ultima Cena. L’umanità oggi si prepara alla festa della comunione… Il significato astrologico del Nuovo Testamento è ancora poco capito. Il Cristo nacque in Capricornus, adempì la legge sotto Saturno, iniziò l’era della fratellanza intelligente sotto Venere ed è l’esempio perfetto dell’iniziato di Capricornus, che in Aquarius serve il mondo e in Pisces lo salva, completando la ronda attorno allo zodiaco, sì da poter dire trionfante in Pisces: “Tutto è compiuto”. (A. A. Bailey, “Astrologia Esoterica”, p. 167-8).

“Aquarius — Quest’influsso è ben descritto nella narrazione dell’Ultima Cena. il Cristo mandò i discepoli in città, a cercare “un uomo con un otre di acqua” sulle spalle. È il simbolo di Aquarius – per cui l’universalità dell’acqua di vita diverrà un fatto nella coscienza degli uomini; allora invero siederanno assieme nella comunione del pane e del vino. Quando poi disse: “Io sono l’acqua di vita” che disseta l’umanità, alluse indirettamente allo stesso concetto”. (Ibidem, p. 566).

“Lasciate splendere la vostra luce” fu detto. Pochi ne hanno compreso il senso, pochi obbediscono, eppure è il massimo servizio. Il Sole e il Cielo lo dimostrano.

Nel ciclo precedente, con Giove in Capricornus, abbiamo descritto la lezione iniziatica impartita dal Maestro solare in Vetta, la Porta degli Dei:

“… ora la Porta è aperta. Le energie e le formule si irradiano in tutto lo Spazio, gravide di effetti non ancora manifesti; e le potestà luminose del Servizio, voltate le spalle alla Luce superna, accorrono. Il ciclo futuro è così avviato verso lo sviluppo che gli è destinato, sospinto dalla forza divina del desiderio”. (Calendario 1996, testo inedito di E. Savoini).

Ora, la forza onnipervadente e penetrante dell’Amore, muove la Volontà-di-servire – fa l’uomo consacrato allo spirito, alla vita, alla espressione divina del servizio.

I motti di Aquarius lo esprimono:

Che il desiderio nella forma governi

“Sono acqua di vita, versata agli assetati”.

“Fra gli Allievi prevale dapprincipio l’abitudine di considerare le due frasi (queste come quelle relative agli altri Segni) come separate fra loro, la prima essendo involutiva e la seconda evolutiva. Prima o poi sopravviene però un diverso intendimento, per cui esse sono viste fra loro inseparate e inseparabili, e allora è illuminante contemplarle assieme senza pensiero di discesa e salita.

Il Cristo viene talvolta chiamato “il desiderio delle genti”, auspicato come guida, modello, salvatore e monarca. La prima parte del motto, se vista in questa luce, ne invoca la comparsa, o l’avvento, o il ritorno, o la presa di potere sulle vicende del mondo. Certo questa è una interpretazione limite, ma poiché questi sono tempi limite è commensurata alla necessità. La seconda parte è la risposta che viene dall’alto, evocata dalla prima. (Calendario 1998).

E’ il simbolo del servitore. Viene variamente rappresentato, e nella forma più complessa è un portatore d’acqua che regge la brocca in testa o sulla spalla, oppure nell’atto di versare.

Non è un segno d’acqua, ma d’aria, distributore di energia mentale.

Per tutto [l’anno] l’attenzione è accentrata sull’idea basilare del servizio.

All’umanità occorrono servitori che, liberi da ogni pregiudizio, imparino a conoscere “quella semplice verità che trasforma la vita in un miracolo”. Cosi i discepoli disponibili e sollecitati sono invitati a realizzare il Servizio”. (Il Quinquennio, di Enzio Savoini).

*

Insegna la Mia Via. Che intendano la natura dell’uomo. Impareranno cos’è il Servizio. Capiranno la gioia del Bello. Sapranno quella semplice verità che trasforma la vita in un miracolo…

(Appello § 356, Agni Yoga)

…. La felicità sta nel servire la salvezza del genere umano. Getta ogni pregiudizio, raccogli le forze spirituali, e soccorri l’umanità…

(Ibidem § 4 )

Cosi è, quando lo spirito realizza alfine il servizio. Crescono nuove ali, e l’aria intorno, a notte, canta…

(Ibidem § 355)

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La Volontà di servire realizza la Fratellanza

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