Plenilunio in Taurus: Costruzione degli Ideali

5.6 – Costruzione degli Ideali
7 Maggio 2020 – 10.46 (GMT)

Plenilunio in Taurus: l’Ideale della Rivelazione

ANTONIO … viene da Oriente la mia gioia.
(William Shakespeare, Antonio e Cleopatra – Atto II, Scena 3)

L’obiettivo dell’evoluzione strettamente umana in questo ciclo planetario è la vista, che culmina in quella percezione spirituale che è il dono più importante che l’anima fa alla personalità quando è stato stabilito il contatto; essa trasmette il senso dell’amore attrattivo, indica la natura delle cose, rivela il mondo dell’anima e dà il gran dono della luce, della conoscenza e dell’illuminazione ultima. Queste sono le mete del mistico, dell’aspirante e del discepolo consacrato. Il massimo dono fisico è quello della vista, e lo stesso vale su una voluta più alta della spirale nel mondo dell’anima. Quando il discepolo ha conseguito un certo grado di visione ed è “in vista” della meta, può essere ammesso ad un Ashram, dove gli si può far conoscere la natura della rivelazione.
Gli uomini sono inclini a confondere la visione e la rivelazione e io cerco di chiarirvi un po’ la mente su quest’argomento; perciò la frase precedente è molto importante. Gli aspiranti sono portati a pensare che la meta verso la quale procedono è quella del contatto con l’anima, più una meta secondaria di posizione gerarchica e una terza di servizio. Questo però non è corretto.
La meta che sta di fronte all’aspirante è la coscienza della non-separatività e il riconoscimento dell’inclusività universale; la seconda meta è la capacità di rivelare la natura di questa realtà, l’Unità; la terza meta è la capacità di prendere, nei tre mondi, quelle misure che faciliteranno al genere umano l’apprendimento di questi elementi fondamentali. Noterete come quest’ultima definizione della meta rimuove inevitabilmente il fattore dell’interesse egoistico nella sua totalità. Si può dire perciò che la rivelazione riguarda l’Identità Una e niente altro. Il carattere pratico di questa verità si riconosce solo quando il discepolo tenta di fare due cose: di realizzarla individualmente e di portare la natura dell’unità planetaria e della non-separatività alle menti degli uomini, dovunque. Il lavoro dell’aspirante è di vedere la luce; soltanto quando questo è divenuto una realtà nella sua coscienza, può cominciare ad afferrare la segreta rivelazione che la luce con la quale si è venuti in contatto e che si è utilizzata può rivelare. Eccovi un’altra frase-chiave da considerare…

Quando si perviene a vedere e la luce fluisce, la rivelazione dell’unità di tutta la vita è un evento semplice e immediato: all’inizio giunge al discepolo come un lampo di meravigliosa realizzazione istruttiva ed istintiva, poi si rafforza, man mano che progredisce, in una comprensione ed un apprezzamento costanti; alla fine produce l’impulso dinamico che motiva tutte le sue azioni.
Cos’è la rivelazione immediata che gli iniziati e i discepoli del mondo cercano di portare all’umanità? Quale aspetto di questa essenziale unità cercano di rendere semplice ed evidente? Una delle cose più facili al mondo è dire (come ha fatto per esempio Krishnamurti) che la vita è una; che non esiste niente altro che l’unità. Questa è la formulazione banale di una verità antica, che oggi è un luogo comune occulto. Ma la vita non è ancora una in coscienza, per quanto possa esserlo già di fatto. La ragione di ciò è che la vita è sintesi amorevole in azione e di questa oggi c’è poca dimostrazione. Abbiamo la vita in attività, ma l’amore, basato sull’unità realizzata che conduce all’espressione della sintesi, è ancora assente. Però la visione di esso è all’orizzonte di molti, perché di questi giorni molti acquisiscono la facoltà di vedere e la luce affluisce. La Rivelazione verrà quando i discepoli e gli iniziati del mondo avranno perfezionato l’arte della rivelazione.
(Alice Bailey – I Raggi e le Iniziazioni, p. 297-300 ed. ingl.)

La rivelazione dello spirito non è opera di meditazione ma del senso del cuore. Solo ciò che è stato vissuto può essere superato. Solo il cuore che abbia conosciuto tutti i fuochi può gustare la bellezza della vita superiore. Il futuro condurrà a realizzare queste migliori unità. Sulla via del Fuoco impegnatevi ad apprendere le Leggi supreme dell’Esistenza. (Mondo del Fuoco III § 207 – Collezione Agni Yoga)

Nulla può impedire la rivelazione del cuore. (Mondo del Fuoco I § 665 – Collezione Agni Yoga)

 

 

 

Ascolti consigliati (clicca sulle immagini per i video relativi):

La musica è una rivelazione più alta di tutta la saggezza e la filosofia.
La musica è il sostrato elettrico in cui lo spirito vive, pensa e crea…
(Ludwig van Beethoven)


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