Plenilunio in Pisces: Costruzione degli Ideali

5.6 – Costruzione degli Ideali
9 Marzo 2020 – 17.48 (GMT)

Plenilunio in Pisces: l’Ideale della Liberazione

CASSIO … Non c’è torre di pietra, o bastione di bronzo martellato;
non c’è cupa prigione priva d’aria, non catene del più robusto ferro
che possano riuscire a trattenere la forza che sprigiona dallo spirito…
CASCA … Ogni schiavo ha nelle sue mani
il potere di cancellare la propria prigionia.
(William Shakespeare, Giulio Cesare – Atto I, Scena 3)

Un’incarnazione particolare non è un evento isolato nella vita dell’anima, ma parte e aspetto di una successione di esperienze che mirano a un solo scopo, chiaro e preciso: la libera scelta, il ritorno deliberato dalla materia allo spirito e il conseguimento della liberazione finale. Molto si è discusso fra gli esoteristi della liberazione (specie nella presentazione orientale del Sentiero della Realtà). La meta additata al neofita è liberazione, libertà, emancipazione; questa, in fondo, è la nota fondamentale della vita. Si tratta di passare dalla sfera puramente egoistica e dall’idea di affrancamento personale a qualcosa di molto più vasto e importante. L’uso moderno della parola “libertà” ha in sé il germe dell’idea di liberazione, che però è molto più saggia, migliore e profonda nelle sue implicazioni. Oggi, nelle menti di molti la parola libertà significa scrollarsi da qualsiasi norma imposta dall’uomo, poter fare ciò che si vuole, pensare e vivere secondo le proprie scelte. Ciò è auspicabile, purché i desideri, le decisioni e i pensieri non siano egoistici, ma rivolti al bene comune. Ciò è invero rarissimo. La liberazione è ben più di tutto questo; significa libertà dal passato, libertà di avanzare secondo direttrici predisposte (dall’anima), libertà di esprimere il meglio possibile il divino, sia come individui che come nazione.
Negli ultimi due millenni quattro grandi eventi simbolici hanno manifestato in sequenza (per chi ha occhi per vedere, orecchie per udire e mente per intendere) il tema della liberazione, e non semplicemente della libertà:
1. La vita del Cristo stesso. Per la prima volta, Egli presentò l’idea di sacrificio del singolo, offerto in modo consapevole e deliberato per servire il tutto. Altri Salvatori lo precedettero, ma quel tema non fu mai esposto con altrettanta evidenza, perché la mente umana non era ancora in grado d’intenderlo. La chiave della liberazione è il servizio, e Cristo impersonò il Servitore ideale.
2. La Magna Charta, firmata a Runnymede in Inghilterra, il 15 giugno 1215, durante il regno di Re Giovanni. L’idea di liberazione dall’autorità in essa contenuta verteva soprattutto sulla libertà personale e sui diritti dell’individuo. Lo sviluppo e l’espansione di questa idea basilare in concetto mentale e percezione formulata attraversa quattro fasi:
a. La firma della Magna Charta, che insistette sulla libertà personale.
b. La Fondazione della Repubblica francese, con l’accento sulla libertà umana.
c. La Dichiarazione d’Indipendenza e la Carta Costituzionale dei diritti del cittadino americano che determinano la politica nazionale.
d. Il Patto Atlantico e le Quattro Libertà, che portarono l’intera questione a livello internazionale, e garantiscono a uomini e donne di qualsiasi paese la libertà di sviluppare in se stessi la realtà divina.
A poco a poco l’ideale si è chiarito e oggi le moltitudini umane di ogni nazione sanno quali sono gli elementi essenziali del vivere felice.
3. L’emancipazione degli schiavi. L’idea spirituale della libertà umana, divenuta ormai un ideale riconosciuto, fu oggetto di desiderio intenso e si produsse un grande evento simbolico: gli schiavi ottennero la libertà. Come tutte le imprese umane, anche questa non fu però perfetta. I Neri non sono del tutto liberi in America, paese della libertà, e in questo senso gli Stati Uniti dovranno provvedere; per esprimerlo in modo conciso, devono fare in modo che la loro Costituzione e i Diritti del cittadino non restino sogni, ma diventino realtà pratiche. Questo è il solo modo per equilibrare il karma (che è l’argomento di queste riflessioni). I Neri presenti in quel paese sono cittadini come qualsiasi altro immigrato e la Costituzione li protegge. Ma finora i diritti che essa conferisce sono negati da coloro che sono schiavi dell’egoismo e della paura.
4. La liberazione dell’umanità da parte delle Nazioni Unite. Stiamo partecipando a un evento grandioso e simbolico e ne osserviamo il processo. L’emancipazione dell’individuo si è spinta avanti con la simbolica liberazione di una parte dell’umanità (i resti delle due prime razze, la lemure e l’atlantidea) e fino alla liberazione di milioni di esseri umani, resi schiavi dalle forze del male, compiuta da altri milioni di loro fratelli.
L’ideale si è realizzato sul piano fisico in uno sforzo mondiale e pratico sul piano fisico e ha richiesto un sacrificio collettivo. Esso ha coinvolto i tre mondi dell’evoluzione umana e perciò il Cristo è ora in grado di guidare il Suo esercito e aiutare l’umanità a liberare se stessa.
(Alice Bailey – Guarigione Esoterica, pagg. 259-262 ed. ingl. – scritto nel 1953)

Quando si comprenderà la vera natura del servizio, si scoprirà che esso è un aspetto dell’energia divina che opera sempre sotto l’aspetto distruttore, poiché distrugge le forme per liberarle. Il servizio è una manifestazione del Principio di Liberazione… Il servizio infatti salva, libera e affranca, a vari livelli, la coscienza imprigionata.
(Alice Bailey – Trattato di Magia Bianca, pag. 537 ed. ingl.)

 

 

 

 

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… armonia significa aderire ai principi fondamentali… (Gerarchia § 335)

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3 risposte a Plenilunio in Pisces: Costruzione degli Ideali

  1. mauro dice:

    Grazie Bianca, l’ideale di Liberazione è passivo nell’Essenza e attivo nella Sostanza. Ovvero che io diminuisca perché Egli possa crescere. La mia vita si fonda sull’umiltà e la “messa” in pratica dei tre ingredienti che hai evidenziato in premessa.
    Per trent’anni, come un buon padre di famiglia mi sono solo occupato degli “ultimi”. Ancora oggi presto servizio applicando il Rapporto Aureo.

  2. Bianca V. dice:

    Coraggio (da cor, cuore), fiducia (da fides, fede) ed amore sono ingredienti indispensabili per realizzare la costruzione degli Ideali, di cui parla Mauro.

    Elevandoo sguardo si svelano col tempo, con rincrescimento, le innumerevoli occasioni in cui, non avendo saputo, per viltà e immaturità, seguire la via dell’agire “chiaro, puro e forte”, ci si è trovati intrappolati nelle strettoie della Paura e dell’inautenticità che, sottraendo energia ed autostima, condannano ad una vita d’ombra.
    Ogni paura liberata sprigiona Amore, di cui essa è l’esatta contrapposizione, rendendo possibili azioni di Servizio e Propositi più elevati:

    “L’amore è il segnale più potente di crescita al mondo: la paura è l’esatto opposto.”
    (Monia Zanon, Progetto Anima)

    Progetti evolutivi prima incerti nella forma e soffocati nella sostanza, si affacciano allora alla mente con maggiore chiarezza, e più ampi e ispirati; l’Intuizione , prima instabile e tremolante fiammella, si impone con inequivocabili segnali di Luce.
    L’Amore è pertanto il Grande Trasformatore.
    E’ l’energia che supera il dualismo fra i poli di spirito e materia, considerando ogni unità di coscienza uno strumento della sinfonia del Tutto.
    Vivendo in armonia con la Grande Legge dell’Amore, ci sentiamo sempre più responsabili di estenderne l’osservanza ad ogni livello della Manifestazione e diventiamo cocreatori di Piani ispirati ai Nuovi Ideali, indispensabili nella costruzione dei “nuovi cieli e della nuova terra.”

  3. mauro dice:

    Se mi guardo d’attorno con sufficiente pertinenza, giungo alla conclusione che soltanto il pensiero indù, fornisce una risposta adeguata centrata sull’uomo, mettendo al centro il concetto chiave di liberazione, Moksha.
    Fine dichiarato della medicina in India è aiutare a diventare un liberato in vita. Costui incarna il diritto ad esistere in un mondo dove per lui non sussiste più nessun condizionamento. I doveri che incombono sull’uomo normale e sociale sono caduti. Il liberato in vita non rientra nemmeno nella famiglia.
    Sulla sua natura si intrattiene un trattato delizioso di data indeterminabile fedele alla scuola Sakta Tripura al quale rinvio. Impariamo da esso che il liberato in vita per attuare il trapasso in questa sua condizione si affidò ad un maestro e nel rapporto con lui bruciò senza residui ogni altro vincolo. Quando anche il suo discepolo è venuto a termine domina in lui uno spirito impassibile. La sua natura non si fonda sulla sua intelligenza, nella quale pure si riflette. Essa è direttamente quella del cosmo intero.
    Di lui è lecito soltanto dire che testimonia.
    Il suo ritmo interiore è quello del sonno profondo nel pieno della veglia. Non ha nessun desiderio, come chi dorme. Pensa che nulla esiste. Non aspetta il futuro, non resta nel presente, non rammenta il passato. E’ sveglio dormendo, dorme stando sveglio, agisce ma nulla lo tocca nell’interiorità Rinuncia interiormente ad ogni azione e nulla desidera.
    E’ colmo di gioia. Non si illude mai di agire. Non ha antipatia, dolore, emozione, ventate di piacere.
    Questo ideale è remoto da ciò che noi di solito pensiamo. Può sembrare persino opposto e ostile, eppure è l’unica aspirazione perfettamente definita e rispondente ad una filosofia incontrovertibile.

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