I 4 pilastri della Nuova Cultura. Prima pietra : il Bene comune

Chi è sotto il potere di Aquarius è consacrato al servizio del gruppo e al bene del genere umano”. (1)

La costruzione di una Nuova Cultura, di un Tempio per l’Umanità Una, necessita di pilastri che sappiano ben sorreggere l’edificio e che ne caratterizzino la qualità, oltre a rappresentare al meglio l’essenza del Proposito che informa la costruzione. L’anno che è da poco sorto all’orizzonte della coscienza umana rappresenta (nella logica di un Lambdoma o matrice armonica e numerica organizzata secondo un modello settenario) il culmine del Quinto Settennio (2) ed è animato dal grande sogno di porre i principi di una Nuova Cultura e una Nuova Civiltà attraverso la semina, peraltro già avviata da tempo, di “semi” energetici che andranno a germinare in tempi, luoghi e modi sconosciuti ma adeguati alla futura svolta evolutiva.

“Il Progetto non è nostro. E’ elaborato e custodito in alto. Ma noi dobbiamo eseguirne alcune parti, quelle che riguardano la costruzione della nuova cultura, cioè il nuovo Tempio. In questo momento iniziale dell’Opera non ci sono pesi da sollevare, né occorrono denari o provviste. La nostra attività deve essere soggettiva, segreta, mentale, rivolta al futuro. Infatti, il Tempio che prepariamo è per il futuro, non è per oggi; ricordiamolo bene, o costruttori!”. (3)

Seguendo quest’onda di pensiero si celebrerà, al centro dei Segni zodiacali di Croce Fissa, iniziando con Aquarius, la posa di questi pilastri ideali guidati dal seguente brano dell’Insegnamento: “Amici! Ponete quattro pietre a base delle vostre azioni: Primo: Venerazione per la Gerarchia. Secondo: Realizzazione dell’unità. Terza: Commensura. Quarta: Applicazione del canone: “Secondo il tuo Dio”. Ad affermare la Prima, evocate tutto il vostro amore. Richiamate dall’infanzia i sorrisi migliori, i raggi del sole più fulgenti, il primo canto degli uccelli sotto la finestra. Per la Seconda, cingete l’armatura del giorno, afferrate le armi dell’azione e rinnovate le capacità percettive con un sorso d’acqua fresca. Per la Terza, scegliete nel luogo ove lavorate la linea verticale più lunga, quale scala dimensionale del Piano. Applicatele mentalmente ogni scontento, irritazione e fatica e, così paragonando, non troverete il minimo posto per gli umori illusori. Per la Quarta, raffiguratevi l’infinità dell’universo stellare. In verità, il Nostro Padre ha molte dimore; quale escludere? Ricordando il canone, immaginate di uscire dal chiuso alla luce. Così vi verrà quanto vi occorre. Incidete sulla prima pietra una Colomba; sulla seconda un Guerriero; sulla terza un Pilastro; sulla quarta il Sole”. (4)

Aquarius, Segno del Servitore mondiale, Segno connesso alla Gerarchia (5), ci addita gli elementi chiave di questo primo pilastro della costruzione: “La Fratellanza è un elevatissimo grado di mutui rapporti umani: in quello stato si realizza spontaneamente la Gerarchia. Questa, infatti, non può essere imposta: vive solo per libero consenso. Non la si può accettare a seguito di calcoli astuti, poiché sarebbe una situazione di falsità destinata a una spaventosa dissoluzione. Il riconoscimento della Gerarchia è accompagnato dalla gioia, mentre ogni coercizione e qualsiasi menzogna sono sempre intrise di dolore”. (6)

La Gerarchia, e la relazione che lega discepolo e Maestro, si rivela elemento fondamentale perché la costruzione sia salda “Ogni vero costruttore conosce la legge della Gerarchia” (7); “Il potere della Gerarchia è senza dubbio il più vitale, ed è l’unico ponte che permette di costruire. A sostegno di qualsiasi grande inizio sta dunque l’energia pervasa dalla legge di Gerarchia. È possibile costruire infatti solo seguendo la legge della coesione più rigorosa. Solo sulla base del principio gerarchico si possono realizzare le possibilità supreme. La Volontà creatrice proclama che la coscienza unificata offre una soluzione di concordanza”. (8)

La venerazione della Gerarchia, requisito chiave della fratellanza e garanzia dell’ascesa, è basata sulla legge che regola il Rapporto aureoIl minore sta al maggiore come questo sta al Tutto” (9). I vari “livelli di coscienza” sottendono l’idea di Gerarchia e solo la “catena della Gerarchia” consente di salire. “L’occhio valoroso non si chiude nel sonno: scruta il sole della Gerarchia. I cancelli della Gerarchia non sono il servilismo, o l’irritazione, o il proprio tornaconto: quella soglia luminosa si raggiunge con il Servizio volontario, con la venerazione del cuore, con l’ascesa cosciente”. (10)

L’energia di Quinto Raggio, di cui Aquarius è veicolo, governa, per tramite di Venere, espressione sistemica di Quinto Raggio, tale Rapporto aureo: “La sezione aurea divide senza separare. E’ quel potere che risana le separazioni. Poiché è un Numero trascendente, agisce sulle qualità, non sulle quantità. Opera nel mondo sottile, non nel fisico. Distingue il minore dal maggiore, l’inferiore dal superiore, ma li connette entrambi nella pace dell’Uno. E’ la “partizione unificante” che assicura l’integrità del Cosmo”. (11)

In relazione al rapporto con la Gerarchia “Seguendo questa traccia di pensiero si scopre che anche il rapporto Maestro/allievo obbedisce alla regola aurea: quando questi è pronto, il Maestro appare; non prima né dopo”. (12)

Per descrivere la potenza di questo rapporto tra Maggiore e minore l’Insegnamento sottolinea inoltre l’importanza di evocare l’amore, di ricordare quei sorrisi infantili che aprivano le porte della condivisione, la fulgenza del Sole che a piene mani offre luce e calore a chiunque e il canto degli uccelli, offerta di bellezza al creato e al Creatore. La fratellanza, gloria dell’Umanità Una ed espressione dell’essenza del Segno di Aquarius, crea dunque un legame indissolubile ed è strettamente connessa all’Unità e ai Retti rapporti umani: tali “affinità elettive” sono la piena e matura espressione dell’Amore, un amore non più colorato da emozioni egoistiche, da slanci sentimentali personalistici o da bisogni che chiedono di essere soddisfatti, bensì animato da quella perfetta e “divina” impersonalità che consente di amare ogni essere vivente in quanto espressione dello Spirito che si cela nel suo involucro formale. Non a caso l’Insegnamento offre questa bellissima immagine, sollecitando ciascuno ad imitarla: “Pensa alle stelle, che di continuo versano luce sull’umanità. Sii come quelle, e dà amore, saggezza e conoscenza”. (13)

Il legame tra Gerarchia ed Umanità, dunque, è simbolo di una Fratellanza sottile che a sua volta è un legame tra mondi, è l’arcata di un ponte che connette Idee e forme, Reale ed apparente, Infinito e finito. “Chi aderisce all’Insegnamento dell’Infinito per prima cosa acquista libertà d’azione. Chi teme di legarsi alla Gerarchia si priva dell’Altissimo” (14); e ancora “…basta al viandante realizzare una sola volta la Nostra Fratellanza e la Gerarchia per dirigersi sulla via più breve verso l’Infinito”. (15)
Il legame tra Gerarchia ed Umanità è il simbolo di una Fratellanza infinita che si dispiega sotto i nostri occhi in guisa dell’universo, luogo dell’unione assoluta (ab-soluta, sciolta da legami) e per questo libera ed Una. Tale Fratellanza condurrà alla consonanza con la Coscienza cosmica “… allorché il cuore, oltre il proprio ritmo, assume parte nel ritmo universale”. (16)

E l’immagine della colomba, che il brano dell’Insegnamento suggerisce di scolpire su questa pietra, è evocativa di quel volo libero dalle illusioni terrene che la coscienza deve compiere per congiungersi coi Maestri, ed anche l’immagine dello Spirito che effonde la sua potenza creatrice nella materia e ricongiunge altissimo ed abissale nell’Uno.

C’è infine un elemento particolarmente significativo insito nel concetto di Gerarchia, svelato dal suo etimo: la parola deriva infatti dal greco ierarchìa, ed è composta dall’unione di due elementi: ieròs, sacro e archìa, guida, governo; Gerarchia significa quindi “guida al rapporto con il divino”, concetto che potremmo riformulare nella consapevolezza che quell’aurea Fratellanza ha come scopo la “custodia del sacro”. E cosa possiamo immaginare di più sacro del Bene comune? Di quel valore supremo, “Misura esattissima”, secondo la definizione platonica, che in essenza è il Vero e il Bello, altre immagini dell’Uno, e che riassume e sublima i concetti di Fratellanza, di Unità, di Retti rapporti, di Servizio?

La costruzione di una Nuova Cultura ove il proposito si manifesta nella volontà di “essere fonte di Libertà” e di “guidare al Bene comune” ha pertanto come valore supremo l’Uno/Bene, la Misura di ogni cosa, la pietra angolare di ogni costruzione. E il farsi “simile a dio” di cui Platone parla più volte è appunto l’imitare l’Intelligenza suprema nell’attuare il Bene e nel portare a tutti i livelli l’unità-nella-molteplicità. Dio è misura di tutte le cose perché è l’Intelligenza suprema che realizza l’Uno-Bene, ossia che attua nel modo più perfetto quell’Idea suprema ed ordinante che è il Bene. Se l’Essere, quindi, nella sua forma individuale ed umana, è anima, questa è fondata sul Bene e del Bene è propriamente lo scrigno; per noi uomini, dunque, non v’è nulla di più alto, perfetto, vero, bello e unificante del Bene comune. Il Bene è anche l’essenza, nonché lo scopo, del Servizio: “La Gerarchia del Servizio altro non è che l’attuazione della Volontà superiore”. (17)

La Nuova Cultura baserà sul Servizio, figlio del Bene, esprimendone la gioia, la “saggezza speciale”, e in particolar modo questo impulso è custodito dal Segno di Aquarius che “esprime l’attività della mente che è stata iniziata ai propositi della Mente Universale. È il segno che pone l’anima a cooperare ai disegni interiori divini. È ciò che chiamiamo servizio”. (18); “In Aquarius [l’uomo] si desta alla bellezza della vita e del bene del gruppo e alla responsabilità che ha nei suoi riguardi, e prende a vivere e a prodigarsi a favore della umanità”(19) e ancora “Opportunità – Illuminazione – Fraternità: ecco i doni che Shamballa appresta per l’umanità nell’epoca di Aquarius, se essa vorrà prepararvisi, accettarli e farne uso”. (20)

In pieno accordo con la formula dell’anno 5.5 “Il Fuoco dell’Unità sia il centro della Nuova Culturapossiamo quindi porre nello Spazio il seme prezioso del Bene comune, pilastro vivente del Tempio dell’Umanità Una:

La Pietra è in sito.
Con le sue misure comanda tutte le altre misure.
“E qui resta, o Prima Pietra, e ardi in segreto.
Tu sei l’inizio, e sei la fine”. (21)

 

 

 

Note:

1-       Alice A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi. Astrologia Esoterica, ed. Nuova era, 1971, par. ing. 142

2-       Il Quinto Settennio (in una matrice sistemica, o tavola del Piano, che comprende 7 Settenni) si è aperto col Solstizio di dicembre del 2014, dando nel contempo avvio all’anno 5.1 che ha visto i Misteri quali centro propulsivo della cultura umana. Col Solstizio di dicembre 2015 si è avviato l’anno 5.2 dedicato alla costruzione soggettiva de L’Istituto del Cuore, organo primario per diramare in ogni coscienza la luce della Nuova Cultura. Il Solstizio di dicembre 2016 ha aperto le porte all’anno sistemico 5.3, dedicato alla Semina dei principi della Nuova Cultura, mente l’anno 5.4 si è aperto al Solstizio di dicembre 2017 avviando congiuntamente la riflessione e il lavoro soggettivo in merito alle nuove basi della cultura umana e alla potenza creatrice del pensiero. Il Solstizio di dicembre 2018 ha dato avvio all’anno 5.5 dedicato proprio alla Nuova Cultura e Civiltà, posta quale Quinta Meta centrale di un Piano a 49 mete per l’avanzata evolutiva e cosciente dell’umanità e del pianeta nell’attuale terzo millennio. Il testo “Le Mete Lontane” che presenta la Tavola del Piano è pubblicato a cura della Casa Editrice Nuova Era, nella Collana Semi di nuova cultura.

3-       Enzio Savoini, Ricostruire il santuario della vita umana, testo inedito, 1976

4-       Collezione Agni Yoga. Foglie del giardino di Morya, Illuminazione, 235

5-       Il Segno che regge la nostra Gerarchia planetaria è Aquarius (retto esotericamente da Giove, il Cuore solare, così come la Gerarchia è il Cuore planetario). Nel XIV-XV sec. avvennero le ultime congiunzioni (fino al 1404) in tal Segno di Giove e Saturno (i due Costruttori del Piano solare insieme a Sole/Vulcano) prima delle prossime, che nel 2020, 2080 e 2140, risuoneranno potenti nel Cuore dell’Umanità la nota del Grande Servizio solare previsto per la nuova Era.

6-       Collezione Agni Yoga. Fratellanza, § 51

7-       Collezione Agni Yoga. Gerarchia, § 73

8-       Ibidem, § 48

9-       Approfondimenti sulla Sezione aurea in questo video.

10-   Ibidem, § 406

11-   Enzio Savoini, Dispense del 3° Settennio. Partizione dell’Unità, scritto inedito, aprile 2002

12-   Ibidem

13-   Collezione Agni Yoga. Foglie del giardino di Morya, Appello, § 323

14-   Collezione Agni Yoga. Gerarchia, § 29

15-   Ibidem, § 50

16-   Ibidem, § 106

17-   Ibidem, § 42

18-   Alice A. Bailey, Trattato dei 7 Raggi. Astrologia Esoterica, ed. Nuova era, 1971, par. ing. 495

19-   Ibidem, par. ing. 145

20-   Ibidem, par. ing. 149

21-   Enzio Savoini, Ricostruire il santuario della vita umana, testo inedito, 1976

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