La visione della Bellezza e l’Arte nuova

Oggi, ed in special modo quest’anno,* è propizio esercitare insieme la visione rispetto al destino dell’Arte (e non solo) nella nuova Cultura e Civiltà umane.

Già si è detto dell’Arte universale delle Idee, e della necessità di apprendere a pensare il Vero, a desiderare il bello e ad agire il bene, in una parola ad esprimere l’arte di vivere per trasformare le tendenze auto-distruttive insite nella separatività umana. Lo si attesta ogni giorno, soggettivamente e oggettivamente: sempre più urgentemente la coscienza umana è obbligata a ricercare e realizzare sagge soluzioni alle innumerevoli brutture, sfide e assurdità che ci attraversano intimamente e ci confondono, per imparare progressivamente a dirigere e costruire scientemente ed in bellezza il nostro Futuro.

Nell’uragano di impressioni ed interconnessioni attuale nel quale siamo immersi e sommersi, a tratti esaltante in altri disarmante per il suo travolgente ritmo accelerato e la sua superficialità apparente, come esercitare l’arte della discriminazione e scegliere ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è bello da ciò che è brutto, il vero dal falso?

Nel Macbeth (Atto I) del sommo Shakespeare si legge:

Brutto è il bello e bello il brutto …    (Tre Streghe)                       

Mai visto un giorno così brutto e bello…  (Macbeth)

(... Fair is foul, and foul is fair …

 So foul and fair a day I have not seen …)   

Macbeth

Si direbbe che questa sia la nostra situazione umana abituale: la nostra mente, o meglio il nostro ‘sentire’, è ‘istintivamente’ sotto l’incantesimo delle streghe incontrate dal Re. Le streghe delle nostre sensazioni, emozioni e pensieri personalistici, non elevati o separativi, ci avvolgono in una nube che può nascondere “lo splendore del Vero”, la Bellezza reale, la giusta direzione evolutiva.

E a tale livello delle opinioni del sentire individuale, tutto diventa lecito, bello è ciò che piace e brutto è ciò che non ci conviene, vero diventa ciò che già conosciamo o che ci conforta, i partitismi fanatici vengono scambiati per collaborazione concorde ed il valore è deciso in base a quanto viene riconosciuto pubblicamente.

In questa fase evolutiva dell’umanità, l’Insegnamento esoterico riferisce che tutto ciò è conseguenza dello sviluppo progressivo del Principio mentale (Manas), che dalla percezione istintiva porta al distinguere, differenziare e analizzare per conoscere dell’intelletto, e che raggiungerà la sua perfezione, passando per tutte le fasi di esperimento ed esperienza necessarie, nella conoscenza diretta  dell’intuizione e dell’ispirazione dal Mondo delle Idee. La maestria o Saggezza del Pensiero è il nostro prossimo destino evolutivo; nonostante tutte le apparenze, conquisteremo

l’Arte di agire intelligentemente per Amore.

Nel frattempo, che può durare anche migliaia di anni, le attuali reazioni istintive ed intellettuali della maggioranza non sono in grado di scegliere nel nome e visione del Bene impersonale o comune; le varie parti o partitismi a turno lo ‘sentono’ a scapito di quello circoscritto, ossia dell’interesse personale o del proprio ‘gruppo’ di appartenenza, e non scorgono le vie di investimento per la nostra e altrui elevazione ed espansione – passata, presente e futura.

Brutto è il bello e bello il brutto – e da ‘stregati dalla luna’ si giunge a pensare che l’assenza di bellezza o bruttura non sia un problema o dato ‘oggettivo’, ma che la bellezza sia tutta una questione di prospettiva o punto di vista. Ed è anche così, dal punto di vista dell’Evoluzione della coscienza, che conformemente eleva la scala dei valori in base alla quale si operano le scelte, eppure… : la Direzione evolutiva o ascendente di tale gerarchia di valori, benché misconosciuta per ignoranza o assenza di saggezza, esiste e, più che oggettiva, è reale.

Esiste la Via del Bene, del Bello e del Vero, ed è una ed infinita, ossia è “qui ed ora, ovunque e sempre”, ed è l’incessante volontà d’armonia che muove l’universo e la sua evoluzione.

E per la Filosofia esoterica ogni monade o punto dello Spazio, dal livello atomico a quello universale, è in essenza un ente infinito di tale Direzione e Realtà: ognuno di noi è in potenza la Via, la Verità e la Vita verso l’Armonia.

Allorché questa ‘parte’, o meglio unità, saggia e impersonale domina in noi sempre più in profondità ed ampiezza, si può o si sa vedere, sentire e pensare il bene, il bello e il vero; così come si sa che “la bontà dell’albero si riconosce dai suoi frutti” e che solo se i frutti sono buoni “il fine giustifica i mezzi”, ciò per cui l’albero o un’umanità esiste: per amare intelligentemente, per nutrire, rinnovare, abbellire, arricchire e profumare lo Spazio – incessantemente quanto ritmicamente.

L’Arte di vivere serve dunque la Direzione reale della Bellezza, di ciò che serve l’evoluzione verso un Bene comune, verso una Verità spirituale che produce frutti o compimenti ‘benefici’, magari non a corto raggio o a breve termine, ma a tutto raggio e ad infinito termine: non secondo ‘un punto di vista’, ma a visione sferica, spaziale, spiraliforme.

Chi è capace di tale visione e responsabilità del sentire?

Pochi, qualcuno, sempre di più: è la storia dell’espansione della coscienza umana e dell’iniziazione, che affonda nella notte dei tempi e si erge nello splendore dell’eterno presente dei compimenti interiori, spirituali, occulti. È la vittoria della Bellezza di Essere celebrata da tutte le Tradizioni sacre e dal sentire e fiducia perfetta del Cuore comune.

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Nel frattempo, esercitiamo dunque la visione della Bellezza e di quel Piano evolutivo che la porterà a benefico compimento. Oggi*, esercitiamo la visione del suo diretto riflesso nell’Arte umana, “l’unico mezzo vitale della nuova Cultura”.

Qual è il suo prossimo passo evolutivo?

Oltre i dejà vu nostalgici incapaci di stare al passo coi tempi, o la licenza e l’espressività incontrollata del ‘sentire’ individuale, chi o cosa di bello precipiterà dal Mondo delle Idee ed emergerà da questo settore centrale e cruciale dell’Attività umana, quali opere d’arte sapranno disgelare e commuovere i cuori inondandoli di ardore eroico?

Ecco un tentativo grandioso di tracciare i lineamenti dell’Arte nuova**:

Se il secolo scorso (dal 1921 al 1980) ha visto la “Fine delle vecchie scuole. Avanguardia. Ricerche disordinate. Confusione e decadenza dell’Arte”, ora stiamo vivendo (dal 1980 al 2040): “Nuovi moti artistici. Con lentezza e fra molte resistenze si torna allo studio dell’armonia e delle proporzioni. Si riprende a pensare che la bellezza non è questione soltanto soggettiva, ma che ha regole e disciplina.”

E, oltre (dal 2040 al 2100) dovrebbero essere favorite: “le prime espressioni di un’arte mentale. Si studia la struttura del pensiero. Si riconosce che l’opera d’arte non è figlia del mondo emotivo, ma ha radici nella mente, ossia deriva, come tutte le altre espressioni umane, dal regno infinito della geometria psichica. Si torna a studiare, pertanto, la potenza della simmetria.”

(2100-2160): “Le manifestazioni artistiche riprendono un aspetto classico. Sono rigorose ma non fredde. Sono viventi, e se ne riconosce l’utilità per il benessere generale. Nasce l’Istituto internazionale del cuore, che insegna le regole dell’armonia e indaga nel campo delle proporzioni, dei numeri, dei suoni, delle luci.”

(2160-2220): “Si impara a proiettare forme-pensiero ben costruite. L’arte a poco a poco da esteriore si fa interiore. Ciò segna la sua comunione con il Sovramundano, da cui trae ispirazione e maestria.”

(2220-2280): “Si lanciano forme-pensiero per il Bene comune. La bellezza è riconosciuta come scienza esatta, e ogni conoscenza scientifica diventa bella. È anche usata come arma potente che dissolve tenebre e malizie. Il quarto campo [dell’Arte] assume qualità magiche e creative.”

(2280-2340): “Si afferma un’Arte unitaria, seppure diversa secondo le etnie e le loro culture. Vi si ritrovano elementi di tutte le arti del passato. Il cielo, che ricorda tutto, esprime in tal modo il compimento, tramite l’uomo, che lo rappresenta.”

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Il cielo, che ricorda tutto, esprime in tal modo il compimento, tramite l’uomo, che lo rappresenta.

In questo Settimo Giorno solare (1910-2750), e specialmente in un suo sottociclo molto prossimo che vedrà il ‘risorgere’ del Quarto Raggio umano (dal 2025), occorre dunque amare e nutrire in special modo la Visione di un’Arte che sia in grado di esprimere l’Ordine e la Bellezza superiori:

“Il raggio di bellezza, arte e armonia produce la qualità dell’organizzazione tramite la forma. In ultima analisi è il raggio dell’esattezza matematica, e non quello dell’artista, come molti sono inclini a pensare … Il quarto raggio essenzialmente affina, produce la perfezione nella forma, ed è il principale operatore che usa le energie di Dio in modo tale da far conoscere veramente il Tempio del Signore nella sua vera natura, come ciò che “ospita” la luce.

… il Raggio dell’Armonia o della Bellezza: armonia mediante il dominio, quel dominio che comporta la conoscenza della saggezza. È l’armonia dell’affinità; è la realizzazione dell’equilibrio in tutto, con l’applicazione della legge del magnetismo, che produce il coordinamento delle varie diversità in un’unità omogenea; il magnetismo governa la sintesi dei molteplici aspetti in forma d’unità.

In ultima analisi, il quarto Raggio insegna l’arte di vivere in modo da ottenere una sintesi di bellezza. Non c’è bellezza senza unità, senza idealismo, e senza lo sviluppo simmetrico che ne deriva. Questo Raggio non è il Raggio dell’arte, come sovente si pretende, ma è l’energia che produce la bellezza di quelle forme viventi che incarnano le idee e gli ideali che cercano espressione …”. (A. A. Bailey, Psicologia Esoterica I, p. ingl. 49-51)


* Oggi l’asse Sole-Terra transita al centro del Segno di Sagittarius, il campo evolutivo della coscienza che insegna a traguardare le Mete future con entusiasmo e sapienza progressivi attraverso la padronanza di ben 3 Principi o Energie (il Quarto Raggio dell’Armonia/Arte, il Quinto della Scienza e Conoscenza ed il Sesto dell’Idealismo astratto). In particolare, l’influsso di Sagittarius è particolarmente potente quest’anno per la presenza (da ottobre 2018 a ottobre 2019 a livello eliocentrico) del Suo Agente solare Giove (Secondo Raggio di Amore-Saggezza), che espande la coscienza in direzione del ‘benefico compimento’, così insegnando il grande Servizio (Giove domina intimamente o ‘esotericamente’ il Segno della nuova Era Aquarius, il Servitore che versa acqua di vita).
** E. Savoini, “Studio ciclico Sesta epoca”, 2000, scritto inedito.
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Una risposta a La visione della Bellezza e l’Arte nuova

  1. Dyumna dice:

    Sono molto grata per queste letture, per queste visioni.
    Grazie per questo spazio attivo!

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