Il giusto momento

Lo scopo dell’Organizzare, come detto più volte in queste pagine, è l’Unità; in altre parole, si tratta di dar vita ad organismi ove le singole parti si identifichino nell’unità maggiore, acquisendo di conseguenza il grado di coscienza che a tale entità compete. E’ un’azione magica e rituale che si compie per vie sottili poiché riguarda la coscienza prima ancora che la forma.

Il potere che conduce le parti a riconoscere, dopo innumerevoli unificazioni, l’Unità, proviene dal magnete centrale, il Cuore, che appronta quelle piste sulle quali ciascuna di esse trova il suo percorso per arrivare al centro, ove vibra il Modello. E’ allora che le singole coscienze naturalmente si riconoscono nelle reciproche funzioni e percepiscono di poter vivere ad uno stato diverso e più inclusivo dell’essere.

Colui che compie il sacro mestiere dell’Organizzare può dunque essere visto anche come un iniziatore che, con un impulso discontinuo, quando valuta sia giunto il giusto momento, chiude un ciclo per aprirne un altro, più vasto e luminoso, all’interno del quale gli organismi/coscienze si individueranno nuovamente quali parti separate di un ente maggiore e il processo di sviluppo riprenderà, su un’altra voluta della spirale, con modalità analoghe, anche se formalmente diverse, fino alla fine dei tempi, finché cioè tutte le parti saranno ricomposte nell’Uno dal quale, in coscienza, si separarono.

La maestria di chi organizza risiede dunque innanzi tutto nella comprensione del “giusto momento”, poiché se le coscienze non sono ancora sufficientemente pronte non riusciranno a comprendere il valore e la meravigliosa semplicità del distaccarsi dal proprio conseguimento personale per entrare in un ordinamento superiore, temendo di perdere il frutto del proprio sforzo. In tal caso, si potrà anche realizzare un’unione, ma solo sul piano formale, suscettibile quindi di disgregarsi di fronte al primo ostacolo, mentre l’unione coscientemente organizzata è una Comunione, una casa costruita sulla roccia.

Chi organizza deve perciò saper attendere, osservando attentamente il campo e orientandolo con tocchi lievi, e contemporaneamente deve conoscere le date, per non perdere le opportunità.

Il nostro mondo, la nostra cultura e civiltà, si trovano palesemente alla fine di un ciclo, qualificato, come sappiamo, dalle energie del segno di Pisces, che hanno lasciato la loro impronta nelle coscienze umane degli ultimi 2000 anni. Ci troviamo quindi in un tempo di trapasso verso l’era di Aquarius ed i Maestri dell’Umanità stanno valutando quale sarà il momento (all’interno di un definito arco temporale) nel quale emettere quel Suono che sancirà la fine del vecchio ciclo ed il contemporaneo inizio del nuovo, che prevederà certamente un avvicinamento fra la Gerarchia dei Maestri e l’Umanità, anche grazie al crescere nelle coscienze della rispondenza alle energie del settimo Raggio dell’Ordine cerimoniale e della Magia (che presiede l’azione dell’organizzare), veicolate appunto dal segno di Aquarius.

Oggi ci troviamo dunque in un “momento di valutazione”, all’interno del quale però c’è una data annunciata, il 2025, nella quale sappiamo si svolgerà una riunione della Gerarchia che dovrà anche decidere se ci sono le condizioni per la propria esteriorizzazione, prodromo della prevista ricomparsa del Cristo, evento che avverrà a tempo debito e provocherà una discontinuità, ovvero un importante afflusso energetico nella coscienza del Pianeta e dell’Umanità. Si tratta dunque di una data imminente che non possiamo perdere, in vista della quale tutti coloro che ne hanno consapevolezza devono unirsi per garantire una base umana ordinata ed organizzata che possa costituire un punto d’aggancio sufficientemente potente per reggere l’impatto gerarchico.

Molte persone e gruppi spirituali nel mondo guardano a tale data e vi si preparano, ciascuno a suo modo, ma non sono ancora in grado di organizzarsi e riconoscersi come un unico Ente: il gruppo dell’Umanità Una, ordinato armonicamente secondo le sette energie di Raggio, quel discepolo mondiale che incarna il Piano per l’Umanità, che procede seguendo i ritmi del Cielo, e che è candidato all’iniziazione di Gruppo.

Questa constatazione tuttavia non deve scoraggiare, poiché in questi casi è sempre la qualità e non la quantità che è decisiva. D’altra parte, l’Iniziazione di Gruppo, che è una delle sette Mete principali del Piano (vedi) non potrà essere realmente patrimonio dell’Umanità se non quando anche tutte le altre saranno sufficientemente conseguite.

Per il momento quindi, l’azione più semplice e potente per rispondere all’appello e non perdere la data consiste verosimilmente nel costituire piccoli gruppi organizzati in modo settenario che si pongano interiormente quali magneti al fine di coagulare gli sforzi di bene degli uomini e donne di buona volontà (che vengono incessantemente compiuti in ogni settore e con diversi mezzi e che sono molto più numerosi di quanto non appaia) per fornire loro quelle piste di Raggio tramite le quali ritrovare il Centro e riconoscersi come Uno.

In tal modo, l’unione organizzata si costruisce sul piano sottile nel rispetto del molteplice e col suo concorso, fino a che non arriverà il momento in cui sarà in grado di precipitare coscientemente nel mondo formale.

Lo stesso principio vale per la costruzione della nuova Cultura mondiale che dovrà emergere nel ciclo di Aquarius. Anche in questo caso, quello che stiamo vivendo è il giusto momento per seminare nella mentalità umana in modo organizzato quegli impulsi carichi di energia psichica che attrarranno le forme corrispondenti, poiché ovunque intorno a noi vediamo le vecchie strutture ed istituzioni perdere di potere e tramontare.

In mezzo al fragore del mondo quindi, con piccole forze, silenziosamente, senza mezzi esteriori ma con salda determinazione e amore ardente, uniti alla Gerarchia dello Spazio, seminiamo pazientemente i semi del nuovo, coltivando nel cuore l’immagine del campo fiorito.

“In tempi di ricostruzione generale si resta saldi solo affermando il Mondo nuovo. Questa espressa decisione si manifesta solo dopo aver profondamente imparato il processo di rigenerazione del mondo mediante la grande legge gerarchica. Chi vuole il Mondo nuovo deve dunque impegnarsi nel confermare quel Decreto che governa mediante la Gerarchia designata. Solo così si darà equilibrio al mondo. Solo la guida di un cuore fiammeggiante porterà alla salvezza. Il mondo ha bisogno che la legge della Gerarchia si affermi! E la Gerarchia legittimamente s’impone durante il rinnovo delle nazioni e quando il fuoco sostituisce tutto ciò che se ne va. Perciò è tanto urgente che quella legge venga riconosciuta, perché senza quella catena non si può costruire la grande scala dell’ascesa. Adottate con ardore la possente legge gerarchica” (Da Collana Agni Yoga – Gerarchia § 344)

 

Nota: Questo articolo viene pubblicato mentre il Sole apparente transita nel settimo settore del segno di Aries, vettore del primo e settimo Raggio creativo, correlato quest’ultimo all’energia che alimenta il campo dell’Organizzare

 

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2 risposte a Il giusto momento

  1. Lucia 5/4 dice:

    Malgrado i tempi difficili l’umanità dolente è comunque in cammino, non siamo soli nell’Universo ma siamo Uno con il Tutto. Curiamo di volta in volta le ferite e le note dolenti che echeggiano intorno a ciascuno non fermeranno il cammino nel cercare sempre più la Comunione dei cuori ardenti. Ogni sosta è per l’umanità un balsamo per riprendere con tenacia il percorso fino a riconoscere la bellezza dell’Unità.

  2. E’ giunto il momento esatto, KAIROS, per riprenderci la Dignità e la Sovranità Popolare. L’Energia Popolare è una spirale che sale verso il Cielo e come una Clessidra ridistribuisce in Terra la Luce Divina.L’unione coscientemente organizzata è una Comunione, una Casa Comune costruita sulla roccia. Noi siamo parte attiva dell’Umanità.

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