La Legge cosmica della Fratellanza Universale – 1° parte

In occasione della congiunzione eliocentrica fra Giove (2° Raggio) e Mercurio (4° Raggio) pubblichiamo i primi tre capitoli del lavoro in oggetto:

  1. La Vita e l’Evoluzione…………………………………………….……..pag. 2
  2. Tutto dall’Uno – tutto all’Uno”………………………..………….…..pag. 4
  3. Dallo stato atomico-individualistico alla Coscienza di Gruppo…pag. 7
  4. “L’animal santo, sacro e venerabile”…………………………….…..pag. 10
  5. Dall’Ombra all’Unità……………………………………………………..pag. 12
  6. La Scienza e l’Uno……………………………………………………….pag. 16

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1 – La Vita e l’Evoluzione

La Fratellanza universale è una legge cosmica per la quale tutto l’universo si manifesta come un unico essere vivente, che vive stadi diversi della sua complessa esistenza in ogni stato e luogo del macrocosmo e del microcosmo, nelle galassie e sistemi solari come in ogni singola infinitesimale forma.

Prima del regno umano la Vita e l’Evoluzione verso l’Unità seguono la modalità dell’assorbimento: l’atomo si forma attirando e inducendo gli elettroni a girare intorno all’orbita del proprio nucleo; la molecola costringe i rispettivi atomi ad unirsi tra loro; la cellula organizzando le molecole per i propri fini; gli organismi più elementari inducono insiemi di cellule ad organizzarsi insieme; gli organismi più complessi assemblano gruppi di organismi più semplici per perseguire le proprie finalità. In sostanza, negli stadi evolutivi iniziali l’inferiore viene sempre “sacrificato”, integrandolo nel superiore, che lo usa per i propri fini evolutivi, ma arricchendolo al tempo stesso di nuove più avanzate qualità.

Con l’uomo invece inizia l’irradiazione; la lotta per la vita e l’evoluzione diventa meno aspra fino a scomparire completamente nell’individuo risvegliato che ha realizzato la sua umanità più alta, e che irradia e proietta con la sua stessa vita modalità di Vita unitaria su tutti i piani.

Cosmogonie e religioni postulano una Causa unica della Manifestazione e Leggi universali; la Vita che dà origine ad ogni elemento e opera forme è, infatti, unitaria  negli strati più sottili,  al di là delle apparenze di superficie. Spetta ad ogni Ricercatore l’impegno di favorire l’emergere di tale verità nella coscienza di ogni essere umano, affinchè ciascuno si senta componente di un’unica famiglia.

La consapevolezza dell’Unità, obnubilata nei primi stadi dell’evoluzione, diventa  sempre più chiara durante il processo di avanzamento degli esseri umani. Coloro che sono consapevoli di tale verità costituiscono in seno all’umanità il nucleo della Fratellanza universale e si adoperano affinché essa illumini la coscienza di tutti. Pur essendo tale nucleo  composto da individui spesso tra di loro sconosciuti e distribuiti fisicamente nello spazio e nel tempo, esso funziona come centro di coscienza unico, come riflesso, sul piano umano, del Centro superiore superumano che governa la Manifestazione.

Tutto l’esistente, dall’atomo all’universo intero, gravita intorno a tale Centro superiore che governa  i singoli organismi, macroscopici e microscopici, secondo leggi precise, che mirano a sostituire l’Ordine al Caos e a  creare e a conservare Armonia e Bellezza, poiché è solo nell’Armonia  che l’Assoluto può “conoscere se stesso” esprimere le proprie qualità di infinito splendore e svolgere il Suo Piano di Luce.

Innumerevoli sono le forme esistenti su piani diversi ma ognuna di esse è l’espressione manifesta, temporanea e provvisoria, di un unico Nucleo più sottile universale, ancora immanifesto, che lega ogni cosa amorevolmente “in un volume”:

“Nel suo profondo vidi che s’interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l’universo si squaderna…”
(Dante Alighieri, Paradiso, Canto XXXIII)

Il perenne avvicendarsi di forme indica che tale perfezione non è stata ancora raggiunta in ogni piano e in ogni sostanza:

“La gloria di colui che tutto move
per l’universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.”
(Dante Alighieri, Paradiso, Canto I)

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2 – “Tutto dall’Uno – tutto all’Uno”

 

La Scienza esoterica rivela che l’Ente supremo (o l’Ente che regge questo particolare Uni-verso) ha emanato da Sé la Manifestazione per sperimentarsi attraverso la sua Creazione. Esso evolve insieme all’universo, o agli universi, che ha emanato da Sé con un atto di “pensiero volitivo”. Gli universi si succedono, manifestazione dopo manifestazione, intervallati da periodi di ritorno all’immanifestato; per manifestazione si intende il ciclo visibile, l’immersione nella materia dell’Energia universale, cui segue un ciclo immateriale.

In modo simile si avvicendano il giorno e la notte, la vita e la cosiddetta “morte”, che è il passaggio ad un altro stato di esistenza.

La condizione che precede gli universi può essere considerata pertanto il “nucleo originario” di Energia immateriale; l’universo fisico è la manifestazione di tale Grande Energia in cui tutto, anche il genere umano, esiste ed evolve:

“Ogni creazione dell’universo è un passaggio dall’Uno alla molteplicità, dal non manifestato al manifesto ed è allo stesso tempo il ritorno della molteplicità all’Uno, del manifesto all’Immanifesto.”
(Rig Veda, X, 63.2)

Analogo concetto è espresso nella Cabbala: “Tutto dall’Uno – tutto all’Uno”.

Pensatori e iniziati di ogni tempo e luogo hanno intuito la medesima verità. Afferma Eraclito di Efeso:

“Non ascoltando me, ma il logos, è saggio intuire che tutte le cose sono Uno e che l’Uno è tutte le cose.”
(Eraclito, DK, FR 50)

Noi tutti siamo particelle dell’Uomo celeste, cellule del suo corpo, ed evolviamo “con” e “dentro” questo grande Essere, che è immanente e trascendente al tempo stesso. Ne siamo la riproduzione “in piccolo” (macrocosmo e microcosmo), secondo la Legge di Analogia; nella Bibbia si dice che l’uomo è fatto “a immagine e somiglianza di Dio”.

Anche per Giordano Bruno, grande iniziato e martire, siamo parti di uno stesso Essere:

“In tutte le cose c’è una connessione ordinata, in modo che i corpi inferiori succedano a quelli mediani e questi ai superiori. Allora i corpi composti si uniscono ai semplici e quelli semplici ai più semplici, quelli materiali si accostano agli spirituali e quelli spirituali, a loro volta, a quelli immateriali, sicchè uno solo è il corpo dell’essere universale.”
(Giordano Bruno, De umbris idearum).

Abbiamo acquistato ragione e libero arbitrio più avanzati rispetto agli altri elementi del creato mediante l’esperienza di eoni di evoluzione, anche attraverso gli altri regni di natura, ma non abbiamo ancora chiara la connessione alla Grande Energia alla quale apparteniamo:

“Noi vediamo, sentiamo, parliamo, pensiamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare, pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure siamo noi quell’energia. Questa è l’apoteosi dell’ignoranza dell’uomo.
(Einstein)

E’ evidente oggi, e si rileva sempre più chiaramente, un’insoddisfazione crescente per la materialità, per il consumismo ossessivo e la richiesta incessante di comfort; questo stato di disagio esistenziale conduce spesso, infine, alla ricerca di una spiritualità ampia e “universale”, lontana da dogmatismi e separativismi, che dia risposte di senso alla vita.

Il Sentiero inizia nel momento in cui l’uomo imita con sempre maggior abilità le qualità divine e inizia a comprendere che la sua meta è quella di divenire un dio egli stesso. Egli adegua allora la sua piccola volontà alla Volontà che tutto crea e dirige ad un Fine di Unità; ogni evento o sincronismo, microcosmico o macrocosmico,  acquista significatività e valore poiché comprende una lezione.

Ogni elemento dell’esistenza si illumina di Senso, poiché egli ne intravede il significato interiore di Evoluzione e di Luce.

Nasce nei cuori e si fa chiaro nella mente la verità della Fratellanza.

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3 – Dallo stato atomico-individualistico alla Coscienza di Gruppo

In altri tempi gli uomini raggiungevano l’elevazione spirituale per lo più  in modo emotivo, “mistico”, devozionalistico e fideistico; oggi l’umanità si avvia in massa al piano mentale, e sempre più richiede conferme scientifiche alla spiritualità. I mistici sono sostituiti dagli esoteristi metodici e razionali. Essi prospettano una visione del reale in cui tutti gli elementi dell’universo sono gerarchicamente ordinati, e ogni Essere guida il perfezionamento di mondi e sostanze.

L’essere umano è per lo più ancora allo stato atomico-individualistico della manifestazione e si identifica pertanto con il non-sé, con l’impermanente e l’irreale; dopo aver attraversato il mondo dell’esperienza e del dolore, egli ricercherà infine il Regno di Dio, la Casa del Padre. Solo pochi  individui più avanzati si muovono oggi  verso lo stadio della coscienza digruppo, sentendo in modo intuitivo la vibrazione del grande Corpo di cui tutti siamo atomi.

Una parte ancora ristretta dell’umanità lavora  responsabilmente al raggiungimento di una più ampia coscienza potenziando:

  • la mente: con i metodi del discernimento, del distacco, dello sviluppo intellettivo;
  • il cuore: con il potenziamento delle qualità della compassione, del sacri-ficio, dell’amore universale.

Questi uomini imparano a distinguere tra la Vita e la forma, tra il Reale e l’irreale, attraverso un itinerario  di sviluppo liberamente scelto: sono coloro che, a Oriente e a Occidente, percorrono, su più alti giri della spirale evolutiva rispetto all’uomo comune, il Sentiero dell’iniziazione volontaria, per pervenire prima allo stato della Coerenza di gruppo e poi della  Sintesi macrocosmica:

Egli (il discepolo) non sarà più confinato entro i limiti della vita personale, ma comincerà a fondere questa vita con il grande tutto. Non si occuperà più esclusivamente dei suoi egoistici interessi, ma volgerà la sua attenzione ai problemi del gruppo. Non dedicherà il suo tempo solo alla cultura della sua identità, ma cercherà di comprendere quella più grande Identità di cui è parte. Questo è realmente quanto tutti gli uomini piùevoluti cominciano più o meno a fare.”
(Alice A. Bailey, La coscienza dell’atomo)

Quando un uomo è così avanzato ed è entrato in contatto effettivo col gruppo al quale appartiene, compirà delle iniziazioni, ovvero delle espansioni  di coscienza, guidato da entità più evolute che hanno già percorso il cammino e vivono nella dimensione della Sintesi, ove sono parti consapevoli del grande Essere che si esprime nella Manifestazione.

All’attuale stadio evolutivo dell’umanità, ogni nuovo sviluppo dell’anima è scelto autonomamente e ciascuno di essi prepara ad una espansione maggiore; sta a noi ricercare le occasioni di evoluzione e cogliere le opportunità che la vita, anche attraverso il dolore, ci presenta: “La chiave per ogni grado di evoluzione è l’aspirante stesso”.

L’impegno dell’uomo spirituale sarà pertanto quello di sviluppare e perfezionare costantemente i suoi corpi (fisico, emotivo, mentale), rendendoli puri e perfetti; solo il lavoro gioioso e strenuo su noi stessi potrà condurci alla meta. Le entità più evolute non possono intervenire se noi non abbiamo svolto la nostra parte per poter accedere alla rivelazione del regno spirituale; recita un antico detto esoterico: “Quando l’allievo è pronto, il Maestro arriva”.

L’apostolo Paolo intravede la gloria di chi ha portato a termine tale Progetto di integrazione, che non può prescindere dallo sviluppo dell’Amore:

Io riconosco che le sofferenze del tempo presente non sono degne di essere paragonate alla gloria che a noi sarà rivelata…poiché noi siamo salvati dalla speranza…ed io sono persuaso che né la morte né la vita, né angeli né principati, né cose presenti né cose future, né l’altezza né la profondità, né alcuna creatura potrà separarci dall’amore di Dio.”
(Paolo, Lettera ai Romani,Capitolo VIII)

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