Comunicare con l’Infinito

Tutte le forme di vita, da quella umana sino alle più elementari molecole organiche, possono essere in grado di comunicare fra loro: basta, infatti, pensare al corpo umano che è rappresentato da miliardi di cellule che si trovano negli organi, nel sangue, nelle ossa, nella pelle e in tutti i vari sistemi.

Tutte queste cellule comunicano costantemente, sono tra loro in equilibrio e in contatto sia a livello mentale che a livello fisico, e generalmente coesistono in armonia, fatta eccezione nei casi di degenerazione dovuta a patologie o a processo di invecchiamento, e ogni organo, ogni sistema del nostro corpo ha bisogno dell’apporto di tutti gli altri : la cooperazione  e l’unione fanno sì che la vita si sviluppi e si mantenga.

Possiamo riferirci anche al concetto di entanglement, ovvero intreccio, della meccanica quantistica che caratterizza gli stati quantici di microscopici sistemi fisici interagenti fra loro: due particelle inizialmente interagenti possono risultare intrecciate, legate, anche quando vengono poste a grande distanza l’una dall’altra tanto che una modifica dello stato quantistico di una, si registra e si misura anche sull’altra (azione fantasma a distanza). Nonostante molte perplessità da parte di diversi fisici, per primo Einstein, uno studio recente, prendendo in esame la luce di due stelle molto lontane fra loro, ha dimostrato la correlazione a distanza escludendo l’intromissione di processi sconosciuti.

L’Universo, dove tutti noi siamo, si regge sulle stesse leggi fisiche, quindi le galassie, i sistemi solari, i pianeti non sono mai scissi fra loro ma sono partecipi di continui scambi.

L’Infinito è dentro e fuori di noi, è all’interno di un pianeta e all’esterno di ogni piccolo insetto: nell’Infinito c’è il Tutto e tutto è contemporaneamente manifestazione, trasformazione, creazione e creatore.

Se vogliamo riuscire a comunicare con l’Universo dobbiamo avere la convinzione assoluta di farne parte in modo integrante, per cui nella vita quotidiana dobbiamo cercare, in ogni occasione, di non essere partigiani ma di sentirci appartenenti al Tutto: mai farci imprigionare in schemi precisi, mai porci dei limiti, mai dissociarci dalle leggi che governano l’Universo ma cercare  di conoscerle maggiormente.

La nostra mente è stata abituata ad agire in maniera “cosciente”, a mantenere cioè il controllo della situazione e non appena questo controllo le sfugge, si chiude in se stessa, impedendoci di vedere al di la del nostro mondo.

Dobbiamo imparare a rilassare la mente razionale per prendere veramente coscienza ed entrare in sintonia con le energie sottili che governano l’Universo, riconoscere che oltre questa dimensione terrena esiste qualcosa di più completo e profondo perché solo questa è la chiave che apre le porte che ci introducono in un mondo nuovo, dal quale possiamo attingere energie per vivere in maniera più completa ed appagante, per comprendere ciò che materialmente ci sfugge e non riusciamo a capire.

La cosmogonia dovrebbe evocare pensieri esaltanti. Mentre un popolo primitivo concepisce il suo dio assiso su un globo insignificante, lo spirito superiore affonda lo sguardo nell’Infinito, rivestendosi della gioia della conoscenza illimitata. Non svilite l’Infinito!

Non è casuale che l’umanità, nonostante i blocchi imposti dalle religioni, dai governi, dalle guerre e dalla sua propensione all’egotismo sia sempre progredita e tenda costantemente all’unificazione, partendo ogni volta dalla coscienza individuale.

Un’antica frase Tibetana recita : “L’uno è nell’Universo e l’Universo è nell’uno

Possiamo senza dubbio affermare che noi siamo la nostra Coscienza e la CoScienza è l’insieme delle Informazioni che Noi siamo. La vera Scienza antica e moderna ci inForma che l’ESSERE e la sua Coscienza, è un Ente o Punto dell’Infinito in eterno movimento e una volta “nato”, cioè manifestato, ha la possibilità intrinseca di vivere in eterno, costruendo capacità, conoscenze, consapevolezze e armonie sempre più perfette.

Il compito iniziale dell’uomo è quello di capire chi è, da dove viene e dove va e, per arrivarci, fa esperienza, vede, sente, tocca, ama, vive insomma, fino al momento in cui comprende la verità su quelle domande e aderisce al progetto Vita all’infinito, compiendo l’atto d’amore più grande che si possa concepire: manifestare l’Infinito nell’infinità del tempo e dello spazio praticando la legge cosmica dell’amore.

Per giungere a ciò è necessario imparare a comunicare con lo Spazio consapevoli che la parola comunicazione significa scambio, misura, condivisione, e di conseguenza indica una partecipazione che tende all’armonia e all’unità.

Riflettete sul pensiero. Rendetevi conto di come sia vasto e gioite di quel laboratorio che, dalla cellula minerale all’Infinito, collega tutte le origini. L’onda magnetica, la scintilla elettrica ed il pensiero: questi tre viaggiatori accolgono chi avanza nell’Infinito. **

Nel Cielo ogni idea comunica con tutte le altre,  gli scambi sono infiniti: Esso è la sede della perfetta comunione, dei retti rapporti e dell’autentica Comunicazione.  

Dobbiamo comprendere che nell’Universo non esiste isolamento, che il nostro amato pianeta Terra possiede la straordinaria  ricchezza  di vivere in mezzo agli scambi infiniti delle entità celesti e noi dobbiamo approfittare di questa grande risorsa per riuscire a capire che cosa ci vogliono comunicare e a correggere quello che c’è di sbagliato nel nostro comportamento come abitanti, molto imperfetti, del Cosmo.

Nell’Infinito non esistono le quantità, non esistono le distanze e quindi la comunicazione avviene in modo istantaneo, semplicemente seguendo una direzione, per cui se pensiamo ad un pianeta o ad una stella non dobbiamo immaginarli come lontanissimi e distanti perché, solamente fissando lo sguardo del cuore in quella direzione, ci avviciniamo e ci uniamo ad essi.

Quante volte si ha il presagio di quell’insieme di Suoni che l’orecchio non ode. Non è, infatti, l’udito fisico il senso adatto per comunicare con l’Infinito, poiché esso differenzia i suoni e li separa – non è capace di sintesi. Per unirsi al mondo del Fuoco bisogna ascoltare con il cuore, dopo essere entrati nel silenzio, dopo aver lasciato le forme.***

Questo processo è per noi molto comprensibile perché siamo ormai avvezzi alla comunicazione telematica dove basta premere un pulsante per ritrovarsi uniti con chiunque si trovi anche dall’altra parte del mondo: in questo modo si perde la nozione di distanza.

Per poter intuire il grado di comunione che unisce tutti i Sistemi planetari, solari e galattici è necessario studiare l’Infinito, comunicare con Lui in assenza del preconcetto di lontananza e collaborare in modo cosciente per la realizzazione del Bene comune.

In questo momento Sole-Vulcano si mostra, in relazione alla visione eliocentrica, nella sesta qualità di Sagittarius, l’Arciere celeste, che sprona le coscienze ad avvicinare quel traguardo verso cui hanno già rivolto il cuore e la mente per andare verso il Centro e ricostituire l’unità.

Questo segno trasmette, oltre il 4°e il 5°, principalmente il 6°Raggio che permette alla volontà individuale di scagliare lontano la freccia in quanto potente energia di Comunione che unisce, come già detto, tutti i Sistemi e si trova da sempre nel cuore dell’uomo che ha il compito di ritrovarla nei meandri della separatività.

Con la semplice azione di rivolgere al Cielo uno sguardo innamorato e consapevole e lasciando scorrere pensieri giusti e amorevoli, noi possiamo comunicare con Lui e contribuire alla creazione di una Nuova Cultura e Civiltà : cosa esiste di più economico alla conclusione dell’anno 5.3 dedicato alla nuova Economia?

Siamo abituati a pensare all’economia come a qualcosa che riguarda il denaro, la produzione, la distribuzione del reddito, la finanza e la colleghiamo sempre a un interesse, a un guadagno e non consideriamo che il suo significato etimologico è “amministrazione della casa” per cui la nuova Economia dovrebbe servire ad amministrare la dimora comune con il giusto discernimento e a vantaggio di tutti per riflettere la grande armonia, la bellezza e l’imparzialità dell’Infinito.

Le stelle paiono distanti fra loro, e per conseguenza incomunicanti. Quelle elevate co-scienze, però, non sono isolate, poiché padroneggiano le direzioni spaziali che, anziché separarle (come fanno le distanze) le uniscono tutte. Il Cosmo è in perfetta comunione con se medesimo. Non si vede allora perché l’uomo, che è un centro e quindi emette una sua energia luminosa, non possa fare altrettanto, nei confronti di sorgenti di pari potenza.****

 

 

*(Collana Agni Yoga-Agni Yoga,pag.26/7-Ed.Cintamani)

**(Collana Agni Yoga-Agni Yoga,pag.25-Ed.Cintamani)

*** ( Enzio Savoini-Scritti inediti-Commenti a Infinito, pag189

**** (Enzio Savoini-Scritti inediti-Scritti 2001con commenti, pag.90)

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