L’Arte dell’Essere umani

Chi o cos’è l’Uomo?

L’essere umano, secondo le indicazioni della filosofia e antropogenesi esoteriche, è in potenza una Monade, ovvero un’unità cosmica cosciente, un centro di vita cosciente capace di generare altra vita: un creatore.

Milioni di anni occorrono perché l’Umanità intesa in tal modo – la quarta delle Sette Gerarchie creative manifeste che costituiscono la Vita del nostro Sistema solare -, giunga ad esprimere l’arte di vivere, sia in Forma concreta che sottile.

Milioni di anni occorrono allo spirito per raffinare e sublimare la materia, alla Vita solare per educare le sue unità ad essere autonome nei vari piani del suo Essere ed Esistere. Milioni di anni perché i giganti dei tempi atlantidei della Dottrina Segreta si potessero trasformare nel “capolavoro cosmico” di alcune forme umane attuali:

“… la scienza è così incoerente (per dir poco) nelle sue speculazioni moderne, come lo era la Teologia antica e medievale nelle sue interpretazioni della cosiddetta Rivelazione. La scienza vorrebbe far discendere l’uomo dalla scimmia pitecoide — trasformazione che richiede milioni di anni — ma teme di fare l’umanità più vecchia di 100.000 anni. La scienza insegna la trasformazione graduale delle specie, la selezione naturale e l’evoluzione dalla forma inferiore a quella superiore, dal mollusco al pesce, dal rettile all’uccello e al mammifero, e poi rifiuta all’uomo, che fisiologicamente non è che un animale mammifero superiore, una simile trasformazione della sua forma esterna. Ma se il mostruoso iguanodonte del Wealden può essere stato l’antenato del piccolo iguana di oggi, perché non avrebbe potuto il colossale uomo della Dottrina Segreta trasformarsi nell’uomo moderno, anello di congiunzione tra l’Animale e l’Angelo?

C’è qualcosa di più antiscientifico in questa “teoria” che in quella di rifiutare all’uomo un Ego immortale, facendone un automa e classificandolo allo stesso tempo come un genere distinto nel sistema della Natura? Le Scienze Occulte possono essere meno scientifiche delle odierne scienze esatte, tuttavia nei loro insegnamenti sono più logiche e coerenti. Le forze fisiche, e le affinità naturali degli atomi, possono essere fattori sufficienti per trasformare una pianta in un animale; ma occorre ben più della semplice interazione tra certi aggregati materiali e il loro ambiente, per chiamare in vita un uomo pienamente cosciente, anche se fosse una semplice ramificazione tra due “parenti poveri” dell’ordine dei quadrumani. Le Scienze Occulte ammettono con Haeckel che la Vita (oggettiva) sul nostro Globo “è un postulato logico di storia naturale scientifica”, ma va aggiunto che il rifiuto di una corrispondente involuzione spirituale, dall’interno all’esterno, dell’eterno Spirito di Vita, soggettivo e invisibile, che è un Principio in Natura, è più illogico, se possibile, che dire che l’Universo e tutto ciò che contiene sono stati costruiti gradualmente da “forze cieche” inerenti alla materia, senza alcun aiuto esterno.” Supponiamo che un occultista dichiari che il primo grande organo di una cattedrale abbia avuto origine come segue: dapprima, nello spazio ci fu un’elaborazione graduale e progressiva di un materiale organizzabile, che ebbe come risultato la formazione di uno stato di materia chiamato proteina organica; quindi, sotto l’influenza di forze intrinseche, questi stati, essendo precipitati in una fase di equilibrio instabile, lentamente e maestosamente si sono evoluti in nuove combinazioni di legno scolpito e lucidato, di perni e borchie d’ottone, di cuoio e d’avorio, di tubi sonori e mantici; dopo di che, l’organo, avendo combinato tutte le sue parti in una macchina armoniosa e simmetrica, improvvisamente suonò il “Requiem” di Mozart, seguito da una Sonata di Beethoven, ecc., ad infinitum; i suoi tasti si muovevano da soli, e l’aria entrava nei tubi a suo capriccio per una forza ad essa propria…… Che cosa direbbe la scienza di una simile teoria? Eppure, è precisamente in questo modo che i sapienti materialisti ci spiegano come si è formato l’Universo, con i suoi milioni di esseri, e l’uomo, suo coronamento spirituale.”[1]

“Noi europei moderni restiamo sorpresi quando sentiamo parlare degli Spiriti del Sole, della Luna ecc. … Ma, ripetiamo ancora … il buon senso naturale e il retto giudizio dei popoli antichi, del tutto estranei alle nostre idee interamente materiali delle scienze fisiche e meccaniche … non potrebbe vedere nelle stelle e nei pianeti solo quello che vediamo noi, cioè semplici masse di luce, o corpi opachi che si muovono in orbita nello spazio siderale, semplicemente secondo le leggi di attrazione e repulsione; essi ci vedevano dei corpi viventi, animati da spiriti, come li vedevano in ogni regno della natura … Questa dottrina degli spiriti, così coerente e adattabile alla natura, dalla quale era derivata, formava una grande e unica concezione, in cui l’aspetto fisico, il morale ed il politico erano fusi insieme …

Solo una simile concezione permette all’uomo di farsi un’idea corretta della sua origine e della genesi di ogni cosa nell’Universo – del Cielo e della Terra, tra i quali egli è anello di congiunzione vivente. Senza un tale anello psicologico e la coscienza della sua presenza, nessuna scienza potrebbe mai progredire, e il campo della conoscenza resterebbe limitato all’analisi della sola materia fisica.”[2]

L’Umanità è quindi, secondo la Saggezza esoterica, l’anello di congiunzione vivente tra i regni inferiori e quelli superiori, ‘crocefissa’ fra Cielo e Terra; deve imparare ad esprimere il Cielo in Terra secondo lArte del vivere creativo, ad attestare il prodigio dell’Armonia e della Bellezza attraverso la lotta verso l’Unità, che in essenza è Amore divino in azione.

E oggi, tempo della Quinta Razza-radice umana (iniziata da un milione di anni, in sovrapposizione alla Quarta razza ‘calante’ atlantidea), in controcanto all’apparenza consistente dei ‘fatti’, la possibilità di esprimere l’arte di vivere quali Esseri umani emerge in tutta la sua tragica, inderogabile e meravigliosa necessità.uomo di Leonardo L’Idea di Bellezza, lo splendore del Vero, tende a realizzarsi nei livelli sempre più sottili dell’esistenza: non solo nell’apparenza dei nostri sensi fisici, ma anche nel sentire, nel pensiero, nelle intuizioni, nella concordanza degli intenti verso l’Unità, nella volontà-di-Bene o capacità effettiva di costruire il Futuro.

Ci vorranno magari ancora migliaia o milioni di anni per vedere l’Uomo quale reggente saggio del Pianeta, ma tale pre-visione è già agognata, contemplata e realizzata da molti cuori umani.

Nella Data odierna, propizia[3] a tale compimento umano, dedichiamo dunque alcuni pensieri, suoni e luci, orientati ad acquisire l’arte di vivere quali creatori coscienti, a imitazione della Bellezza della Natura celeste e terrestre.[4]

“… l’Arte di vivere [è] la suprema fra tutte. L’uomo è chiamato a fare della sua esistenza oggettiva un’opera d’arte, nella libertà più ampia e completa. Poiché sgorga dal centro, essa coinvolge e trasforma ogni azione ed è presente e attiva in tutti gli approcci. La vera Scienza (oggi ancora ignota) non è estranea all’Arte; né lo sono la filosofia, la religione e neppure la politica o l’economia, e nemmeno l’amore, che tutto comprende e rivela ed è il compagno più fedele dell’artista”.

“L’Arte è la prima e l’ultima consolazione, non reagisce agli schemi che l’intelletto vorrebbe talora fissarle, è comprensiva e vasta quanto lo Spazio. La si cerca e la si trova non solo con il pennello, o il compasso, o lo scalpello, o il flauto, ma con ogni respiro perché è inseparabile dalla Vita… Il lume dell’Arte è il più chiaro. Nulla meglio rivela l’imperfetto, lo scorretto, il debole, l’inesatto, il falso. L’opera d’Arte, sia essa espressa in un oggetto o pensata nel cuore, è una verità, e alla sua luce si dileguano le concezioni moderne, talvolta demenziali e tenebrose. … L’Arte … è per sua natura il regno della grazia lieve e solenne …

… Il doppio fluire dell’Arte [è] dall’alto in basso e dall’infimo al sublime … L’Arte dunque è la grande speranza dell’unione concorde del genere umano, e fra questo e gli altri regni di natura. Ciò che mai si ottiene con le armi, la meta non raggiunta dalle religioni combattenti, l’obiettivo mancato delle ideologie di ogni tipo, sarà raggiunto dall’Arte, dalle Muse segrete che abitano gli spazi e ne curano le immensità … La sua vastità può sembrare vertiginosa, ma l’Arte non cura la quantità, dato che grande e piccolo non resistono alla sua luce. Né rimangono le distinzioni costruite dall’uomo, ombre vane sull’ombra”.

“Il concetto di arte è oggi rovinato dall’intelletto, che critica, vaglia, suppone, e s’aggira in un campo che non è suo e dove spadroneggia senza diritto. Questa visione razionale separa le opere dell’artista dalla sua vita, e le considera alla stregua di variabili indipendenti. Per di più, intende l’arte come “questione di gusto”, dunque soggettiva e opinabile. Ne deriva una gran confusione, che sconcerta ed esclude le limpide vie dell’arte reale, basata sul potere del numero e del suono. È una situazione inammissibile in una società colta e civile, e deve essere riformata …

“Ecco un artista di talento, che però sogna la gloria o il denaro: le sue opere lo chiudono nel castello degli inganni. Esse sono ammirate, oggetto di compra vendita, criticate: ogni passaggio modifica il conto energetico dell’autore senza mai saldarlo: il suo movente lo trattiene.

Ecco ora un altro, abile ma indifferente al tornaconto personale. Tanto è bravo, e tanto ama, che neppure si dà la pena di produrre oggetti, ma solo pensiero. Spande amore con ogni gesto e non tende a guadagno di sorta. Non c’è forza che possa trattenerlo nel campo degli inganni. Genera un potente campo magnetico, ma ne resta libero. Quella sua creazione, per le leggi del magnetismo spaziale, sarà causa di rotazioni e sviluppi, ossia di cicli donatori d’esperienza e libertà. Qualunque ne sia la portata, questo secondo artista è un Logos. Non crea opere distinte, ma un campo fertile per la vita e l’evoluzione, così moltiplicando e Vita e Amore”.

La vera Arte, inseparabile dalla Vita e dalla Verità, è fondata sull’Amore (la Seconda Energia o Raggio della Vita), che tutto accoglie e tutto dà, come lo Spazio.

Leonardo da Vinci – Salvator Mundi

Tale è il miracolo compiuto dal Cristo, l’Artista umano-divino, che la Tradizione esoterica indica in procinto di Ricomparsa:

“… insegnerà l’arte suprema, l’arte di vivere, che è ancora misconosciuta. Già ne diede prodigioso esempio in Palestina, ma pochi se n’accorsero; fu intesa quale dimostrazione di divinità, quale capacità sovrumana, sminuendone in tal modo la maestria. Egli fu tanto bravo artista di vita da apparire divino, piuttosto che capace perché divino.”

Imparare come si vive nel mondo senza essere del mondo, accettare e sopportare la solitudine per il bene dei molti, sorridere quando il cuore soffre per i dolori umani, sono lezioni educative sia per chi le compie sia per chi le osserva”.

*

A imitazione del Maestro dei maestri, irradiamo la Formula dell’Arte dell’Essere umani:

Non c’è amore senza armonia né armonia senza amore.

 


[1] H. P. Blavatsky, Antropogenesi, Ed. Cintamani, p. 228-9
[2] Ibidem, p. 243-4.
[3] L’asse Sole-Terra intercetta il centro dell’Asse zodiacale Scorpio-Taurus, che per la Tradizione esoterica trasmette il potere del 4° Raggio, centrale tra i Sette, dell’Armonia da realizzarsi tramite il conflitto. È l’Energia causale e costituente dell’Arte e della Bellezza reali, che scaturiscono solo allorché, per Amore, si risolvono al centro le infinite coppie di opposti: Terra e Cielo, Spirito e Materia, individualità e collettività, finito e infinito.
La natura sottile e concreta della Realtà, dell’uomo, delle impressioni, di ogni aspetto dell’esistenza, sfolgora in ogni Opera d’Arte.
[4] Seguono estratti dagli scritti di Enzio Savoini.
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2 risposte a L’Arte dell’Essere umani

  1. Gabriela dice:

    L’arte di vivere, è davvero la nostra grande realtà, che impariamo, vivendo.Quando affrontiamo i problemi…a qualsiasi livello…ricolleghiamoci allo scopo dell’esistenza che ciascuno di noi è riuscito a darsi….realizziamo che ognuno di noi ha un particolare campo da coltivare…qualsiasi esso sia: la famiglia il lavoro la spiritualità, la politica , il sociale, l’arte, la ricerca, l’amore, l’educazione…..
    Realizziamo che la Vita va costantemente ” riadattata e “riprogrammata” seguendone i cambiamenti, esterni ed interni e ..con flessibilità, rispondiamo al nostro richiamo interiore, ascoltiamo qualche volta il silenzio, apriamo il nostro cuore al vero ascolto , e vedremo configurarsi nuove immagini, nuove visioni, nuove comprensioni.
    La nostra vita, unica ed irripetibile,. è una piccola opera d’arte che ciascuno di noi ha tra le proprie mani, da forgiare nel tempo, abbellire, trasformare, solo noi ne siamo i responsabili..smettiamola di dare la colpa sempre a qualcuno o qualcosa… assumiamoci la nostra responsabilità di donne e uomini in evoluzione e vedremo fiorire i risultati, assaporeremo la gioia,semplicemente perché magari, comprenderemo ” quella semplice verità che trasforma la vita in miracolo”.

  2. Marilù T. dice:

    Quanto ci vorrà ancora perché l’uomo riconosca di essere divino?
    Avere la certezza del “Cristo in noi”, la semplicità di questo riconoscimento è il vero miracolo, l’arte di vivere.
    Grazie Antonella, questi articoli riempiono il cuore.
    Marilù

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