Le Formule dell’Educare

All’incipit dell’anno 5.3, Semina dei Principi della Nuova Cultura, si pone una nuova pietra atta ad erigere il Tempio dell’Umanità Una: pensieri coagulati in Formule ed organizzati secondo la matrice numerica, sonora ed ordinante del Lambdoma offrono un primo spunto per tracciare i lineamenti di una delle principali attività umane, l’Educazione.
Il Lambdoma dell’Educazione planetaria qui illustrato segue infatti la definizione e la pubblicazione del Lambdoma Governo e si innesta in un progetto di elaborazione di sette Lambdoma che discendono dal Lambdoma Nuova Cultura e Nuova Civiltà: quest’ultimo in particolare si pone come “matrice” energetica sulla quale innestare i semi del futuro.
vangoghil-seminatoreLa fondazione di una Nuova Cultura e Civiltà passa anche attraverso l’atto fiducioso e gaudioso del seminare, un atto che rende “educatori” tutti coloro che si prefiggono l’obiettivo di “aver cura” dell’Uomo e, assecondando l’etimologia del termine, “trarre il meglio” da ciascuno affinché a sua volta ciascuno possa immettere nel campo della Vita semi fecondi e volti al Bene.
“[l’educazione] nutre tutto ciò che è nobile e raffinato. Una buona e attenta formazione offre molte occasioni di buona educazione, ma questa da sola non basta a completarla. Ogni bimbo nasce con un carattere già formato. Lo si può nobilitare e abbellire, ma non cambiarne l’essenza. Gli educatori devono ammetterlo. Per prima cosa occorre capire l’essenza immutabile del bambino, per poi educarlo nel modo più confacente”. (1)

I possibili capisaldi dell’Educazione, che sono stati posti sull’asse centrale del Lambdoma (la diagonale) esprimono i cardini mediante i quali quest’Idea può accendersi nei cuori e nelle menti umane; a questi sette capisaldi fanno da cornice altre 42 Formule che irrorano le coscienze col corrispondente valore energetico e consentono di disegnare un “progetto di avanzata” che possa rinnovare e rinvigorire ogni azione educativa.
Il Lambdoma dell’Educazione planetaria propone pertanto un dialogo messo in atto dall’incrocio fra le sette attività dell’educare, indicate al di sopra della tavola stessa, ed i sette campi posti sul lato sinistro.


Questo intreccio di suoni ed energie consente quindi di definire i passi mediante i quali saturare lo spazio per far ri-affiorare nella consapevolezza umana non solo l’importanza dell’Educazione, ma soprattutto la sua valenza chiave nell’ambito del consesso umano.
In un momento storico come quello presente è necessario ed urgente apprestarsi ad “azioni” educative che sappiano forgiare uomini nuovi, aperti all’Infinito di cui sono portatori e capaci, come recita la casella 1/1 del Lambdoma Educazione, di “amare lo Spazio“.
Poiché “Base dell’educare è l’Amore” (2) appare chiaro che i sette capisaldi del Lambdoma Educazione ci ricordanoroerich-pearl-of-searching le pietre miliari, magnetiche e cardiache, sulle quali erigere la Torre dell’Educazione: insegnare ad amare lo Spazio, saper attrarre alla realtà del Cielo, espandere la Coscienza, educare al Rapporto aureo, istruire al Servizio planetario, coltivare l’Unione e seguire l’insegnamento dei Maestri.
Questi “semi interiori” saranno in grado di dare “frutti esteriori” nella misura in cui la coscienza si manterrà focalizzata nella loro luce, lasciandosi fecondare da fuochi sempre più elevati e irradianti.
Alla luce di questi fuochi l’Educazione riprenderà il suo posto nella vita dell’uomo ponendo di nuovo al “centro” l’Amore che solo consente di far emergere, per risonanza magnetica, la nota dell’anima: ogni vero Maestro ama l’allievo per ciò che è, perché è capace di vedere la bellezza racchiusa nella forma  e perché capace di prefigurarsi ciò che l’allievo potrà diventare.
Ogni vero Maestro sa che ciò che maggiormente conta è l’educazione del Cuore: “Bisogna educare il cuore. Bisogna riempire il “calice”. Bisogna vibrare fervidamente con il centro del Brahmarandra. Bisogna accendere le ali fiammanti del Mondo del Fuoco. Dal Cuore saliremo al Fuoco: partiremo presto!” (3)
Fecondato da questo Amore l’allievo sarà in grado di fiorire e di dare frutto, volgendo a sua volta uno sguardo amorevole e magnetico ad un nuovo allievo.
Così, nell’Infinito, non si smette mai di apprendere e di insegnare.

 

Note:

1- Collezione Agni Yoga. Sovramundano II, § 425, ed. Nuova era, 1996
1- Enzio Savoini, Semi ’94, scritto inedito
2- Collezione Agni Yoga. Cuore, § 510, ed. Nuova era, 1979

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Una risposta a Le Formule dell’Educare

  1. Bianca V. dice:

    L’Educazione dell’Età dell’Acquario punterà allo sviluppo della Volontà, della Discriminazione, della Sintesi e dell’Intuizione, requisiti del piano mentale che potenzieranno qualità come autocoscienza e autosufficienza, fiducia e autofiducia, resilienza e forza nell’agire, necessarie a portare avanti propositi spirituali e progetti evolutivi:

    “Quasi nessuno riflette sul fatto che l’educazione riguarda essenzialmente la sostanza interiore dell’uomo e il suo carattere, e concerne la pratica di instillare le basi dell’etica nella coscienza del bambino, possibilmente fin dai primissimi anni.”
    (Helena Roerich, Lettere, II)

    Sarà alimentata l’aspirazione a potenziare capacità e virtù per poter meglio servire; ciò condurrà lo studente ad un atteggiamento responsabile di autoformazione e renderà spesso superfluo l’evidenziazione di mancanze ed errori.
    Sarà curata l’ Educazione al Pensiero e all’Azione. Si riconoscerà che “il Pensiero crea”, e si inviteranno gli allievi a determinare – con la ripetizione di pensieri luminosi – la propria realtà, e a modificare quella del Pianeta, inquinata da irradiazioni d’odio e di egoismo. Il Pensiero sarà strettamente collegato alla Prassi; si svilupperà, pertanto, con quotidiana vigilanza, la Coerenza, che dia all’agire dignità morale e maggiore efficacia pratica:

    “L’istruzione dovrebbe aiutare lo studente a diventare un pensatore e a rifuggire dall’imposizione di controlli mentali. Egli dovrebbe essere aiutato a pensare autonomamente e incoraggiato a esprimere i propri pensieri. Essere in grado di impiegare costruttivamente una mente addestrata è una grande gioia. Lo stimolo a pensare è stato troppo affidato ai propositi incentrati sul proprio tornaconto a discapito del bene comune.”
    (Foster Bailey, L’attuazione del Piano di Dio)

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