Il Cuore è il Sole dei soli

La Freccia tesa dall’Arco solare, dall’Unità duale Sole-Terra lungo il cardine solstiziale (Cancer-Capricornus), si è scagliata all’infinito, di Fuoco in Fuoco, di Luce in Luce, fecondando i campi stellari del Toro e dei Gemelli da una parte, e dello Scorpione e del Sagittario dall’altra. La Freccia solstiziale mira il bersaglio del Cuore della Galassia, il Centro dei centri, lanciata dal Grande Cuore cosmico (Orione): è la giusta direzione uni-versale del Tempio solare sottesa, o ‘osservata dalla vetta’, dalle sovrane costellazioni sacre al potere della Vita, Orse e Drago.

Ancora carico di questa energia infuocata sacra all’Unità (vedi), l’Arciere solare infila oggi, 6 luglio, la stella primaria del nostro universo locale, il Sole dei soli, l’Ancella di Orione.

Sirio

L’allineamento odierno Sole-Terra, in particolare, attiva un’altra direzione cosmica bipolare (sullo stesso cerchio meridiano eclittico) tra Sirio, il Primario del nostro Sole, e la brillante Vega, il suonatore della settemplice Lira nel mito di Orfeo e nostra futura Stella polare (tra circa 12000 anni).[1] È una direzione sacra al Suono e alla Luce dell’Amore: la Terra, un Orfeo solare, riceve il Soffio ispirativo di Sirio, il Soffio trasformatore dell’Amore e Saggezza cosmici, attraverso il pieno fulgore del Sole e si unisce con la propria lira – l’arte della creazione armonica – al ‘Canto sempiterno del grande Lavoro’ cosmico. Il potere creativo è diretto con forza al compimento: l’accordo vibra da un’eternità all’altra e risveglia e sospinge i cuori ai voli sonori e altissimi dello Spirito, verso il Cuore del Cosmo.

Il ‘Comandante celeste’, la fiammeggiante Sirio-Sothis, guida l’ardore dell’avanzata sulla Via del ritorno alla Vetta del Cuore, la Via di risalita al Cielo; il Suo potere tesse una rete salvifica a unificare tutte le forze in campo: è il Magnete cosmico del nostro sistema solare, fonte della Legge riequilibrante del karma e del nostro Governo planetario nonché dei suoi Misteri attraverso i tempi, è l’Iside celeste che ricompone i pezzi/cuori sparsi della vera Umanità affinché risorga quale fenice (Horus) dalle ceneri della distruzione.

cuore del tempio

Sirio-Iside-Sothis, la Dea della Riunificazione che ritrova i pezzi del Consorte Osiride ucciso e smembrato dal dio Seth, è il Principio dell’Intelligenza amorevole (Manas superiore) che riporta i corpi sregolati dell’essere umano incarnato alla guida dell’Anima, del Cuore (Buddhi).

L’Iside celeste orienta il desiderio (kama-manas). Una suggestione ci deriva dal nome Iside: “Is è un’antica radice europea che mantenne anche in sanscrito il significato originario di ‘cercare’, ‘desiderare’…indicava la ricerca di ‘relazionarsi’ e di ‘comunicare con il mondo ultraterreno dei Padri defunti e degli dei, nonché il ‘desiderio’ di far ritorno nella Patria celeste da cui ogni essere era partito. Questo rapporto tra is, ‘relazionarsi con il divino’, e il ‘desiderio’ è confermato dalla radice indoeuropea sid, ‘legarsi [si] alla luce [d]’. (Da: F. Rendich, Dizionario Indoeuropeo, Palombi Editore, p. LV).

Sirio, accanto al regale Consorte e fratello Orione/Osiride [2], è la via aurea di resurrezione, segnata nel Cuore del Sole, e in ogni anima, dall’Amore perfetto: Orione è Buddhi, l’energizzatore cosmico della Volontà (emanata dalle Orse in Vetta), e Sirio è il suo ‘veicolo’, Manas, la Mente illuminata dall’Amore, che permette l’espressione del Volere secondo retta visione e saggezza.

Nel sistema solare, sono il Sole (Vulcano) e la sua Regina Venere, le nostre due Origini solari.

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Tale Magnete d’Amore intelligente, il Cuore del nostro cosmo, si erge quale presidio cristico (amore-saggezza: buddhi-manas): Sirio è il Magnete centrale tra le Due Colonne (le Stelle Polluce e Castore dei Gemelli, Segno collegato esotericamente a Venere e, oltre, alla nostra Terra) o “elettrodi della Polarità cosmica”, altrimenti definita quale ‘Cuore nella Testa’ del Cristo cosmico. Il suo influsso è distribuito sulla Terra particolarmente in questo mese cardinale (asse Cancer-Capricornus):

Cancer-Capricornus-Saturno (che esprimono l’energia di Sirio) rendono possibile all’aspirante di percorrere il Sentiero della purificazione, o della prova. Queste energie focalizzano e qualificano quella emessa dalla Gran Loggia dell’Altissimo su quel Sole remoto. Tramite la Gerarchia, esse piovono sulle moltitudini umane, e permettono alla unità, presente in quelle masse, di ‘isolarsi, voltare le spalle al passato e trovare la propria via su quel tratto di Sentiero in cui impara a sentire’.”

Parola chiave: Sensitività. (Da: A. A. Bailey, “Astrologia Esoterica”, pagg. ingl. 466-7).

Sirio tramite l’asse Capricornus-Cancer e il pianeta Saturno stimola la sensitività e il Sentiero della prova nell’umanità, esercitando dunque tale Trazione cosmica specialmente al tempo dei solstizi:

“…la Croce Cardinale come influenza che compie e rivela ciò che attende chi entra a far parte della Gerarchia. “Ogni bellezza, ogni bontà, tutto ciò che tende a sradicare dalla Terra il dolore e l’ignoranza devono essere dedicati al Grande Compimento. Quando i Signori di Compassione avranno civilizzata spiritualmente la Terra, e fatto di essa un Paradiso, ai Pellegrini sarà svelata la Via infinita che porta al Cuore dell’Universo. L’uomo, non più tale, trascenderà la natura, e in modo impersonale, ma cosciente, in perfetta comunione con tutti gli illuminati, aiuterà a manifestare la Legge dell’Evoluzione superiore, di cui il Nirvana è soltanto l’inizio”.

  1. È la Croce “delle braccia distese, del cuore aperto, della mente superiore”, poiché chi vi sale sa cosa significano queste parole: Onnipresenza e Onniscienza, e ne gioisce, e sta svolgendo quella fase superiore dell’Essere che in modo inadeguato tentiamo di descrivere dicendo: Onnipotenza.
  2. Le energie della Croce Cardinale si uniscono a quella per cui non abbiamo parola migliore che energia cosmica, anche se si tratta di un termine privo di senso. Esse convogliano la qualità di Colui di Cui Nulla si può dire, e hanno “i colori della Luce dei sette sistemi solari”, uno dei quali è il nostro”.(Astrologia Esoterica, 556).

La Terra e la parte dell’umanità risvegliata, solarizzata, presentono e rispondono a tutto questo fervore acceso dai fuochi celesti, e lo riflettono quale forza salvifica nelle parti ancora lunari del genere umano, instillandovi l’Istituto del Cuore.

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Sirio quale Gerarca di Libertà cosmica.

“Una corrente d’energia proveniente dal sole Sirio […] entra direttamente nella Gerarchia e porta con sé il principio di buddhi o amore cosmico. Questo, in senso misterioso, è il principio che si trova nel cuore d’ogni atomo […].

Colonne di Luce

“Questo grande Sole [Sirio]… assolve una parte peculiare per quanto concerne la nostra Terra. Coloro che hanno un senso rigoroso delle proporzioni occulte riterranno forse che il nostro minuscolo pianeta con il suo Logos planetario (uno degli “Dei imperfetti” della Dottrina Segreta) sia troppo piccolo per entrare nella coscienza di quella Suprema Entità Illuminata, che è più grande perfino del nostro Logos Solare. Tuttavia non è così. Esiste un rapporto di antichissima data fra il nostro Signore del Mondo, Sanat Kumara, e il Signore di Sirio e ciò nonostante il fatto che il nostro pianeta non sia un pianeta sacro. Si potrebbe aggiungere che il nostro pianeta […] sta passando rapidamente, nel ciclo immediato, fuori di questa categoria, e sui piani interiori e dal punto di vista soggettivo è un pianeta sacro […].

È il principio di libertà, che mette in grado Sanat Kumara di dimorare sulla Terra restando tuttavia libero da ogni contatto, tranne che con Coloro Che hanno calcato il Sentiero della Liberazione e che adesso sono liberi sul piano fisico cosmico; è ciò che permette all’iniziato di raggiungere uno stato di “unità isolata”. È questo principio che sta dietro allo Spirito della Morte e forma il potere motivante di questo grande Agente di liberazione e ciò che crea “un sentiero di potere” fra la nostra Gerarchia e il sole lontano, Sirio, e dà l’incentivo verso quella “educazione alla libertà” o alla liberazione che motiva l’opera dei Maestri di Saggezza; è ciò che produsse il fermento e il vortice del conflitto in lontanissime età, e che è stato riconosciuto oggi mediante i risultati della Legge dell’evoluzione in tutti i regni della natura.” (Raggi e Iniziazioni).

La Vita che si manifesta mediante Sirio […] è un’espressione che è organizzata e vitale al di là di qualsiasi cosa l’uomo possa immaginare, ed è libera in misura assolutamente illimitata, oltre ogni capacità di comprensione umana. Il principio di libertà è l’energia lievitante che può permeare la sostanza in maniera eccezionale; questo principio divino rappresenta un aspetto dell’influenza che Sirio esercita sul nostro sistema solare e particolarmente sul nostro pianeta. Questo principio di libertà è uno degli attributi della Divinità (come la volontà, l’amore e la mente) del quale l’umanità sa ancora poco. La libertà per la quale gli uomini combattono è uno degli aspetti più bassi di questa libertà cosmica, che è connessa a certi grandi sviluppi evolutivi che permettono all’aspetto vita o spirito di liberarsi dall’impatto, dal contatto e dall’influenza della sostanza. È il principio di libertà […] che è stato riconosciuto oggi mediante i risultati della Legge dell’evoluzione in tutti i regni della natura. È ciò che “sottostà” o sta dietro ad ogni progresso. Questa misteriosa “influenza esercitata”, questo “astrarre via” dalla forma (come potremmo chiamarlo semplicemente) emana da Sirio”. (A. A. Bailey, Raggi e Iniziazioni, Collezione Lucis).

Sirio quale primario ed Ego superiore del Sole 

“[…] la coscienza del piano mentale Cosmico è l’obiettivo logoico da raggiungere, e […] il Logos di Sirio è per il nostro Logos solare ciò che l’Ego umano è per la personalità.” (A. A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, p. 592, Collezione Lucis).

“Il sole “Sirio” è la fonte del manas logoico, così come le Pleiadi sono collegate all’evoluzione del manas nei sette Uomini Celesti, e così come spettò a Venere di far entrare la mente nella catena della Terra. Ciascuno fu primario per l’altro, ossia fu l’agente che produsse il primo barlume di coscienza nei particolari gruppi interessati.” (Ibidem, p. 347).

Che l’Intelligenza del Cuore ricongiunga l’umanità del Pianeta Azzurro alla Libertà sconfinata del Cielo.

Terra rete di Luce


[1] Vega è il suonatore della settemplice Lira nel mito di Orfeo, l’Eptacordo di Apollo, Dio del Sole, “l’arpa dalle sette corde – il settuplice mistero dell’Iniziazione” di Orfeo – che Ermes/Mercurio costruì in onore delle Pleiadi e che “l’uomo impara a suonare per fare della sua vita una musica”, armonizzando così in sé le sette diramazioni del Raggio divino creatore. Vega si trova lungo quell’immaginario circolo che l’asse terrestre descrive nel cielo nel corso di 25000 anni secondo la legge della precessione degli equinozi; su questo circolo si succedono così le varie stelle polari: oggi abbiamo la Stella polare nell’Orsa Minore, 3000 anni fa era Thuban nel Drago, 12000 anni orsono il centro fisso del cielo stellato era appunto Vega. Anche il cosiddetto “apice” verso il quale il nostro Sistema solare si dirige per gli astronomi si trova tra Vega e la costellazione dell’Ercole. Vega è dunque un punto notevole per la nostra evoluzione nello Spazio.
[2] Orione, la X o grande croce obliqua del Cielo, per gli Egizi e per l’Antica Saggezza è la “segnatura celeste” dell’Anima, del Principio cristico (Buddhi cosmico), Fonte e garanzia di Resurrezione. È il Cacciatore di Luce, Osiride, ed è la “cifra del Signore”.
 
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