Amare il Piano senza conoscerlo

meditazione-della-grande-invocazione-00495220-001Nel giorno in cui la Terra – secondo la visione eliocentrica –  si congiunge a Saturno, Signore della Luce e reggitore del Piano solare, riflettiamo sulla parte che ha l’umanità nel suo svolgersi e costruirsi.

Come molti sanno, esiste nel patrimonio culturale universale una “preghiera” che viene chiamata Grande Invocazione.Ricordata e pronunciata da milioni di persone in tutto il mondo, in occasioni particolari o semplicemente nella propria meditazione, è considerata “proprietà” di tutti, senza diritti d’autore né riconoscibili artefici, anche se c’è stato chi se ne è fatto portavoce, quale estensore sintetico di un moto comune del “Cuore che  sa”.2

Anche in questa preghiera è contenuto un concetto noto a tutte le dottrine e religioni mondiali: esiste un Piano divino che implica anche la nostra Terra, a cui l’umanità è chiamata a partecipare, non solo, a renderlo evidente e vivente,  chiudendo così “la porta al male”.

Abbiamo affermato in altro articolo che Il Piano è dunque un “oggetto” psico-geometrico prodotto da due energie (Amore e Luce) che, orientato da una terza (Volontà), è portatore di un Progetto. (vedi)

ALI-La-Grande-invocazione-geometrizzata-Si può anche leggere la Grande Invocazione come una sintesi del percorso di evoluzione, di perfezione, di ritorno all’Uno, tramite la descrizione del rapporto tra il divino che emana le energie fondamentali e l’umano che le riceve invocandole e le precipita in condizioni sulla Terra: il “Cielo in Terra” assume quindi un significato molto pratico, come opera di molteplici realizzazioni anche formali, eseguita richiamando quelle forze divine costruttive (Volere, Amore e Luce) che permettono all’uomo di svolgerlo, come un Tema che nel suo dispiegarsi viene creato e ri-creato.

“Ristabiliscano” – come detto nell’ultima frase –  è un verbo che fa pensare a un Piano da ripristinare e quindi rinnovare nelle sue forme espressive, stabilizzando nuovamente in modo palese qualcosa che è di per sè eterno. Esiste quindi un Ordine nell’Universo che:

  • è sempre in atto
  • coinvolge tutte le sue componenti, e quindi anche la Terra
  • è stabile ma va svolto, in Terra, a cura dell’umanità con l’effetto di chiudere l’accesso al male
  • è ri-stabilito da Luce, Amore, Potere

un Piano viene creato così, quando si diffonde Amore e Luce vien fuori un Piano.3

Grande è invero il compito. Parrebbe  impossibile  svolgere un tema così immenso come un Piano divino, che non può certo essere contenuto e quindi compiutamente conosciuto dalla mente umana, in quanto “Il Piano è la proiezione del Pensiero divino”  4

“Quindi quando si parla di ristabilire il Piano sulla Terra, si riconosce la precisione con cui si è detto “ri-stabilire”, non “stabilire” il Piano, cioè l’Ordine sulla Terra, ristabilire l’aspetto esteriore, tangibile, visibile dell’Ordine in Terra. la grande invocazioneQuindi quella Grande Invocazione che ripetiamo, intesa così, aiuta soprattutto noi stessi perché invochiamo di essere un giorno ammessi come membri dell’Ordine.  Allora io suggerivo questo primo esercizio in tre brevi fasi: immaginiamo un campo magnetico piano, che vibra quindi tra due poli che non si vedono ma sono presenti. È difficile immaginare un campo magnetico per il fatto che il magnetismo non emette luce, e pensare a qualche cosa senza luce sembra quasi impossibile, ma subito noi lo illuminiamo e lo vediamo illuminato. Cosa c’è di più semplice di questo? È piano ed è illuminato…. Immaginatelo più bello, più luminoso, tutti i sette colori che si inseguono… e poi l’ultima azione è quella di orientarlo questo piano, così… così… verso la prima Meta che è la Restaurazione o il Ripristino dei Misteri. Tutte cose che si possono fare, credetemi, non occorre conoscere i Misteri per orientare un Piano verso i Misteri, i Misteri non si conoscono se no non sarebbero Misteri… ma costruire un Piano dedicando qualche istante al giorno, aiutandosi con immagini tratte dalla vita reale, realissima di tutti i giorni, è un bell’esercizio. Si può anche complicare dicendo che l’orientamento consiste soprattutto col metterlo in parallelo con l’eclittica, ma non voglio spingervi fino a queste precisioni… ma se l’eclittica è così, mettiamolo così… non sappiamo perché ma visto che è il Piano solare, e noi stiamo costruendo un pianetto… perché non orientarlo come quello? Ecco. Adesso, sempre su questo oggetto che stiamo costruendo inseriamo il secondo, brevissimo esercizio, e affermiamo che il Piano, che è un ente spaziale, è vivo. Affermiamolo. Questo nostro piano che stiamo costruendo con Amore e Luce, fatto di Amore e Luce, è vivo, è intelligente e armonico; è diffuso, va dovunque, è comune ed è organizzato. E poi questo nostro concetto che abbiamo elaborato così, lo deponiamo sul Piano.”  5

La-Grande-Invocazione-500Ma qual è il Piano di cui si tratta? In cosa consiste, in pratica? Come parteciapre alla sua ri-costruzione sulla Terra? Si potrebbero fare molte considerazioni e ipotesi, certamente farsi guidare da alcuni valori a cui si sente di aspirare: una nuova cultura contraddistinta da fratellanza, bene comune, cura della Terra, giusti rapporti umani e con tutti i regni di natura. Ma infine bisogna riconoscere di non averne un’idea davvero precisa e chiara, nè di poterlo progettare fin nelle forme concrete.

Non ci resta quindi che pensarlo come un’entità luminosa capace di nutrirsi da sè, di realizzarsi da sè, utilizzando  Amore e Luce.

“Lasciate splendere la vostra Luce”,  disse un grande Maestro. “Amatevi l’un l’altro come Io ho amato voi”. 

Nell’essere quindi, nel Lavoro quotidiano e costante reso luminoso e amorevole può spontaneamente scaturire l’opera da svolgere in quella parte di Piano che ci compete. O per lo meno, in questo modo ciascuno può collaborare, anche senza saperne di più.

Amando il Piano senza conoscerlo.

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signs of christ

“E, presa una canna di bambù, tracciò un quadrato attorno all’orma del Suo piede, dicendo: “In verità, dico, con piedi umani”. E, premuto il palmo, anche quello circondò di un quadrato. “In verità, con mani umane”.     
    Fra i quadrati segnò un pilastro sormontato da un arco. Disse: “Come l’AUM deve penetrare nella coscienza umana! Ho qui tracciato un pistillo con sopra un arco, e poste le basi in quattro direzioni.     
    Quando con i piedi e con le mani l’uomo avrà eretto il Tempio in cui fiorirà il pistillo posto da Me, che i Costruttori ignorino la Mia Via. Perché dovremmo attendere la via, se Ci sta dinanzi?(Foglie del Giardino di Morya II, Illuminazione, §153).

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“Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Colui che viene tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.”
2 “La bellezza e la forza di quest’Invocazione stanno nella sua semplicità e nel fatto che esprime delle verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale: la verità di un’Intelligenza fondamentale cui diamo vagamente il nome di Dio; la verità che oltre le apparenze esterne il potere motivante dell’universo è amore; la verità che una grande Individualità, chiamata Cristo dai cristiani, incarnò quell’amore sulla Terra affinché noi potessimo comprenderlo; la verità che amore e intelligenza sono effetti di quella che è chiamata Volontà di Dio; e infine la palese verità che il Piano divino potrà attuarsi soltanto per opera dell’umanità stessa” – Alice Bailey, Il Ritorno del Cristo, pag. 18 ed.ingl.
3 E. Savoini – commenti verbali a “Neocristianesimo” , scritti inediti, 2001
4  Articolo in questo sito  “il Modello del Piano”
5 E. Savoini – commenti verbali a “Neocristianesimo” , scritti inediti, 2001
6 dai Vangeli del Nuovo Testamento
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Una risposta a Amare il Piano senza conoscerlo

  1. Bianca V. dice:

    Quando intravede l’esistenza del Piano, che, come afferma Eleonora, non ci è dato conoscere se non in minima parte e per gradi, a seconda della nostra evoluzione, il Pellegrino, che ha a lungo camminato nel mondo dell’illusione, si fa silenzioso e vigile al suo interno. Egli aspira ora al Servizio, che non va confuso con la sensazione, così comune ma spesso illusoria, di essere “buoni” e “disponibili” in senso generico, spesso per il sottile piacere di sentirsi migliore degli altri.
    Il vero Servizio nasce dall’integrazione, fortemente voluta, della propria esistenza nel Progetto evolutivo dell’Universo, in cui ciascuno è chiamato a “fare la propria parte”.
    Per poter funzionare come “anelli di connessione” tra l’attualità della situazione mondiale e la realizzazione del Piano, altruistico e planetario, è necessario che “i Servitori” abbiano sviluppato un’intuizione sensibile alle impressioni superiori; una mente chiara e allenata a materializzare propositi evolutivi in opere concrete; una vita di servizio basata su tale Visione.
    Essi percepiscono come verità nella Mente, e interiorizzano come sentimento nel Cuore, il senso profondo dell’aforisma mistico: “Nel Suo servizio è perfetta libertà”.

    Le necessità del mondo sono grandi e il dolore e la tragedia dell’uomo sembrano oggi assumere tinte ancora più fosche; ciò probabilmente perché la fine di uno stadio dell’evoluzione è segnato generalmente da una forte evidenziazione di tutto ciò che deve scomparire, costituendo una cristallizzazione che è di ostacolo all’affermarsi dei nuovi tempi e delle nuove forme:

    “..la fine di uno stadio dell’evoluzione è segnato generalmente da una evidente e forte recrudescenza di tutto ciò che deve uscire dall’evoluzione.” (Aurobindo, The Ideal of Karmayogin)

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