La Luce del Cuore

Onde di gioia si diffondono oggi nel Campo spaziale e nei cuori umani a celebrare la congiunzione in Virgo, segno della Madre, fra la Terra e Giove, Signore dell’Amore solare.

Le onde, la Luce oscura della Madre, oscillante e continua, incontrano la Luce irradiante e discontinua del Padre: così nasce la Gioia, che si diffonde nell’universo. E’ un Suono sottile, è certezza di Gloria, è una saggezza speciale.

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La Luce irradiante e chiara, quella che crea e illumina il mondo, porta incessantemente in manifestazione quella oscura, ondulatoria, la luce dello Spazio, del futuro che attende di essere rivelato tramite forme ed eventi che ricadono, al termine del loro ciclo manifesto, nell’infinito serbatoio di Luce oscura.

A proposito del modo in cui la Luce nasce e si diffonde, si riporta un brano tratto da uno scritto inedito di Enzio Savoini (2001) intitolato “Teoria della Luce”, nel quale viene fatta la seguente ipotesi:

“Centro e Campo (ossia l’Uno e il Due) sono in reciproco rapporto: non si dà il primo senza l’altro, e viceversa. Non possono esistere separati. Disegnati, paiono isolati, poiché la geometria comune è incapace di esprimere la tensione, ma in realtà mirano all’unione, cui nulla si oppone, nell’Infinito.

Centro e periferia si amano, e per amore il centro esplode in miriadi di raggi, in ogni direzione, diretti alla circonferenza. Per amore, questa implode, simultaneamente, e lancia le sue onde al centro. L’Uno e il Due si congiungono. Così nasce la Luce.

L’Universo, insomma, nasce dall’Amore e cresce per Amore, innescando l’eterna pulsazione del Cuore cosmico.

Questo pensiero, semplice e bello, è facile da accogliere poiché scaturisce dall’intelligenza del cuore, dalla sua luce: il Cuore conosce il Vero e questo non può essere che semplice e comprensibile da tutti coloro che sono “semplici”, che sono cioè in grado di guardare al mondo con gli occhi di un bambino, pieni di meraviglia.

Il pensiero del cuore è universale e universalizzante e si oppone all’illusione della separatività poiché la contiene, la comprende e la ama: così la combatte, senza combatterla. Il Cuore è l’arma della Luce: discrimina ma non distingue, non giudica, assume in sé ogni manifestazione della coscienza dell’Uno e la colloca nel giusto contesto, ordinandola e riconoscendola sempre “giusta e perfetta” relativamente alle possibilità ed al momento evolutivo.

Il libro della collana Agni Yoga intitolato “Cuore” (ed. Nuova Era) afferma, nel primo paragrafo:

Vedere con gli occhi del cuore; udire con le orecchie del cuore il fragore del mondo; penetrare il futuro con la comprensione del cuore; ricordare gli accumuli del passato mediante il cuore; così bisogna avanzare, con impeto, sulla via dell’ascesa. […]

Che cosa vedono dunque gli occhi del cuore? Cosa sentono le sue orecchie? E come fare per imparare a sentire e vedere con il cuore?

Gli occhi e le orecchie del cuore vedono e sentono “fra” le cose e gli eventi e non si lasciano distrarre da ciò che ordinariamente si manifesta, che altro non è che il riverbero di una fase specifica del ciclo di ogni coscienza ed è il modo in cui gli uomini ed il mondo fanno esperienza nel grande Gioco attraverso il quale la Vita universale si conosce, evolve e si sperimenta mentre rimane eternamente Ciò che è: essere e divenire coincidono sempre e dovunque, intrecciando nello Spazio il filo della Vita e quello della Coscienza.

Occhi e orecchie del Cuore sintezzano quindi continuamente gli opposti ricomponendo l’unità, l’infinita Ottava cosmica, il grembo della Madre del Mondo, il Cuore universale ove tutto è Uno e nel quale ogni entità è e permane al centro dell’Infinito ed allo stesso tempo è, in coscienza, in cammino verso tale Centro, è diversa da tutte le altre, è riconosciuta per ciò che è ed è alimentata col nutrimento adeguato.

Così vede e sente chi è nel mondo senza essere del mondo, come diceva il grande Maestro dell’Amore.

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Come fare allora per vedere e sentire col cuore?

Se ci poniamo seriamente questa domanda è certamente perché già siamo per via, perché abbiamo riconosciuto l’appello del cuore e la sua luce a tratti ci illumina, ci guida e ci trae magneticamente a sé. E’ perché abbiamo risposto e ci siamo rivolti al Servizio, l’unica “tecnica” che consente l’apertura di tale centro. E’ perché il nostro impegno si fa sempre più chiaro; è perché cominciamo a capire di non essere sbarcati su questo pianeta ed in questo tempo per caso ma con un compito preciso che dobbiamo riconoscere e del quale dobbiamo assumerci la responsabilità.

Il Servizio a poco a poco ci plasma, così diventiamo utili al progresso del mondo. Allora possiamo cominciare a collaborare con i nostri maggiori ed illuminare i minori finché, senza quasi rendercene conto, un po’ alla volta e all’improvviso, sentiremo di essere lambiti dalla fornace del cuore, che arde senza bruciare, che ci traghetta in una sfera sacrale, tesa, luminosa e sonante nella quale ci prepareremo al Sacrificio: il potere dell’Amore.

Da “Cuore”, collezione Agni Yoga § 390:

“Chi ama i fiori è sulla via del cuore. Chi sente imperioso il desiderio delle vette è sulla via del cuore. Chi pensa in modo puro è sulla via del cuore. Chi sa dei mondi supremi è sulla via del cuore. Chi è pronto per l’Infinito è sulla via del cuore. Così chiameremo tutti i cuori, che realizzino la Sorgente. E’ vero che l’essenza del cuore appartiene sia al Mondo sottile che a quello del Fuoco. Nel cuore si possono percepire dei mondi, non nella mente razionale. La saggezza si oppone all’intelletto, ma nessuno vieta di ornare la mente di saggezza”.

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L’Amore solare erige l’Altare del Tempio

Nota: A proposito del Cuore e della sua luce vedi anche “Cuore” e “Istituto del Cuore – parte prima

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3 risposte a La Luce del Cuore

  1. bianca dice:

    Grazie, cara Marinella, delle tue parole-Cuore, sentite e meditate, che mi risuonano profondamente anche se riesco ad esprimere ancora solo in minima parte i contenuti che proponi nella concretezza del quotidiano.
    Interiorizzando i concetti di Amore incondizionato e Compassione, Inclusività e Comprensione, Distacco e Impersonalità, Gratitudine e Perdono, Ordine e Gerarchia, l’aspirante-discepolo sente sempre più il Servizio che nasce dall’Amore come azione ovvia e spontanea, come il naturale respiro dell’anima.
    Lo considera un evidente Compito per la sua integrazione, individuale e di gruppo, nell’unico Corpo in cui “viviamo e siamo”.
    La Saggezza antica e le Scuole spirituali di tutti i tempi insegnano che l’origine e il Fine dell’universo è l’Amore; la Cooperazione e il Servizio sinceri sono i mezzi universali di evoluzione in tutti i livelli dell’essere, tant’è che in ogni regno di natura l’inferiore si sacrifica per il superiore:

    “Sappi, o discepolo, che questo (il Servizio) è il Sentiero segreto, scelto dai Buddha di perfezione, i quali hanno sacrificato il sé ai Sé dei più deboli.”
    (H. P. Blavatsky, La Voce del Silenzio)

    Servizio e Cooperazione pacificano ed illuminano di senso il Cammino.

    • Marinella C. dice:

      Le parole di Bianca mettono in evidenza la bellezza e la potenza del duplice sacrificio su cui fonda tutta l’Esistenza: quello del maggiore nei confronti del minore e viceversa.
      E’ un pensiero che colma il cuore di riconoscenza e responsabilità ed apre i cuori alla grandiosa sacralità della vita.

  2. Marilù dice:

    Che altro dire del cuore! Il grande contenitore dell’Infinito.
    “Vedere con gli occhi del cuore, sentire con le orecchie del cuore”.
    Rimanere in ascolto per riconoscere tutte le sue Luci.
    Con gratitudine.
    Marilù

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