Consonanza con il Modello

In questi giorni nel Cielo eliocentrico è presente la congiunzione della Terra con Mercurio che, all’interno del Sistema Solare, esprime il quarto Raggio dell’Armonia tramite conflitto, ed è la Guida che insegna l’equilibrio e la calma.

Chi cerca la Verità confida anche in ciò che non conosce e non vede, vola nell’Infinito ed esplora per trovare la Bellezza e lo fa tramite il cuore, che è il solo capace di espandersi per rappresentare la visione del Modello. 1-Modello

La Bellezza è il grande dono di Mercurio che ne è il Costruttore: essa è uno stupendo patrimonio sparso ovunque, indicibile e inafferrabile,  che trasforma tutte le cose soltanto sfiorandole.

La funzione di Mercurio nel lavoro solare è quella di riflettere il mondo superiore in quello inferiore e così manifestare la legge del Modello, elargendo incessantemente Bellezza e Armonia a tutto il Sistema: esprime il cuore e  lo sparge nello Spazio controllando le opposizioni e i contrasti per tenere tutto in perfetto equilibrio.

L’imitazione dell’opera del Luminare di quarto Raggio, che è il Signore della Via, è l’unica strada in cui si può transitare perché per giungere alla Comunione si deve inevitabilmente passare dal Quattro, il cuore, che contiene in sé il potere di diffondere armonia e bellezza.

Seguendo Mercurio si ottiene l’esatta misura in ogni cosa : il passaggio dal particolare all’universale si può fare, appunto, solo con il cuore e il passaggio dalla solitudine al sentimento di sé si può fare solo con l’aiuto di una coscienza allargata. Modello-2

Una visione della realtà materialistica, indifferente, forte solo dell’esperienza dei sensi, è come un guscio vuoto e finisce per essere composta solo di palinsesti, avvenimenti, fatti e obblighi, mentre invece ciò che  i sensi conoscono va animato, va riempito di significato, va reso vivo da quello che l’anima ci suggerisce, non permettendoci di vedere la realtà come una mera rappresentazione psichica.

Il nostro destino  non ci consente di rendere la nostra vita una pura sequenza progettuale di azioni, in cui siamo automi banali, perché possiamo essere ben altro se sostituiamo la noia con la fede, la disperazione con la speranza , la morte in vita con il desiderio di vivere.

Il cuore  genera l’amore per gli altri e per se stessi e porta all’unione verso il mondo, la sua mancanza provoca l’isolamento: io qui, il mondo .

 Ugualmente sul piano della coscienza, del pensiero: la fredda conoscenza di ciò che esiste, noi inclusi, è così limitata e incompleta che ci distanzia dalla realtà, ci fa sentire di nuovo: io qui, il mondo là.

Il sentire prevarrà sempre sulla ragione: bisogna ammetterlo come Verità indiscutibile. Pertanto, parlando del cuore si afferma la cittadella del sentimento. Ma quanto diverso è questo dalle brame comuni! L’Insegnamento del sentire creativo porta a capire la facoltà creativa del pensiero. Ma non sezioniamo il regno del sentimento, che è un solo campo fiorito. Si conoscono le sue messi, ma chi sa indicare i frutti della mente separativa? La ragione non è in grado di creare senza il seme del cuore. Quindi, parlare del cuore è parlare della Bellezza.” * Modello-3

Per evolvere e allargare la coscienza è fondamentale prendersi cura del cuore che può sicuramente aiutarci quando sorgono conflitti e incomprensioni in famiglia, sul lavoro, nel gruppo di amici, all’esterno,  conflitti che a vari livelli hanno una parte preponderante nella nostra sfera personale e in tutto il mondo.

Dovremmo chiederci più spesso che cosa ci porta ad accettare l’altro o a rifiutarlo  e poiché, fra le capacità dell’essere umano, la tendenza a comunicare è sicuramente la più lampante e la più rilevante, le nostre relazioni interpersonali a tutti i livelli ci richiedono sempre più la capacità di accettare e gestire ciò che è diverso da noi stessi: persone, valori, pensieri, culture: se non lo facciamo questo inevitabilmente porta il conflitto nell’ esistenza di tutti. 

Nella nostra cultura la parola conflitto continua a richiamare pensieri o visioni poco gradevoli di lotte, battaglie, risse che portano inevitabilmente  ostilità e violenza, mentre la pace è sempre stata considerata opposta al conflitto, considerato come guerra.

Si potrebbe, allora, provare ad accettare che il concetto di pace contenga in sé quello di conflitto, in quanto permette di mantenere la relazione anche nel contrasto e, quindi, si può pensare ad esso come ad un agente creativo, ad un mezzo per costruire relazioni che non possono prescindere dall’utilizzare al meglio la diversità e che possano funzionare non solo in rapporti di scambievole affinità, ma anche in quelli di dissonanza.

Bisognerebbe cercare di imparare a stare in mezzo al conflitto vivendolo come momento di crescita e non più come sfida, in modo da trasformarlo in un fattore evolutivo, distaccandosi dall’idea che per  esaudire i propri bisogni sia indispensabile danneggiare qualche altra persona: si deve fare in modo che tutti possano essere vincitori.

Ricordiamo che il conflitto è un problema da gestire, e non una guerra da combattere.

Nella vita odierna la conflittualità è imperante per cui ognuno di noi è chiamato a trasformare il conflitto, doloroso e pesante, in quel qualcosa di molto prezioso e bello che si chiama Armonia.

Questo possiamo farlo imitando il quarto Signore dal potere armonizzante che indica la linea di minor resistenza che per l’umanità è appunto l’Armonia tramite conflitto.

L’armonia, grande scienza della vita, s’impara vivendo nel conflitto, e si rivela in seguito come regola aurea di libertà e di pace.” **

Armonia significa concordia volontaria. E’ la scienza del cuore, non del cervello. Le voci di un coro, i suoni degli strumenti musicali trionfano senza costringere, ignorano torto e ragione, successo e fallimento, ed è bene ripetere che l’armonia, e non la pace, è il vero correttivo della guerra. Molti non lo sanno, e il miraggio della pace li guida a vivere un conflitto perenne.” ***

Spetta a noi, ispirandoci al Modello, far precipitare sulla terra quella bellezza armonica con i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri desideri, che devono essere coerenti fra loro e conformi al proposito universale e per questo dobbiamo realizzare i giusti rapporti in modo da far regnare l’armonia per il raggiungimento del Bene comune.

Armonizzare significa congiungere, accordare, quindi dobbiamo accordarci e unirci a ciò che è altro da noi, accordare noi stessi proprio come uno strumento musicale o come una voce di un coro che deve rinunciare a una parte della propria individualità per tendere congiuntamente ad un risultato collettivo, che porta ad un alto grado di piacere superiore alla mera soddisfazione egoistica.

Il nostro essere viene motivato dall’entusiasmo e dall’amore profondo per l’armonia che non è statica ma è una realtà fluida e in eterno movimento.

Dovremmo far nostro questo pensiero di Eraclito: “Ciò che contrasta concorre e da elementi che discordano si ha la più bella armonia”.

Non si può, infatti, costruire un accordo a partire da un solo suono o da cento suoni uguali.

Abbiamo detto che l’armonia è dinamica, attiva, in movimento perpetuo proprio come Mercurio che, con i suoi piedi alati, è armonia in azione e corre da una parte all’altra del Sistema per assicurare che tutto concorra alla composizione di un’opera eccellente.

La maggioranza degli esseri umani aspira a una vita pacifica e costruttiva e reputa questo un diritto senza rendersi conto che, per ottenerlo, dobbiamo essere pronti ad affrontare dei doveri, spesso molto faticosi e dolorosi: si deve intraprendere  un percorso difficile, certamente, ma non per questo spoglio e privo di soddisfazioni perché sarà un cammino che troverà, nelle sue tappe evolutive e nel pregustarne il traguardo, tante risorse positive che si alimenteranno strada facendo.

Questo percorso si può paragonare a quello faticoso e impegnativo di un musicista che, per giungere all’arte dei grandi, deve necessariamente esercitarsi di continuo per ore ed ore al giorno e affrontare sconfitte e vittorie con la certezza del raggiungimento di una meta e anche quando l’avrà raggiunta non si fermerà, ma continuerà a impegnarsi e perfezionarsi per tenere vivo, costante e fluente il sogno duramente conquistato.

Si tratta di un percorso ascendente, come una scala musicale, come una composizione eccelsa che richiede una condivisione attiva e una collaborazione ininterrotta per permetterle di toccare le corde più profonde del nostro essere e di farci sentire in uno stato di benessere, che si ripete di continuo senza che l’attimo successivo assomigli mai a quello precedente.

In questo modo, anche quando si raggiunge l’ultimo proposito, il movimento non cessa e, pur se non lo capiamo, si tratta della percezione più profonda dell’Armonia, un accordo sempre aperto che ci permette di essere in relazione con l’anima, in sintonia con i nostri simili, con gli altri regni di natura e con l’intero Universo di cui è l’essenza.

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* (Collana Agni YogaCuore, § 391 – Ed. Nuova Era 1979)
** (Enzio Savoini. Scritti inediti,  Il Sistema solare nello Spazio, pag. 33)
*** (Enzio Savoini, Scritti inediti, Indicazioni al Gruppo-Qualità, pag. 39)

 

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2 risposte a Consonanza con il Modello

  1. bianca dice:

    Davvero elevante questo intervento, ringrazio Anna e Marilù.
    Bellezza ed Armonia sono inscindibili; l’Armonia alimenta la vita e produce Bellezza; la Bellezza ravviva nel cuore l’Entusiasmo (da én, dentro e theos, dio: un dio dentro); esso rende l’uomo sul Sentiero, che vive nella costante e ardente aspirazione, capace di ricevere ispirazione dall’Alto e di concretizzare la Visione con opere finalizzate al “bene più elevato per il maggior numero di esseri”.
    Poesie, dipinti, sculture, poemi, trattati, templi, cattedrali, manufatti di ogni epoca, concepiti secondo la Legge dell’Armonia e della Bellezza, anche dopo migliaia d’anni irradiano l’energia degli archetipi divini cui gli artisti, entrando in risonanza con il Cosmo (da kosmos, ordine), si sono ispirati.
    Al loro contatto, l’Anima riscopre la sua Natura ed il suo Fine.

  2. Marilù T. dice:

    Come il cuore risponde a questi tocchi leggeri di armonia e bellezza!
    L’Universo, l’ immenso contenitore di bellezza, ci dona costantemente “i miracoli” , che tutti i giorni avvengono,
    è bello scorgere i segni, udire e vedere con gli occhi del cuore.
    Grazie Anna.
    Marilù

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