Il Modello della Comunità

Il giorno della congiunzione della Terra con Urano – dal punto di vista eliocentrico – abbiamo celebrato il Modello che ordina la Vita tutta, e di conseguenza anche quella umana (nonché i passi del Lavoro di cui il nostro spazio TPS è espressione), e lo abbiamo illustrato, con le tappe successive, nella sua completezza.

Possiamo quindi vederne i componenti e le implicazioni in modo, appunto, ordinato, passo passo, nei precedenti articoli in cui abbiamo considerato:

stella 628/07 il Modello della Manifestazione –  energia di  5° Raggio

23/09 il Modello del Proposito –  energia di  1° Raggio

7/10 il Modello dell’Ordinamento –  energia di  7° Raggio

16/10 l’essenza del Modello –  energia di  4° Raggio

2/11 il Modello del Campo –  energia di  2° Raggio

18/11 il Modello del Piano –  energia di  3° Raggio

Oggi, 29 novembre,  la Terra quadrata a Nettuno risuona sul Modello della Comunità  – energia di 6° Raggio, che tutto raccoglie in un unico Cuore, e ci invita a quest’ultimo lancio della serie che ci ha preceduti, concludendo in questo modo le riflessioni intorno alla sesta direzione di lavoro – la Comunità, per quest’anno 2014.

Sicuramente non è facile definire il termine Comunità,  essendo un concetto che può essere declinato in molte forme, dimensioni e luoghi. La comunità non si può toccare e neanche delimitare, può non avere una sede fisica e gli uomini che la compongono non rimangono nel tempo sempre gli stessi. La comunità è qualcosa che va al di là dei suoi membri, anche se si intende come una serie di interazioni tra i componenti, ricca di significati e aspettative derivanti da una scala di valori e credenze condivise.

TC-21687-MainIconInoltre le comunità hanno frontiere confuse, perché interagiscono con persone che si trovano al di fuori di esse, o possono appartenere a collettività più vaste. Vige quindi un’eterogeneità di lingua, origine, religione, seppure esiste un’identità comune che trascende i singoli.

Questa trascendenza forma un sistema culturale che non sempre è un’unità armoniosa, più facilmente è un insieme colmo di conflitti, lotte, associazioni, costruiti su difformità di religione, reddito, razza, classe, istruzione, linguaggio. La soluzione che rende una comunità veramente tale, sta nella Comunione, connessione profonda, unione comune, che necessita di cuori accesi, formati a tendere uniti ad uno scopo che è il Bene comune. Uno stato dell’essere e della coscienza da cui nascono le sue forme attuative.

Sicuramente, per poter ottenere l’ispirazione migliore, è necessario volgere lo sguardo verso i modelli superiori: il Sistema solare è una comunità di molti pianeti che, a sua volta, fa parte di altri sistemi in seno ai quali non è previsto il bene separato, ma soltanto il Bene universale, causa ed effetto della Comunione.

Nel nostro sistema solare, Nettuno, Signore della sesta qualità energetica, è deputato proprio a esprimere e trasmettere la Comunione: ciò si rimarca anche visivamente, la sua orbita infatti circonda tutti gli altri, è il Luminare Sacro più esterno a tutti e tutti li abbraccia. sist solare2Appare inoltre come “guardiano” e regolatore dei confini della Comunità solare; la scienza stessa sta indagando sul suo ruolo di gestore degli “ingressi e della uscite” dallo spazio esterno (in particolare la Fascia di Kuper – vedi foto) a quello interno e viceversa, anche per quanto riguarda le Comete o oggetti simili, portatrici di vita tramite sostanze organiche in esse contenute (fonte wikipedia)

Il confine che traccia nello Spazio è il campo stesso di esistenza e di espressione delle forze solari; i suoi cicli governano sulla Terra il succedersi delle culture e delle società, con le loro fasi di nascita, crescita, culmine, decadenza, necessarie a sviluppare e rinnovare la Vita.

L’idea portante che troviamo nel piano illustrato attribuisce alla Comunità il compito di impersonare la Sintesi: “la Sintesi è il trionfo dell’Uno”. Il molteplice che l’umana creatività e l’universo intero dispiegano nel manifestare se stessi, ritrova il suo senso ultimo, la sua unitarietà in ciò che essenzialmente accomuna.

Non fa differenza, quindi, se ci riferiamo a un gruppo, a una famiglia, a una nazione, o all’umanità intera quale insieme che tutti li contiene: sempre, analogicamente, ritroviamo le stesse Idee sostanziali che sviluppano l’Idea di Sintesi, quale senso, qualità e significato di ogni forma e livello di Comunità, quale espressione dei suoi Ideali e Valori, poiché essa è manifestazione formale della Comunione.

m81_1024L’etimo di Comunione ci racconta che deriva dal latino cum (insieme) + munis (che adempie il suo incarico), dalla radice indeuropea: MA = idea di misurare, distribuire, scambiare: nella condizione di partecipare; idea di dare col pegno di ricevere.

Cum è l’idea della molteplicità.

Notiamo che foneticamente la parola risuona con la radice dell’Uno.

Questa riflessione aiuta a capire la differenza fra Comunione e Comunità, la quale è delimitata, ma non separata. Quando una società, ossia una comunità, si qualifica mediante certe regole, si chiude di proposito in un recinto, il quale non la separa dalla Comunione generale, ma le conferisce le caratteristiche volute. La Comunione è dunque l’insieme di tutte le Comunità. 

Naturalmente, non avendo limiti, la Comunione non ha porte d’accesso (…..omissis): non si entra e non si esce dall’infinito. Si chiama ingresso il ricordo, e uscita l’oblio della realtà.

Non esiste differenza fra Spazio e Comunione, ma mentre il primo è il Luogo, la seconda è la Coscienza della Vita. E’ lecito dunque affermare che la Comunione è il terzo aspetto dell’Essere. Di fatto, l’uomo è sulla soglia della Comunione quando prende coscienza di essere nello Spazio vivente, illimitato, continuo e sempre vario. S’accorge allora che la Fratellanza è l’insieme concorde di tutte le disuguaglianze: fratelli sono coloro che vedono nelle disparità la ricchezza comune.

Si pensa alla Comunità come a qualcosa di definito, specifico, nominabile; si pensa invece alla Comunione come a un vago vapore, senza forma propria, inconsistente. La Comunione, in realtà, è tutt’altra, è eretta secondo una precisa struttura gerarchica. Si precisa il concetto affermando che è l’organizzazione dei centri che la compongono, disposti secondo la loro potenza, livello di coscienza e capacità operativa. Nulla di confuso o indistinto, di nebbioso o disordinato vi è presente, poiché espulso dalla tensione interiore, che è illimitata. Il firmamento ne è un buon simbolo, poiché sciorina alla vista stelle, costellazioni, galassie, ammassi stellari, formazioni cosmiche che denunciano una struttura gerarchica.”(1)

Il Modello della Comunità (sesta croce)

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1. La Sintesi (6.6) è Unità (1.6), fondamento supremo di ogni cosa, che si manifesta grazie all’opera del Padre (6.1), potere generativo della Vita

7 Ch Testa

2. L’azione generatrice trova il suo naturale complemento nella Madre (6.2), sacro grembo che tutto contiene e nutre, che aggrega la sostanza tramite la tensione unificante: l’attrazione (2.6)

4 Ch Cuore

3. Così può nascere, dal loro Rapporto (3.6), quale sintesi delle due polarità, il Figlio (6.3) : ragione suprema, scopo e proposito della Vita che genera e moltiplica se stessa

5 Ch Gola

4. Centrale e segretamente onnipresente è il Valore (6.4) di ogni entità creata (ogni “figlio”), trasmesso tramite l’atto creativo stesso e custodito nel Simbolo (4.6), segno sintetico, che lo vela e lo rivela

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5. Sicché ogni porsi in Esistenza (6.5) dà sostanza alla Realtà, Rivelandola (5.6)

2 Ch Sacrale

7. La Rivelazione, gradualmente, realizza quell’Unità con l’essere che è la Comunione (7.6). In questo modo operano i creatori divini, la Gerarchia (6.7)

1 Ch Basale

La Sintesi che segue al moltiplicarsi della Manifestazione, riporta ogni creatura alla Casa del Padre, da cui non si è mai realmente allontanata. Perciò l’Uno trionfa nell’evidenza dell’eterno, immutabile Presente.

3 Ch Solare

 “Cercavo i molti; perciò ho trovato l’Uno” (2)

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(1) Enzio Savoini  Comunione  – scritti inediti, maggio 2001
(2) Enzo Savoini Rituali 1992, Sagittarius – scritti inediti 1991
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