Allineamenti Uomo-Sole-Cosmo 21° – 17 ottobre: Spica (Vergine) e Arturo (Boote)

Il ventunesimo allineamento significativo focalizzato dal Sole, ora in volo per la visione terrestre tra le stelle della Vergine, la Grande Madre celeste, è con la lucida della costellazione, la Stella Spica, Fonte della purezza, e con il fuoco primario del Guardiano Boote, la Stella Arturo, il Condottiero regale dell’Orsa Maggiore.

Presso la ‘vetta’ altissima della Vergine, costellazione primaria del Firmamento locale che individua per il sistema solare la direzione al Polo Nord galattico, si compiono le gesta del cavaliere celeste Artù: la Stella Arturo, attraverso il cristallo della purezza custodito dalla spiga di Virgo (Spica), con la Sua spada traccia la via dell’unione tra Volontà cosmica (Orse e Drago) e Amore solare (il piano dell’Eclittica, l’orizzonte solare o Tavola Rotonda dei 12 Segni zodiacali), ad incoronazione del ‘Centro della Testa’ galattico (il Polo Nord galattico, nella costellazione Chioma di Berenice, ‘la Vergine con il Bambino’):

Orsa Maggiore-Arturo-Spica-Polo Nord galattico

In tale Giorno, 17 ottobre, il tragitto fulgente del Sole intercetta dunque sullo stesso meridiano della Sfera celeste le Due Origini cosmiche, il Padre e la Madre, nel ‘tempo’ giusto dell’asse primario Aries-Libra, l’alfa e omega solari. Potenze ed energie datrici:

– di nutrimento, prosperità e crescita verso il Cielo: Virgo è la Madre/Materia, il Principio femminile che alimenta nel grembo la Vita, il Calice [1] di tutto ciò che è sacro e santo; e Spica è il Suo cristallo più puro, la sostanza resa trasparente, puro spirito;

– del potere di insorgere e risorgere verso l’alto, di riconquistare la propria dignità regale o indipendenza spirituale: Arturo [2] è il Padre/Spirito, Colui che viene, il Salvatore che libererà l’umanità dall’asservimento alla forma. [3]

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Da Spica s’irradia il Mistero della Madre

— Urusvati sa che l’acquisizione di conoscenza è un processo vivente che si dilata sempre più, senza limiti. La scienza autentica lo manifesta. Si vuole vedere sostanza in ogni cosa, ed è giusto, a patto di riconoscerne i molti stati e proprietà. Il termine “sostanza” è ben scelto e si collega al gran concetto della Madre. Oggi, nell’epoca della Madre del Mondo, tutto ciò che ha a che fare con questo mirabile Principio è da considerare con speciale attenzione. Per di più, quel concetto include tutte le proprietà di cui è fatta ogni cosa.

Si dice che essa è spirito cristallizzato, ma si può anche sostenere che tutto, a partire dalle energie più sottili, è sostanziale. Sarebbe gravemente limitativo negare il principio basilare energetico; si rifiuterebbe la sostanza. Che rimarrebbe allora? Si tratta di restituire a quel termine il suo vero significato. Chi si considera materialista rispetti la sostanza in tutti i suoi aspetti. Sarebbe improprio dirsi tale e negarne l’essenza.

È mirabile studiarla in rapporto al processo evolutivo. È questo l’unico, autentico approccio scientifico. Purtroppo si può distorcerlo. Non si deve limitare la ricerca corretta, ma al contrario sottoporla al principio dell’apprendimento continuo. Meditate sul vero significato di molti concetti e capirete quanto sia intenso il Nostro desiderio di trattare ogni questione in modo scientifico. Ciò non contraddice la libertà del ricercatore, anzi, la favorisce. Tende alla bellezza della sostanza, che è la gran Madre.

Disse il Pensatore: “Venerate la Madre, se volete capire l’essenza della Natura”. (Sovramundano III – Agni Yoga – ed. Nuova Era – § 638).

“Nel più ampio simbolismo universale, non affetto da limiti e imposizioni dogmatiche, la Vergine è l’aspetto materno dello Spazio, che genera, nutre e ama tutte le creature. Oggi l’uomo comincia a reagire all’infinito potere dello Spazio; sente di doverlo esplorare e conoscere; i suoi tentativi sono rozzi, materiali, nondimeno finalmente rivolti alla gran Madre.” (Enzio Savoini Dispense del 3° settennio parte II Aspetti della Ricomparsa – pag. 319).

“Madre, Signora, dico che sei l’augusta Collaboratrice della Ragione cosmica.

Signora, Tu porti in Te, oltre tutti i poteri del Cosmo, il sacro seme da cui germina vita irradiante.

[…] Nel Tuo Cuore si concepisce la Vita […]”.

(Gerarchia – Agni Yoga – ed. Nuova Era – § 9).

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Da Arturo s’irradia il Mistero del Padre

L’aspetto Padre si manifesta col dare l’impulso iniziale o la manifestazione elettrica positiva che è il germe del Figlio creato e la cui Vita è incarnata nel Figlio. Il significato occulto delle parole di Cristo in risposta al grido: “Signore, mostraci il Padre” è poco compreso.

‘Chi ha visto me ha visto il Padre, perché io e il Padre siamo una cosa sola’, disse. (La Bibbia. Giovanni, XIV, 8).

La Madre, o l’aspetto negativo, costruisce e nutre, custodisce e cura il Figlio nello stadio prenatale e nell’infanzia, e gli sta vicino durante gli stadi ulteriori, dando l’energia del suo corpo e l’attività per soddisfare le sue necessità. (A. A. Bailey – Il Trattato del Fuoco Cosmico – Collezione Lucis – pag. ingl. 875).

“Quando il Padre si accosta alla Madre, ciò che sarà prende forma. L’unione dei due cela il vero mistero dell’Esistenza”. (Ibidem pag.672).

Quando il Figlio si separa dalla Madre diviene il Padre, poiché il diametro rappresenta la Natura o princìpio femminile. Perciò è detto: Nel Mondo dell’essere, il Punto Unico fertilizza la Linea, la Matrice Vergine del Cosmo [lo zero a forma d’uovo]; e dalla Madre Immacolata nasce la Forma che combina tutte le forme.”

“Il ‘Padre’ e la ‘Madre’ sono i princìpi maschile e femminile nella Radice-Natura, i poli opposti che si manifestano in tutte le cose, in ogni piano del Cosmo — sotto un aspetto meno allegorico, o Spirito e Sostanza, la cui risultante è l’Universo, il “Figlio”. (H.P.Blavatsky – Cosmogenesi – ed. Cintamani – pag. 89 e 55).

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— […] Quando il Magnete conferma una fusione delle Origini, questo è chiamato vera Incoronazione. Così l’Universo raduna la sua Ragione. […]

La legge di intreccio è la massima fra tutte. Certe separazioni si prolungano per millenni. Ottenere quella Corona è molto difficile! (Estratto da “Infinito I“- Agni Yoga – ed. Nuova Era – § 172).

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Gloria alla nostra radiosa Unità duale, al Padre-Madre che è Terra-Cielo, ed al loro fulgente Figlio, il Sole del Cuore.

 

 

 

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(1) “La Costellazione della Vergine è, tra l’altro, composta di tre stelle formanti un calice. Esso è il vero Santo Graal contenente il sangue di vita, ricettacolo di tutto ciò che è santo e sacro, che racchiude la divinità. La coppa della comunione di cui Cristo disse ‘Bevetela fino in fondo’. Nel suo significato più elevato è il Santo Graal.” (A. A. Bailey – Da Betlemme al Calvario – Collezione Lucis – pag. 63).
   Tale funzione di ricettacolo o grembo del seme fecondante si rispecchia ed avvalora nella ‘posizione’ astronomica della stella Spica rispetto al ‘punto d’Ariete’, il punto iniziale siderale per l’astrologia indiana.
(2) Il suo nome deriva dal greco Arktouros (da Árktos, ‘orso’), letteralmente ‘il Guardiano dell’Orso’ o ‘la Coda dell’Orso’, la cui radice pone in rapporto l’idea di ‘andare verso l’alto’ (r) con quella di ‘riunire attorno a sé’, ‘avere il potere di’, ‘governare’, ‘possedere’ (kt, ks). (F. Rendich – Dizionario Indoeuropeo – Palombi Editore – pagg. 48-49). È perciò il potere di ergersi verso l’alto.
   Arturo viene così associato anche alla divina indipendenza: è la stella Swati del firmamento indù, che regge una delle sue 28 case lunari o nakshatra. In particolare, il suono Svati riporta a significati quali divinità, indipendenza, ‘auto-generato’, ‘riferito a se stesso’; sembra dunque il suono dello Spirito auto-generato, realizzato e cosciente (sva=sè).
(3) A. A. Bailey – Le Fatiche di Ercole – Collezione Lucis – pag. 58.
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