Il Progetto dell’Arte

In queste pagine si è indicato quale proposito dell’Arte l’esprimere Bellezza: il Bene, il Vero, il Bello.

Ebbene, sussiste o esiste un piano, un progetto, per realizzare tale intento?

Se l’Idea di Bellezza si proietta nello Spazio, può l’essere umano seguirne consapevolmente i lineamenti, ed esprimerne il Proposito …ad arte?

Domande profonde, lente, che necessitano di una capacità di comprensione o visione almeno millenaria, eppure:

* La concezione del Bello è fulminea; l’espressione è graduale. Prove, tentativi, pazienza sono passi e virtù necessari.

* Molte espressioni, senza numero, occorrono per manifestare un solo grano di vera Bellezza.

* Tutto l’esprimere è un gioco di luci; ma deve essere programmato e predisposto.

* L’esprimere è progressivo: conquista lo Spazio saturandolo di energie luminose. 

* L’arte è il sorriso della nuova Cultura.

* Tutte le forme della nuova Cultura sono portatrici di Luce e libertà.

* Ci sono regole di Bellezza, note agli antichi. Sono le rigide matrici di espressioni infinite.(1)

Arte - mandala

Regole rigide o matematiche. Tutta la creazione è un’espressione sonora (il Verbo, il Logos, la Parola sacra…) secondo tutte le tradizioni e le cosmogonie ed in fondo anche per la scienza ufficiale (il Big Bang): un’espressione sonora resa intellegibile attraverso la scienza dell’Armonica di matrice pitagorica.

Il Suono, riconosciuto quale potere creativo della Vita, orchestrato e squadernato nello Spazio dalle potenze sovrane e qualificate dei Numeri, esprime il Progetto radiante della Bellezza.

L’Esprimere umano deve allora imitare ed impadronirsi gradualmente delle regole semplici eppure profondissime dell’Armonia sonora e luminosa se vuole proiettare un Futuro di Bellezza, di Bene comune, di rapporti veri o reali “tra i Molti e l’Uno”.

*

Venere - Botticelli 2Queste riflessioni tendono a commensurarsi con Venere, la Dea della Bellezza, che nella spira della sua danza attorno al Sole oggi s’inchina con grazia dinnanzi ad un portale di Armonia: secondo quanto possiamo inferire girando la chiave simbolica dell’Astrosofia, ecco che il centro del Segno di Sagittarius traguardato ora dalla “mente del Cuore” (Venere al centro o 4ª qualità di Sagittarius per la prospettiva eliocentrica) importa la visione della Bellezza quale meta primaria ed unitaria del Futuro. Semi di entusiasmo, sapienza ed il sorriso della speranza germinano in quelle coscienze già rischiarate dal sole della Volontà di Bene, eroicamente decise e dirette a sognare o costruire un mondo migliore, sempre più bello ed utile.

Poniamo dunque alcuni di questi semi infuocati nel suolo della mentalità generale, certi del loro potere generativo o sonoro, certi dei loro frutti benefici, a tempo debito.

Hanno potere creativo e risolutivo solo le concezioni e le espressioni di Bellezza.

La Bellezza è lo scopo della Vita, il suo tempio, il suo sogno e frutto migliore, ne è l’intimissima necessità e l’idea più unitaria. La Bellezza è la regola sovrana della Vita. È lo splendore del Vero, l’accordo del Bene.

La Bellezza insegna e svela l’Arte di vivere.

Non si vive che per esprimere Bellezza.

 *

De imago Vitae…:

“L’esprimere tende a creare un’immagine della realtà spirituale. Il pittore che dipinge un cielo fra i monti è forse convinto di ritrarre e interpretare un paesaggio naturale o fantastico, ma in verità manifesta una visione del Cielo interiore.

E’ indubbio che anche l’esprimere deve seguire un piano, basando sulla capacità di riflettere all’esterno ciò che vive nella realtà interna: ne dipendono il successo e l’utilità dell’opera. Ogni singola unità creativa ha riposta in sé questa facoltà, che usa secondo la propria maturità spirituale.

Nell’atto espressivo i fuochi della Vita e dello Spazio devono essere fra loro in un dato equilibrio: altrimenti l’immagine è scorretta o difettosa e dunque fuorviante. Le corrispondenze non sono perfette e si apre un divario disastroso fra dentro e fuori: questi due mondi fra cui gioca l’esprimere si differenziano e appaiono la falsità e l’illusione, dalle quali prima o poi occorrerà riscattarsi per recuperare la verità svisata dalle immagini.

Nell’uomo, vero creatore, l’esprimere esige arte. Ecco un concetto mirabile, segreto, indefinibile dall’intelletto che è incapace di capirlo. E’ una benedizione cercata e ammirata ma ancora male esplorata. Poco o niente si sa del suo potere, che unisce la Terra al Cielo, l’imago alla realtà, annullando le separazioni fra questa e le sue molteplici espressioni viventi.

Le scintille del Fuoco della Vita e le fiamme del Fuoco spaziale, se fra loro in commensura, annientano le distinzioni di livello senza turbare l’ordine universale. Così con i mezzi più semplici, con tre fiori e una pietra, si può descrivere il Bello supremo. L’esprimere gioca con i massimi poteri, poiché la sua Via riporta all’Uno.

*

Si supponga ora di frantumare l’insieme unitario dei pensieri e dei concetti sinora esposti a proposito dell’esprimere. Non se ne ottiene una polvere o una farina, poiché l’unità, anche ridotta in frammenti, resta tale, e ogni sua particella è un vero seme vitale, capace di riprodurre l’intero: è questa la divina meraviglia del seme. L’albero originario, avendo frantumato se stesso nel suo processo produttivo, lascia molte minuscole testimonianze di sé, ognuna delle quali è in grado di ricostruirlo semplicemente esprimendo la propria realtà interiore.

È dunque bene spandere nello Spazio i semi della concezione dell’arte quale espressione del reale, sia per le ragioni ora dette, sia perché l’uomo stesso è un seme di divinità, e accentra in sé i poteri della Terra e del Cielo.”(2)

Arcobaleno alle Maldive

Ecco, tra le altre cose, “ciò che risulterà quando il raggio dell’anima sarà ammesso, riconosciuto e sviluppato:…Lo sviluppo della nuova arte. Sarà segno di rispondenza sensibile alle idee. L’arte in passato espresse soprattutto la comprensione umana della bellezza del creato, l’incanto sia della natura che della forma umana. Quella odierna è ancora un tentativo quasi infantile di esprimere il sentimento e gli stati d’animo interiori e le reazioni emotive che governano la gran parte dell’umanità. Tuttavia stanno al mondo dell’espressione sensibile come i graffiti dell’uomo delle caverne all’arte di Leonardo da Vinci. Oggi quest’arte nuova si esprime meglio nel campo letterario. La musica sarà il passo successivo verso la verità e la rivelazione della bellezza che emerge; pittura e scultura seguiranno. Ma queste non sono ancora l’arte di esprimere in modo creativo le idee, arte che sarà la gloria dell’era dell’Acquario.”(3)

Buddha's eyes


(1) Liberamente estratto da: “Semina 1994”, testo inedito di E. Savoini.
(2) Da: “Semina 1995”, testo inedito di E. Savoini.
(3) Da: A.A.Bailey, Trattato dei Sette Raggi Vol. II, Psicologia Esoterica, pagg. 706-8, scritto negli anni ’30 del secolo scorso.
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Una risposta a Il Progetto dell’Arte

  1. Eleonora A. dice:

    La bellezza consola, ne abbiamo tutti esperienza. Forse questo effetto registrato dal cuore è immesso dentro di noi, sta iscritto nel DNA , se genera sempre questo moto, e si sente di esserne guariti da ogni male.

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