Come in alto, così in basso

Anche il nuovo ciclo di articoli dedicati alla Scienza segue il progetto di TPS e si commensura alle direzioni tracciate dai 7 Luminari sacri e dalla Terra. In particolare, queste cinque pubblicazioni seguono le scie dell’amata Venere quando, nella sua quinta qualità, transita nei segni zodiacali che esprimono il 5° Raggio.

Si inizia ribadendo quanto sia necessario imparare, imparare, imparare; c’è sempre più bisogno di scienza che nella sua vastità offre le occasioni per vincere la battaglia sull’ignoranza. Intorno a noi, nonostante gli innumerevoli ostacoli, la conoscenza si espande; è sufficiente andare indietro col pensiero di pochissimo, una cinquantina d’anni, per contare le innovazioni e i benefici. Questo raffronto  dimostra, in modo inequivocabile, le possibilità future.

Se il potenziale umano merita grande attenzione, altrettanto, se non di più, occorre concedere alla realizzazione del Mondo superiore. Non c’è scienza che, se ben intesa, non confermi l’unione tra i mondi tant’è che molte cose che si pensavano tra loro distinte, dimostrano di avere radici comuni. E’ necessario, quindi, pensare nuove forme di cooperazione e la scienza scoprirà in ciò quella linfa e forza motrice necessarie per proseguire le indagini. La realizzazione del Mondo superiore tornerà nei cuori umani grazie alla conoscenza e la scienza riuscirà a tradurre questo intimo rapporto anche con metodi fisici. Le unioni fra i mondi sanciscono, sempre e in modo equilibrato, una vittoria della cooperazione.

Quando menzioniamo il Mondo spirituale, parliamo del regno abitato dalle Coscienze, da tutte le coscienze, e benché l’ampiezza spirituale le diversifichi, non vi è separazione tra di loro e la  collaborazione è possibile. Se dunque la comunicazione e la cooperazione sono cielo notturnofattibili tra entità così diverse, come pensare che il campo nel quale questi rapporti si sviluppano e qualificano sia vuoto, cioè privo di energia? Lo Spazio è vivo ed è il contenitore della Vita. Non ci stancheremo mai di ripetere questa verità perché speriamo con ardore che tutti coloro che cercano si accorgano di questo infinito bacino e ad esso si rivolgano con fiducia.

Chi è capace di cercare in libertà lavora per il futuro, spande conoscenza, ed anche una sola briciola lo trasforma in un benefattore dell’umanità. Il sapere scientifico promuove l’evoluzione e dà battaglia al caos, ma la conoscenza deve essere generale e alimentata dalla cooperazione. Le vie del sapere fioriscono nel mutuo scambio delle idee e la comunicazione deve migliorare perché i processi di sviluppo impongono il continuo rinnovamento dei metodi di analisi.

Sappiamo che un qualsiasi processo evolutivo coinvolge più livelli che occorre mettere in relazione affinché l’analisi risulti corretta e fruttuosa. Tale operazione richiede molta più chiarezza mentale di quanto comunemente si pensi ed è sempre presente una gerarchia di valori che bisogna rispettare se si vuole procedere con onestà intellettuale. Questa operazione evidenzia  la posizione degli elementi in rapporto alla loro funzione e importanza e, a seconda dello scopo che si vuole raggiungere, ne condiziona l’utilizzo. Nessuna ricerca scientifica può sottrarsi a questo compito e deve saper indicare con chiarezza cosa è maggiormente necessario oltre a stabilire dove si vuole andare, perché e come, e  proporzionare le forze in campo.

La Sezione Aurea ci insegna che l’elemento maggiore trae il minore a ciò a cui esso stesso è collegato, si auspica quindi che la Scienza si impegni con maggior vigore ad applicare proprio questa proporzione: “Il minore sta al maggiore come questi sta al Tutto”. Ogni elemento di una qualsivoglia costruzione, sia essa  fisica, mentale o filosofica, si trova sempre in una posizione mediana tra un maggiore e un minore ed è compito  del ricercatore controllare che, come recita la regola, sia il minore che il maggiore vengano proporzionati al Tutto, cioè al livello massimo. Questa formula matematica, esatta e inconfutabile, regola il mondo del Pensiero, dell’Intelligenza espressa in Conoscenza, dunque tutta la ricerca scientifica, la ricerca spirituale e il dialogo tra le Coscienze, offrendo alle menti la possibilità di costruire quei ponti che collegano i mondi. E’ sempre lei ed il suo potere proporzionante ad annullare le illusioni dell’intelletto che, per sua natura, tende a separare e distinguere; operazione meritoria quando l’analisi lo richiede, ma deleteria quando si deve ampliare un pensiero per sondare spazi inesplorati.

La Scienza dovrebbe “intercedere”, letteralmente “marciare nel mezzo”, e svolgere quella funzione che in una società compete al maggiore che sta, appunto, tra il minore e il massimo. La Conoscenza infatti, come la Sezione Aurea, ha il potere di risolvere i problemi causati dalla separazione correggendoli nell’unità proporzionale.

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“Il mondo dell’Essere è il regno dell’aritmetica proporzionale. Quando è concentrata sul Sé maggiore, la coscienza vale φ, e ciò che pareva diviso si rivela essere unitario. E’ sensato affermare, perciò, che la concentrazione dilata la coscienza, ossia che la dilatazione concentra. Le sette virtù dell’Unità, i sette intervalli tonali, i sette raggi luminosi, i sette livelli della Sostanza sono partizioni auree, governate tutte dal sacro potere di φ, sintesi dell’aritmetica e della geometria superiori. Per quanto si riesce a comprendere, questa legge gestisce compiutamente queste due scienze primarie, poiché mentre divide moltiplica. […] Le loro dosi sono dettate dalla legge aurea, che protegge la sacralità dell’Uno e consente qualunque miscela”.

“Rispettare l’Unità non è un gesto religioso soltanto, o morale, o filosofico: è il comportamento naturale dell’uomo retto, unità cosmica consapevole. Vivere e lavorare su un pianeta che vola ruotando nello Spazio non è una sinecura, una banalità, come molti pensano. E’ un’Arte impegnativa, educatrice e fruttuosa che bisogna apprendere al meglio, a poco a poco, perseverando”.

(Estratti da testi inediti di E. S.)

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sezione aurea4

Noi difendiamo quella scienza che è libera, onesta, bella e tenace. La scienza che non sopporta divieti, pregiudizi o, peggio ancora, superstizioni. La scienza che indaga sia il grande che il piccolo, e trova il grande nel piccolo e il piccolo nel grande. La scienza che potrebbe spiegare ai comuni mortali i problemi e le meraviglie dell’Universo. Noi siamo in sintonia con tutti gli scienziati che cercano in libertà e non si fanno fuorviare dalla politica o dall’economia e che raggiungono dei risultati anche grazie a monotone e continue osservazioni quotidiane. Noi siamo vicini a tutti coloro che amano questa umanità dolente.

È gioioso che la natura umana tenda alla perfezione. È un impulso sempre presente nell’uomo, che ne è sovente inconsapevole e persino l’avversa, in rivolta contro la parte migliore di se stesso, eppure dai recessi del Calice il seme della cultura irradia!

Prima o poi germoglierà; ecco perché ciascuno porta in sé il senso della propria umanità.

(Collana Agni Yoga, Sovramundano II – § 373)
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