Pensare con grazia al futuro

Levare lo sguardo al Cielo e pensare con grazia al futuro. Questa proposizione era stata citata fra i cardini della Psicosofia nel primo articolo di questa pagina.

guardare il futuro

Passato, presente e futuro sono le condizioni nelle quali si percepisce tutto ciò che esiste e vale quindi la pena di metterle a fuoco.

In effetti, tutti noi siamo incatenati al presente da cui non possiamo evadere e tuttavia non riusciamo quasi mai ad afferrarlo poiché la nostra mente ci proietta costantemente altrove, nel passato o nel futuro, oppure è coinvolta in ciò che accade o concentrata in ciò che sta elaborando, senza mai cogliere l’energia sottile e potente che sottostà al nostro esistere.

Il presente è quella condizione interiore nella quale passato e futuro scompaiono e ci si trova, qui ed ora, nel tempo senza tempo. Si percepisce fra le cose e gli eventi ed è un momento discontinuo di eternità nel quale l’essere irrompe come un lampo nel divenire.

Ciò che noi chiamiamo comunemente presente è invece il punto della corrente vitale nel quale stiamo transitando portati dalla fase del ciclo della nostra coscienza ed è la sintesi delle esperienze fin qui realizzate. Peraltro, anche questo presente quasi sempre ci sfugge, semplicemente perché non vi poniamo attenzione.

Se però osserviamo con determinazione e curiosità il flusso della nostra esistenza, abbiamo la possibilità di guardare con occhi nuovi al passato ed al futuro.

Il passato è tutto ciò che siamo, che abbiamo sperimentato e imparato. Osservandolo, vediamo però che da esso emergono questioni non risolte che ci trasciniamo come pesi e riteniamo che la cosa più logica da fare sia di affrontarle per scioglierle. Può anche essere così, ma certamente non si tratta dell’azione più economica.

guardiano della sogliaIn alcuni testi di esoterismo si parla, a questo proposito, del simbolo del Guardiano della Soglia, spaventevole e possente, che non ci consente di superare quel passaggio decisivo che ci proietta in una dimensione di futuro, ovvero nella luce dell’Angelo solare (così viene definita l’anima), nella quale il Guardiano si dissolve, poiché non è mai realmente esistito. Tale Guardiano è la sintesi del passato e tiene in sé il nucleo di tutti i nodi cristallizzati nelle diverse incarnazioni, che si ergono di fronte a noi ogni volta che cerchiamo di fare un passo decisivo verso la coscienza animica. E’ l’ultimo baluardo da superare per cedere alla luce superiore; è la forza di conservazione che resiste alla trazione del futuro, ove invece si trova la soluzione a tutti i problemi. Finché lo si prende di petto, sarà però sempre lui a vincere.

Se pensiamo al gioco di queste due forze, entrambe necessarie, capiamo tra l’altro anche la resistenza al nuovo riscontrabile nella maggioranza delle persone anziane, che hanno, almeno per quanto riguarda l’attuale esistenza, più passato alle spalle di quanto ne abbiano i giovani i quali, com’è ovvio, sono più proiettati verso il futuro.

Le coscienze più evolute sono però sempre giovani ed allo stesso tempo antiche: stanno in mezzo alle due opposte spinte e imparano ad utilizzarle. Dal corretto dosaggio delle forze di conservazione e di progresso scaturisce la Saggezza.

Il futuro è dunque ciò che traina, risolve, guarisce. Il passato è  ciò che trattiene, ma è anchegiano bifronte la base imprescindibile che permette di costruire il nuovo.

E’ interessante peraltro osservare che, mentre il passato ci appare inamovibile e fissato per sempre, il futuro ci sembra vago e da riguardarsi persino con un certo timore, mentre l’uno e l’altro, che costituiscono un unicum, sono continuamente variabili e conducono là dove da sempre siamo. Terminato il ciclo della coscienza, passato e futuro saranno infatti riassorbiti nell’eterno presente, l’unica realtà.

Per riuscire ad osservare il futuro con grazia e meraviglia occorre uscire dalla visione ristretta che abitualmente abbiamo della nostra esistenza e imparare a considerarla come una semplice tappa del percorso della coscienza che ci riporta, per inclusioni successive, all’Uno.

Allora le coscienze ignee che si manifestano come pianeti o come stelle sono veramente i nostri Fratelli maggiori ed è chiaro che ciascuno di noi è destinato ad altrettanto splendore e responsabilità.

In questa prospettiva possiamo quindi dedicarci ad immaginare il futuro legato alla nostra attuale esistenza, che non può mai essere vuota o inutile, poiché parte di un percorso interiore individuale e dell’umanità tutta.

L’umanità di questo pianeta evolve attraverso la sofferenza, il che non è una condanna ma un’opportunità. Non siamo nati per soffrire ma per liberarci consapevolmente da questa modalità e volare, liberi, alla luce. Pare facile ma non lo è, perché la sofferenza interiore, che è di fatto il nostro Guardiano, è proprio ciò a cui ci è più difficile rinunciare.

Cominciamo allora ad osservare il corso della nostra vita presente ed a capire che tutte le nostre capacità, abilità, il nostro carattere, ciò che apprendiamo con facilità è frutto del cammino già compiuto e che attualmente stiamo affinando un altro aspetto del nostro progetto evolutivo. Osserviamo poi le prove di fronte alle quali la vita ci pone, che riscontreremo avere un motivo conduttore comune e che sono ciò che attualmente dobbiamo imparare a superare. Per riuscirci, saremo obbligati a portarci ad un livello di coscienza almeno un poco superiore a quello già acquisito, che sarà la nostra base di partenza per la prossima tappa del cammino.

Poniamo quindi la nostra vita nella luce sfolgorante del futuro che è previsto per ciascuno di noi e per l’Umanità intera ma che deve essere conquistato e, in tale prospettiva, iniziamo scientificamente a progettarlo, conformando ad esso pensieri, parole, azioni. Non riusciremo a coglierne appieno la bellezza, ma anche solo un pallido riflesso può dar senso alla vita.

Si può cominciare domani.

 inizio del cammino

Un cammino di mille miglia inizia dal primo passo

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3 risposte a Pensare con grazia al futuro

  1. Lucia G. dice:

    Parole semplici e belle nel descrivere il percorso della vita. Quell’immagine del viandante che cammina nella luce lunare in un sentiero spoglio e non propriamente rassicurante, ben rappresenta il Sentiero che ciascuno di noi percorre. Il pensiero del futuro è sorretto dalla speranza che è quell’energia, quel carburante che non può mancare a noi esseri umani per poterlo costruire passo dopo passo. Solo così potremo camminare con i piedi per terra e con la testa nel cielo. Liberarci da certi fardelli, beh! Non è facile ma solo così potremo viaggiare leggeri. Certo l’opposizione del Guardiano della soglia, colui che sbarra il passo è forte, ma occorre dire che sono le prove difficili della vita che ci fortificano e quindi teniamo sempre acceso il lume della speranza; in quella tensione continuiamo a seguire il mitico filo di Arianna che ci conduce verso nuovi campi di esperienza. Lucia G.

  2. Marilù Tripi dice:

    E’ vero, qualsiasi meta si raggiunge in virtù del primo passo, mosso domani. La chiave del futuro è il domani. Creare un futuro, seppure minimo, ha senso e utilità solo se si rispetta il grandioso fluire del Piano.
    Per questo è indispensabile la commensura e chiarezza di pensiero.

    Ciò che nel reame del Suono si chiama Consonanza è detto Commensura nel regno della Luce. Entrambe sono leggi solari.
    Marilù

  3. Anna Z. dice:

    Iniziare domani è auspicabile in quanto si metterebbe in atto quel ”primo passo” importantissimo e prezioso, sia perché siamo in genere inclini a rimandare, sia perché il domani è una piccola parte di futuro prossimo che può essere modellata a nostro piacimento, purché vengano rispettate le regole dell’Universo, e prima fra tutte quella della Consonanza.
    L’uomo, per mezzo dell’immaginazione creativa, è in grado di costruire il futuro, trattandosi di un’energia che può e deve essere usata in modo che l’avvenire non sembri più imponderabile e terrificante, ma appaia come una grande risorsa carica dei contenuti passati e di possibilità infinite.
    Sarebbe stupendo se queste idee si inserissero nelle menti degli uomini tanto da preparare uno straordinario e lungo domani per un’umanità veramente moderna e incentivata dall’Amore!

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