Il potere del Numero

Come già più volte detto, tutto quanto scriviamo in queste pagine poggia sull’ipotesi che lo Spazio, il contenitore universale della Vita, sia un Ente vivo e cosciente. La graduale comprensione di tale affermazione ci permette di sognare un mondo nuovo nel quale possa impiantarsi una Cultura/Civiltà governata dalla qualità.

Abbiamo già parlato dei Canoni numerici della costruzione. Oggi focalizziamo la nostra attenzione direttamente sul Numero, il cui potere sottostà all’Universo intero, e che è invece abitualmente considerato come una pura astrazione senza vita, vettore e indice di quantità, pratico ma inafferrabile e inconsistente.

cabala“In realtà, l’Universo è creato, retto e alimentato dall’Unità assoluta, dalla quale trae il suo nome. L’Unità assoluta è Numero ed è onnipotente, amorevole e intelligente. L’Uno genera tutti i Numeri, i quali ne condividono l’essenza. Come pensare allora che tale infinita progenie sia senza vita, coscienza e intelligenza?”

“Per quanto misterioso il Numero “comanda”. E’, infatti, categorico, rigido, perentorio. E’ ben vero che si lascia frantumare e ridurre in polvere decimale, ma non perde il suo piglio autoritario.

Queste parole sono scherzose, ma solo in parte. Qualcosa d’indefinibile accomuna il Numero al Governo. Non si sa bene che cosa sia il Numero, ed anche il Governo è inteso in modo approssimato, per quanto si creda il contrario. Si possono nondimeno stabilire alcune relazioni:

  1. Il Numero è imparziale, rigoroso, potente e, di fatto, governa le scienze, maggiori e minori. E’ un pensiero poco praticato, ma non si vede come si possa confutarlo.
  2. Ogni Numero è un centro magnetico, qualificato dal suo valore. Da quel centro impone il proprio potere, senza interferire con l’altrui. La potenza magnetica costruisce la struttura spaziale del Numero, ossia la sua geometria e crea le leggi che controllano l’ordine della sua reggenza.

Non si ha notizia che il magnetismo del Numero sia stato trattato o sperimentato, neppure dai pitagorici, eppure è fondamentale per capirne l’essenza. Quando la scienza moderna afferma che la luce è un fenomeno elettromagnetico, allude, senza saperlo, al Numero, che ha potenza elettrica in campo aritmetico e magnetica nel geometrico.

  1. Il Numero è Suono e Luce, che sono i massimi direttori universali dello Spazio.
  2. Il potere del Numero è tanto maggiore quanto il suo valore è minore. Il più potente è l’Uno. E’ una prerogativa che da sola sfata la concezione della quantità, oggi dominante, che sostiene il contrario.
  3. Il Numero è moltitudine differenziata, regolata dal dualismo di pari e dispari.
  4. Il Numero è collettività cosmica, completezza illimitata, unione generale di tutti i poteri.
  5. Il Numero è ordine, esattezza, integrità, ritmo, giustizia.

L’Insieme di queste facoltà, che si potrebbero certamente elencare in un altro modo, ossia con altri termini, lo presenta quale Rettore del Cosmo, governatore unico e multiplo dei due mondi: dell’essere e del divenire”.

Ciascuno di noi, come tutto nel creato, è dunque un Numero, una potestà vitale, un’energia sonora e luminosa e si rapporta con altri Numeri, che sono Luci e Suoni. Sull’onda di queste prime considerazioni possiamo dunque pensare ad una nuova Cultura/Civiltà basata, in ogni campo, sull’esattezza, il rigore e la potenza vitale e sonante dei Numeri che guidano con ferma autorità e leggerezza i nostri passi.

Pitagora

Nota: quanto posto fra virgolette è tratto da uno scritto inedito di E.S. dal titolo “Del Numero”

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Una risposta a Il potere del Numero

  1. frjoseph11 dice:

    Bellissimo sito e mi trovo soddisfatto che il Numero sia considerato anche nel suo significato filosofico, ovvero in rapporto alla Filosofia della Natura.
    Ecco desidero ,in proposito segnalarvi che il binomio dei numeri sacri 𝛑 ed 𝜑 sono ,nell’ordine ,il figlio ed il Padre dei numeri .
    Vi segnalo che da questa intuizione che si può dimostrare con relazioni aritmetiche e algebriche ho trovato la seguente relazione che deriva da un triangolo retto inscritto in una circonferenza la cui misura del diametro 2r= 1/2𝜑 +1/ 𝜑^2= 0,309..+0,382..=
    0,690983.. che è l sommatoria di due segmenti contigui che stanno in rapporto
    a √5-1)= 1,236067977 che elevato a -1/3 = 1,618033989..
    Fin qui nulla di notevole perché già esplorato fin dall’antichità.
    Tuttavia se consideriamo l’altezza relativa al diametro trovato nel punto in comune agli estremi interni dei due segmenti calcolati in funzione di 𝜑 , troviamo che tale
    altezza h= ( 0,309.. x 0,382..)^0,5=0,343560749.
    Tale valore di h/2r = 0,497205786..( questo numer a-dimensionale l’avete riconosciuto?) ma sì che l’avete osservato alcune volte quanto ci si applicava ai logaritmi!)
    Sì è proprio Lui,il logaritmo in base 10 di 𝛑 che significa nient’altro che 10^(0,497205786..)= 𝛑 = 3,141 997 144….e la sua differenza da quello delle macchinette potrebbe dipendere dal suo esponente che tende all’infinito come tutti i numeri irrazionali.
    Grandioso! Abbiamo dimostrato che 𝛑 è non solo un rapporto fra due linee una curva ed una retta ma dipende dal padre dei Numeri 𝜑,da cui deriva.
    Cosa li unisce e li separa? L’unità( l’1) li unisce ma l’infinito li divide perché alla spirale di PHI è una linea continua curvilinea aperta che costruisce l’Universo in. espansione .
    Pi è dipendente da Phi,come abbiamo visto ,e dal punto di vista filosofico rappresenta il confine e fra il conoscibile è l’inconoscibile ,fra la Materia e lo Spirito.
    li, 30 giugno 2018.
    Joseph

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