Il Campo Infinito

Parlando del Campo infinito dello Spazio, che riceve il seme ardente del Proposito e lo fa germogliare, abbiamo affermato che qualsiasi campo minore in esso contenuto, essendo di natura spaziale, è infinito come lo Spazio stesso.

La parola infinito evoca subito in noi l’idea di qualcosa di così grande da non poterne mai vedere la fine. In realtà, più semplicemente, infinito significa “non finito”, senza limiti né dimensioni misurabili. Tutto ciò che è a-formale è dunque infinito: lo sono le idee, le coscienze, lo è per antonomasia lo Spazio, che può assumere qualsiasi forma. Ma ogni forma, essendo “fatta” di Spazio, è illimitata, e dunque infinita.

D’altra parte, quale strumento potrebbe realmente misurare con assoluta precisione qualcosa, fosse pure un manufatto umano? Come arrivare a conteggiare gli elettroni, o le particelle ancora più minute che formano il corpo di qualsiasi entità e che continuamente si spostano? Dobbiamo sempre accontentarci di approssimazioni, che sono tuttavia sufficienti nel mondo formale.

E’ significativo osservare come abitualmente attribuiamo alla concretezza la possibilità di essere definibile con estrema precisione, mentre percepiamo come indefinibile ciò che concreto non è. Se comprendiamo il concetto di Infinito, dobbiamo ammettere che la situazione si capovolge. L’Infinito infatti è il regno dell’esattezza, del rigore, ove leggi di tutti i livelli agiscono senza approssimazione. L’Infinito non può essere misurato con strumenti, pur se sofisticati, prodotti dall’ingegno umano, che presuppongono che ciò che vive nello Spazio sia misurabile e dunque finito; può essere esplorato solamente col cuore, quella mente che non erra che sola può contenerlo e che è sede della precisione proporzionale.

Nessun campo spaziale, nessuna forma di Spazio può essere definita piccola o grande, parole che nell’Infinito sono prive di significato, ma ciascuna è individuabile dalla sua qualità e dal livello di coscienza che esprime, che la pone in modo inequivocabile ed esatto all’interno del Tutto.

Nell’Infinito si dissolve l’illusione della separatività; ogni cosa è infatti parte di tutte le altre, con le quali si relaziona in un preciso rapporto gerarchico. Il Campo infinito non contempla dunque misure ma gerarchie di valori, di coscienze, di luci, di trasparenze; ospita direzioni, allineamenti, geometrie che connettono i centri e i campi e tessono la rete sfolgorante e continuamente cangiante dei rapporti spaziali.

Lo Spazio infinito è retto altresì da una potente volontà ordinatrice ed armonizzante; in esso agiscono infatti quelle leggi universali che garantiscono la possibilità di ritornare, per gradi, all’Uno.

In sostanza, l’Infinito è il mistero e la sfida per le nostre menti, che con esso devono confrontarsi. La sua comprensione è un pilastro fondante su cui edificare una nuova Cultura/Civiltà.

Dice il Maestro dell’Agni Yoga nella prefazione al libro Infinito 1:

“Vale la pena parlare di Infinito, se è irraggiungibile? Ma esiste; e tutto ciò che è grande, anche se invisibile, costringe a pensare alle vie che vi adducono. Meditiamo quindi sin d’ora sulle vie dell’Infinito, poiché esiste ed è terrificante se non è conosciuto. Anche durante la vita terrena lo si può avvicinare, temprando lo spirito ad accettare l’insondabile. (…) Offriamo pertanto lo splendore irradiante dell’Infinito, che porta seco non solo lo spirito, ma anche la pietra, in una sorta di mescolanza fra la creazione più elevata e la materia più grezza.

(…) Verificate fino a che punto riuscite a capire il Mio linguaggio ed esprimetelo nel vostro. Cercate di capire nello stesso modo i vostri sentimenti reciproci e diteli con il cuore. Questo linguaggio di comprensione e di simpatia aprirà i primi Cancelli dell’Infinito”.alba sul mare

Taggato , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

2 risposte a Il Campo Infinito

  1. Eugenio S. dice:

    Eppure l’abitudine e le fatiche di ogni giorno ci fanno spesso dimeticare che non siamo separati, ma uniti al Cielo che è parte di noi ed è in noi. Forse l’offesa maggiore che potremmo fare è proprio quella di non ricordare la nostra regalità, abbassandoci ai problemi, anzichè innalzarsi là, dove i problemi non esistono, ma solo soluzioni da adottare. E’ il mondo delle IDEE. Che in fondo non è neanche là, ma ovunque ed in ciascuno. Se stiamo attenti riusciamo a scorgerlo in ogni esperienza che, come un allenamento al volo, ci apprestiamo a comprendere e con gratitudine a vivere.

  2. Anna Z. dice:

    “……diteli con il cuore” consiglia il Maestro dell’Agni Yoga : perché non credergli, dunque, perché non provare, visto che ognuno di noi può sperimentare questa verità in qualunque momento?
    Ognuno di noi, infatti, può “sentire” il proprio cuore che si dilata e si espande quando entra in comunione con la natura, con gli animali, con gli altri esseri umani….
    E quando guardiamo il Cielo non sembra che esso spicchi il volo e vada dove la nostra mente concreta non riucirà mai a spingersi?
    Solo il cuore è capace di essere tanto grande e tanto leggero da volare e volteggiare nello Spazio, che tutto comprende e tutto ama, per capire che ogni cosa è infinita e ogni cosa è Luce.

Lascia un commento