Le fondamenta della costruzione

Il Canone è una formula che l’uomo desume dalle leggi della Creazione e che si ripropone uguale nei diversi livelli della manifestazione. Più precisamente, è il modulo proporzionante per le parti di un qualsiasi sistema ordinato o integrato. Ogni canone è dunque un modello, e il Modello è un canone: il Canone della Vita.

Per costruire insieme la nostra forma pensiero, avendo iniziato a fissare lo Scopo, a delineare il Campo, ad accennare un Progetto, ad affermare che il nostro Modello è il Cielo, dobbiamo individuare quali possono essere i canoni essenziali da porre a fondamento della nuova Cultura/Civiltà.

Cominciamo allora a fissare quelli più decisivi, universalmente noti, eppure sovente ignorati nel loro valore essenziale:

Il Canone armonico: è il modulo settenario col quale il Suono costruisce l’universo e la Vita genera e moltiplica se stessa.

Il Suono, il Verbo, una volta emesso e finché perdura, genera i suoi intervalli all’infinito, in modo gerarchico, seguendo la serie dei numeri interi, che sono potestà creatrici. La scienza dell’Armonica ci svela la bellezza e la potenza creativa di tale processo, ovunque attivo.

Tenere saldo il nostro Proposito ci conduce inevitabilmente ad essere guidati dal Suono, da quel primo comando infuocato che informa di sé un Campo, nel quale viene accolto, e che satura propagandosi secondo la legge, andando a costituire la struttura energetica di quella forma pensiero vivente che intendiamo costruire e liberare nello Spazio.

La Sezione aurea: è la formula che regola tutti i rapporti ad ogni livello, che ripartisce l’Uno senza dividerlo, che garantisce l’unità interiore del Tutto. Essa recita: “Il minore sta al maggiore come questi sta al Tutto” (vedi video Nature by Numbers).

Ogni parte della costruzione e ciascuno di noi occupa un certo livello di coscienza, mediano fra un maggiore ed un minore. In quell’infinita catena gerarchica che è l’Uno, ovvero il Tutto, ogni anello è un ponte cui è affidata la responsabilità di trarre il minore a ciò a cui esso stesso è collegato. La nostra costruzione è anch’essa concepita come un ponte che insieme rendiamo ogni giorno più forte e capace di coadiuvare la proporzione della Fratellanza, ovvero dei retti rapporti fra gli uomini e fra i mondi.

Pi greco: sempre utilizzato nel calcolo geometrico senza apprezzarne realmente la potenza, questo numero trascendente, se soltanto lo si considera in modo psicogeometrico, svela la propria magia essenziale. E’ infatti quel potere che (unendo in un’unica formula diametro e circonferenza) rettifica le curve e curva le rette, o, detto in altro modo, pareggia Cielo e Terra, così affermando l’Uno. Noi siamo contemporaneamente terreni e celesti e così è tutto ciò che è manifesto. Più la coscienza si eleva, più le nostre rette s’incurvano, Cielo e Terra si compenetrano e siamo in grado di commensurare ogni parte della costruzione all’Infinito.

Altri Canoni evidentemente possono esser menzionati e li scopriremo insieme. Quelli ora considerati ci consentono però già fin d’ora di porre le prime fondazioni del nuovo, che tuttavia è anche antico, ovvero senza tempo.

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3 risposte a Le fondamenta della costruzione

  1. Stefania S. dice:

    Mi ha colpito per la sua contemporaneità soprattutto il principio della sezione aurea, che fa carico al maggiore di intercedere per il minore. Sono consapevole che dalla mancanza di attenzione a questo principio universale sia derivata la crisi attuale.
    Lo si vede “in basso” nella vita di tutti i giorni, le famiglie sono isolate, e soffrono di solitudine al loro interno, ognuno è separato e il compito del maggiore di connettere la famiglia alla comunità si è offuscato. Anche il decadimento dell’importanza della figura dell’anziano come portatore di saggezza, ad oggi percepito come un peso, ha fatto sì che ci fosse una rottura. I nostri padri ad un certo punto hanno smesso di “intercedere”, spetta a noi nel nostro piccolo ripristinare questo principio celeste. Come? Promuovendo il nuovo riscoprendo l’antico. Se si vuole trasmettere nell’epoca di Aquarius, l’acqua di vita, bisogna andare alla sorgente, attraverso la via più sicura che è quella del Cuore: l’organo del pensiero sintetico che condensa e diffonde.

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